Come l’intelligenza emotiva ci aiuterà la sera di Natale

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Festeggerete la sera della vigilia o il giorno di Natale?

In entrambi i casi: Siete pronti all’interrogatorio a cui sarete sottoposti?

<<…e la fidanzata ce l’hai?>>
<<…e che lavoro fai?>>
<<e perché lavori così lontano?>>
<<…e quando ti decidi a mettere su famiglia?>>
<<…ti piace il maglione con Babbo Natale che ti ho fatto a mano? Dai provatelo, vedrai come ti sta…>>

queste e altre le tipiche domande del repertorio dei familiari durante l’interrogatorio… pardon… il pranzo di Natale (con diverse età e gradi di parentela) alle quali, se seguissimo il nostro istinto, reagiremmo in tre modi:

  • Fight (combatti): Attaccando con espressioni ed epiteti, non prettamente natalizi, la zia o nonna o parente non meglio identificata/o di turno
  • Freeze (bloccati): Chiudendoci in un mutismo tipo spia americana interrogata dalla Gestapo
  • Fly (vola-scappa): Scappando da casa fingendo un improvviso attacco di appendicite

Queste sono le tre reazioni di base che, al sopraggiungere di un’emozione forte (come ad esempio la paura), scattano in noi e preparano il nostro corpo a combattere o bloccarsi o scappare.

Oggi queste reazioni immediate del nostro corpo, attivate da un’emozione improvvisa, possono sembrare esagerate nella maggior parte dei contesti della nostra vita ma per millenni hanno permesso ai nostri antenati di salvarsi e evitare pericoli ambientali (predatori, eventi naturali, pericoli improvvisi) ancora prima dello sviluppo di capacità cognitive e di ragionamento (che hanno sede nella neo corteccia, la parte meno “antica” del cervello, inesistente ai tempi dei nostri primissimi antenati).

Le emozioni (e le reazioni fisiche ad esse collegate) nascono prima della razionalità e ancora oggi possono dominarla se la nostra intelligenza emotiva non ci mette in grado di gestirle.

La bella notizia è che non è mai troppo tardi per migliorare la nostra intelligenza emotiva e la gestione dei nostri stati d’animo!

Un’altra bella notizia è che se vi scappa una risposta inopportuna durante un tipico interrogatorio familiare natalizio, potete sempre dare la colpa ai vostri antenati!!!

Buon Natale e buon interrogatorio…pardon…pranzo!

Nicola Fratiglioni

www.exeliscoaching.com 

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