Non è poi la fine del mondo

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Locandina Non è poi la fine del mondoDal 15 al 18 Febbraio è andato in scena al Teatro Petrolini di Roma lo spettacolo “ Non è poi la fine del mondo ”, una collaborazione con l’attrice e co-autrice Francesca Bruni. Una storia inedita, che nella struttura narrativa strizza l’occhio alla favola di “Amore e Psiche”, di Apuleio.

La storia:

Abbiamo voluto raccontare la semplice storia di un incontro tra una ragazza ed un ragazzo. Lei, un’artista dolce e un po’ matta come le canzoni che canta, come i mille personaggi esuberanti che interpreta sul palcoscenico. Lui, invece, una mente al servizio della scienza.

Alcuni potrebbero definirlo strano, goffo, strambo. Antipatico, persino: convivere con la sindrome di Asperger.

Abbiamo optato per uno stile di regia plastico e cinematografico, impiegando un registro linguistico essenziale e ricorrendo a salti temporali tra le scene.

La Sindrome di Aspenger:

L’aspetto illuminotecnico e scenografico è stato da noi curato secondo l’idea dell’elemento fiabesco, del sogno, della visione. Un sistema di lampade wood, tulle e vernici uv-reactive ha permesso di rievocare intorno a noi le maggiori opere di Van Gogh, il grande e tormentato artista che, secondo le ultime ricostruzioni biografiche, si ritiene fosse affetto proprio da Sindrome di Asperger.

In effetti è la trattazione del tema della neuro diversità che ha costituito la chiave di volta nella preparazione di “Non è poi la fine del mondo”.

Volendo dare forza e veridicità al personaggio maschile, abbiamo fatto diverse ricerche.

Siamo entrati in contatto con Not Equal, un’associazione gestita prevalentemente da persone neuro-diverse e che da anni organizza As Film Festival, un festival internazionale di cinema ed arti visive, nato per favorire l’incontro tra persone con disturbi dello spettro autistico.

Il contributo tecnico di questi ragazzi meravigliosi è stato determinante nel riuscire a ricreare un quadro realistico in cui tratteggiare una storia d’amore, complicata dagli ostacoli scanditi dello spettro autistico.

E l’unica via possibile per affrontarli e abbatterli è quella di conoscere, per imparare ad amare.

L’attore Pietro Sermonti una volta ha detto: “Le persone Asperger sono computer Apple in un mondo di pc. Ma ogni essere umano ha una password di accesso: se la trovi, spesso scopri dei tesori”.

https://www.facebook.com/sipariosuroma/

 

Simone Buffa

Tempo di lettura: 1.20’’

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