Carenza di ferro: quanto influisce sulla nostra salute?

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di Alberto Aiuto

Carenza di ferro:

Braccio di Ferro, che ha appena compiuto 91 anni, è un marinaio irascibile dalla mascella sporgente, muscoloso, fumatore accanito di pipa, orgoglioso del suo tatuaggio, continua a fare a cazzotti con il rivale Bruto, per conquistare il cuore dell’amata Olivia, grazie ad una scatoletta di spinaci, che ha sempre a portata di mano, e al ferro in essi contenuto.

Possibile?

A volte e senza motivi apparenti, ci sentiamo stanchi, abbiamo respiro corto (dispnea direbbero quelli che hanno fatto le scuole alte), vertigini o mal di testa.

I muscoli si affaticano per sforzi anche brevi e ripetuti (per esempio salire le scale o spazzolare le scarpe).

La rapidità del battito del cuore aumenta (tachicardia) o accusiamo extrasistoli, disturbi del sonno, cute secca, irritabilità.

I capelli diventano fragili e senza energia (anche loro), si spezzano e cadono facilmente.

Le unghie sono fragili, opache, con striature longitudinali.

Carenza di Ferro: Siamo anche più vulnerabili alle infezioni.

Dal punto di vista psichico abbiamo difficoltà di concentrazione; minore determinazione, tendenza alla depressione e alla facile rinuncia.

Niente di più facile che ci sia una carenza di ferro.

In questo caso, all’inizio il midollo osseo cercherà di produrre una maggior quantità di globuli rossi, rispetto ai normali 4 o 5 milioni per millimetro cubo (che vivono 120 giorni e verranno “rottamati” nella milza).

Il problema è che ogni singolo globulo rosso è come un treno con 280 milioni di vagoni di emoglobina, una molecola formata da 10.000 atomi, tra cui appena 4 di ferro, deputata al trasporto del carburante cellulare (l’ossigeno), dai polmoni a tutti i tessuti.

Quindi in caso di apporto inadeguato di ferro, dovuto a perdite di sangue causate da:

  • cicli abbondanti,
  • ma anche per piccoli sanguinamenti cronici:
    • gengivali,
    • gastrici,
    • intestinali e/o
    • emorroidari

Aumentati consumi dovuti a:

  • crescita,
  • gravidanza e allattamento
  • diete autogestite o carenti (es. vegetariane)
  • insufficiente assimilazione per gastriti
  • malassorbimenti per celiachia
  • intolleranza al glutine e/o al lattosio,
  • infiammazione della parete del colon nella sindrome dell’intestino irritabile,

In tutti questi casi i nostri organi non vengono nutriti a sufficienza, con i conseguenti segni e sintomi dell’anemia sideropenica.

In breve, come senza benzina anche la Ferrari resta ferma ai box, così con meno ferro, l’organismo frena (“si deprime”, letteralmente) sia dal punto di vista biologico che psichico.

Perché in realtà il ferro è anche un costituente essenziale della mioglobina, contenuta nei muscoli, e dei citocromi, che permettono l’utilizzo dell’ossigeno a livello cellulare.

È inoltre fondamentale per i neurotrasmettitori come serotonina (che accende il buonumore e il sorriso, fin dal mattino) e dopamina (neurotrasmettitore principe del desiderio e della motivazione a vivere, a fare e divertirsi; del movimento, ma anche del pensiero logico, utile per attenzione, concentrazione, memoria).

Bene. Accertare una carenza di ferro è semplice.

E’ sufficiente un normale emocromo, ferritina e una sideremia, analisi banali, che andrebbero ripetute almeno ogni due anni.

Nei casi meno gravi, basterà modificare l’alimentazione che dovrà privilegiare:

  • carni rosse,
  • fegato,
  • uova,
  • legumi
  • frutta secca, insieme ad
  • agrumi o
  • integratori di vitamina C.

Fondamentale poi anche l’apporto di acido folico (verdure a foglia verde, fagioli, ceci, arance, fragole e frutta secca) e vitamina B12 (carne, pesce, latte, uova).

Va in ogni caso tenuto conto che l’assorbimento del ferro è inibito dalla diminuzione della concentrazione di acido cloridrico a livello gastrico (ipocloridria), a volte provocata da:

  • alcuni farmaci gastroprotettori;
  • dal the molto scuro (carico di tannini);
  • dai fitati,
  • ossalati,
  • fosfati, e
  • fibre, contenuti nella frutta e verdura, che tendono a legare il ferro formando complessi insolubili, non assorbibili.

La vita è un viaggio. Controllare la benzina, il ferro, ogni tanto, è essenziale, per avere una salute di ferro.

Alberto Aiuto

Tempo di lettura: 1’20”

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