Questo scorcio di fine anno ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo velisti italiani alla regata Transat Jacques Vabre una delle competizioni internazionali veliche più interessanti e impegnative.
Transat Jacques Vabre: La regata
Si tratta di una regata oceanica che parte in Francia da Le Havre e arriva in Martinica coprendo una distanza di 4500 miglia.
Alla regata partecipano 4 classi di imbarcazioni, due di multiscafi: Ultim e Ocean 50, e due di monoscafi: Class 40 e Imoca 60, con equipaggi composti da due persone.
In queste due ultime classi abbiamo una straordinaria presenza di italiani: Andrea Fornaro, Ambrogio Beccaria, Alberto Riva, Alberto Bona e Pietro Luciani saranno impegnati nei Class 40 mentre Giancarlo Pedote tra gli Imoca 60.
La partenza e la prima tappa
Le condizioni meteo hanno condizionato la partenza, infatti nel giorno programmato della partenza era in arrivo la terribile tempesta Ciaran, che ha anche interessato l’Italia, con venti nel Golfo di Biscaglia sino a 80 nodi creando non pochi problemi agli organizzatori che hanno scelto partenze differenziate.
Infatti, è stato deciso di lasciare fare rotta diretta sul percorso originale solo ai velocissimi Ultim, che possono infatti ad anticipare la depressione.
Gli Imoca 60, molto veloci ma essendo dotati di foil avrebbero potuto avere danni, sono stati fatti partire solo alcuni giorni dopo.
I Class 40 e i Multi 50, invece, sono partiti ma con un primo scalo a Lorient, da dove sono ripartiti solo dopo il passaggio della tempesta.
Per queste imbarcazioni il tratto di 300 miglia è stato difficilissimo con vento spesso sui 35-40 nodi, sempre di bolina, e mare enorme, una condizione che ha messo pesantemente sotto stress uomini e barche.
Molto bene è andata ad Ambrogio Beccaria in coppia con Nicolas Andreu, sulla sua barca Allagrande Pirelli, che è arrivato primo a Lorient. Bene anche Alberto Bona su Ibsa che è arrivato ottavo e Fornero arrivato undicesimo.
Sfortunati altri due italiani, Alberto Riva ha avuto un brutto incidente, frattura del piatto tibiale, che lo ha costretto al ritiro. L’altro italiano in corsa con i Class 40 Pietro Luciani ha invece urtato un oggetto non identificato alla deriva e ha subito dei danni importanti alla sua imbarcazione
L’arrivo e la vittoria italiana nei Class 40
Ovviamente i primi ad arrivare sono stati i trimarani Ultim. I primi in questa classe e in assoluto sono stati i Francesi Amel Le Cleach e Sebastien Josse sulla imbarcazione Banque Populaire. Nella classe dei multiscafi Ocean 50 ancora primi dei francesi: Vauchel-Camus e Vlamynk.
Più combattuta e numerosa era la classe degli Imoca 60, la flotta più grande e competitiva che si sia mai vista di questa classe.
La vittoria è andata a Thomas Ruyant e Morgan Lagravière (For People).
Inizialmente la imbarcazione svizzera Teamwork.net era in testa grazie ad una coraggiosa fuga verso nord, aveva quasi 1000 miglia di vantaggio dal gruppo principale, mentre Ruyant e Lagravière hanno preso il comando solo negli ultimi giorni con un poppa velocissima che ha fruttato loro un margine di vittoria di circa 55 miglia.
Ruyant comunque è uno skipper navigatissimo, questa è la sua sesta vittoria in una regata transatlantica. Il nostro Pedote con la sua imbarcazione Prysmian Group, ancora non aggiornata rispetto agli atri concorrenti, è arrivato in undicesima posizione ma negli ultimi giorni ha dovuto lasciare al comando il suo co-skipper perché affetto da febbre.
Combattutissima invece la regata per i Class 40. Dopo la ripartenza vi è stata una grande battaglia tra i concorrenti che hanno scelto di navigare più a nord e quelli che hanno scelto un percorso più a sud, tra cui i nostri Beccaria e Bona.
Alla testa della regata si sono alternati a nord i francesi di Credit Mutuel e a sud Allagrande di Beccaria in base alle condizioni del aliseo che favoriva l’uno o l’altro dei concorrenti. Alla fine ha pagato la scelta sud e Ambrogio Beccaria e il francese Nicolas Andrieu sono arrivati primi a Fort de France (Martinica).
Il successo italiano è stato completato dall’ottimo terzo posto di IBSA con il nostro Bona e lo spagnolo Del Arco e dal ottavo posto di Fornaro (Influence 2).
Beccari, quindi, dopo aver vinto la Mini-Transat nel 2019 adesso raccoglie la eredità di Giovanni Soldini che aveva vinto la Transat Jacques Vabre regata nel 2007.
Ambrogio Beccaria quindi si conferma come uno dei velisti italiani più forti e promettenti.
Tra l’altro è un ragazzo molto semplice e simpatico avendolo incontrato e salutato a Genova all’arrivo della Ocean Race.
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