Educhiamo i nostri cani: Questa casa non è un WC

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di Fabio Carta

Vi racconto una storia:

Da qualche mese una felice famigliola, padre, madre, due figlie e un cucciolo di Golden Retriever mi hanno chiesto di aiutarli a “costruire” una sana relazione con la loro new entry!

Vivono in appartamento il loro obiettivo era ed è vivere il cane e godere a pieno dei vantaggi che una sana relazione può dare.

Fin dal primo incontro il PROBLEMA principe erano i BISOGNI!

Tradotto il cucciolo, faceva pipì e cacca un po’ per tutta casa usando lo stesso schema che utilizziamo tutti nel distribuire il grana sulla pasta o le molliche di pane ai piccioni…

Il famosissimo schema del Dr.Kaxxo!

Battute a parte, un problema fastidioso ma abbastanza comune, direi NORMALE per un cucciolo di tre, quattro mesi.

In sostanza avevano la casa tappezzata di traversine e giornali ma lui trovava sempre un angolino libero per fare i bisogni a terra o sul tappeto.

Comunque fortunati…. ci sono cuccioli che distruggono e mangiano traversine giornali e le stesse feci… lui no!

“Purtroppo a volte quando siamo in una situazione di difficoltà, andiamo alla ricerca di soluzioni SUPER VELOCI perché abbiamo l’urgenza di risolvere ma ci manca la lucidità di comprendere”.

Quindi, arrivai io col mio Super consiglio, il consiglio dei consigli:

PIU’ PASSEGGIATE! MENO TRAVERSINE!

Altrimenti rischiamo che il cucciolo si convinca che CASA uguale WC, questo è il rischio che si corre quando si abusa di una tecnica o supporto che non si conosce, si rischia di ottenere risultati errati.

Ovviamente la risposta in sostanza fu:

NON FUNZIONA!

Abbiamo già provato, ore e ore fuori di casa in attesa di un segnale, un cenno, una pipì, una cacca, ma niente da fare, fuori non fa’ nulla il tutto viene riportato a casa e depositato a gusto dell’artista!

L’artista è il cucciolo ovviamente…

“Di togliere traversine e tappeti non ci penso neanche, non voglio si abitui a farla sul pavimento.”

Io risposi “Ragazzi, non ci dovete PROVARE!

Semplicemente dovete adottare una routine di passeggiate che porterà il cucciolo ad abituarsi a fare i bisogni fuori, e non in casa”.

Insomma, tra alti e bassi andammo avanti con gli incontri, prestando attenzione anche ad altri comportamenti, ma il tema dei bisogni era sempre di moda e ogni volta c’era la richiesta di una soluzione diversa per risolvere il problema.

Facciamo chiarezza una volta per tutte…

Fino a 4 mesi il sistema nervoso NON è completo il nostro cucciolo non ha il controllo degli sfinteri, cioè fa i bisogni dove capita, tenendosi istintivamente lontano da dove mangia e dorme (se è fisicamente possibile).

Uguale, uguale alla specie umana, anche noi fino a una certa età non controlliamo gli sfinteri e per questo portiamo il pannolino, nessuno si sognerebbe di rimproverare un bambino di otto, dodici, diciotto mesi, che si fa la pipì a dosso… O sbaglio?

Per il cucciolo è uguale, possiamo affermare che fino a quattro mesi (chi più, chi meno) è in età da pannolino, quindi la super soluzione è:

PIU’ PASSEGGIATE

cosi si abitua all’ambiente esterno, si rassicura, si rilassa, prende confidenza, socializza con l’esterno, rumori, odori, ecc…

I fattori che influenzano un cucciolo a fare o non i bisogni fuori sono tanti, approfondiremo più avanti, comunque la prima cosa da fare è, e rimane

PIU’ PASSEGGIATE!

E quando accade che li fa fuori… coccole e premietti!

La seconda:

MENO TRAVERSINE,

la traversina è un supporto che può esserci d’aiuto durante questa fase della sua crescita ma DEVE e ripeto DEVE essere eliminata il prima possibile, come il pannolino per i bimbi, a vantaggio della passeggiata e del fatto che il cane avrà imparato a trattenere e/o a segnalare la necessità di uscire per i bisogni.

Dimenticavo! Sapete com’è finita con il cucciolo di Golden?

Dopo un mese che non ci vedevamo, abbiamo ripreso gli incontri, alla domanda:

come sta andando?

A dire il vero io avevo anche dimenticato il loro problema dei bisogni…

“Fabio con i bisogni va moooolto meglio, diciamo che il problema è risolto, ormai capita di rado che sporchi in casa! Siamo molto contenti.”

Bene anch’io sono contento, bravi, come l’avete risolto?

“Abbiamo cominciato a farlo uscire ogni quaranta minuti e abbiamo tolto tutte le traversine!”

Bravi! (mi suona familiare questa soluzione!)

Tutto e bene quel che finisce bene…

Questo comunque è un altro bell’argomento da trattare, cioè la resistenza al cambiamento, la fatica che facciamo tutti ad abbandonare le vecchie cattive abitudini a vantaggio di quelle nuove e buone.

Ma questa è un’altra storia…

Fabio Carta

Tempo di lettura: 1’30”

Foto tratta da: https://www.cani.com/didattica/educazione/educare-un-cucciolo

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