Nel mio secondo trasferimento a Quito ho cercato subito un appartamento in una delle tante aree panoramiche della città
Inizialmente nella zona della Gonzales Suarez, quella che domina l’area verso l’Amazzonia e da cui si vede, fra l’altro, il Guapulo, barrio storico di Quito.
Alla fine ho preso un appartamento al 12° piano dell’edificio Las Cumbres, di circa 350 metri quadri, a 1100 dollari americani mensili, tutto attorniato da enormi vetrate, nell’area molto interessante del centro commerciale El Bosque lungo le pendici del vulcano Pichincha.
Oltre ai molti vantaggi offerti per la vicinanza all’aeroporto, al centro sportivo (lo stesso in cui si svolgono gli Open di tennis) e per la vicinanza all’enorme omonimo centro commerciale, gli appartamenti disponibili erano molto spaziosi e posizionati all’interno di edifici con molti servizi comuni:
- piscina coperta,
- jacuzzi,
- campo da tennis,
- biliardo,
- guardianìa armata.
L’appartamento offriva un panorama spettacolare, talmente bello che, spesso mi fermavo a rimirare praticamente tutta la città
Dall’aeroporto internazionale a nord (alla mia sinistra) fino alla parte antica a Sud, dove, sul Panecillo, l’enorme statua della Madonna benedice in perpetuo il barrio più popolare.
Al di là delle grandi vetrate, mi piaceva analizzare il comportamento dei coloratissimi colibrì, che venivano a suggere il nettare dei fiori posizionati nelle fioriere tutto intorno all’appartamento
Spesso mi mettevo ad osservare l’atterraggio degli aerei che, scendendo verso l’aeroporto ad un certo momento si trovavano addirittura ad una altezza inferiore rispetto al mio appartamento.
In Italia, durante la visione del film “rapimento e riscatto”, protagonista Russell Crowe, riconosco fin da subito la hall dell’Hotel Hilton Colon di Quito; altre immagini poi mi fanno capire che il film era stato realizzato in Ecuador.
Trovo anche stranamente familiare l’immagine dell’aereo che atterra:
“ ma certo; è la stessa immagine dal mio appartamento!”
Insomma, come punto di appoggio per il protagonista, il regista aveva scelto proprio il mio appartamento.
Per me, quella è stata la dimostrazione che avevo regione nel dichiarare di avere posseduto la più bella vista di Quito.
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