La Napoli che incanta: Galleria Borbonica

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di Roberto Bitelli

Vado a Napoli relativamente spesso sia per lavoro che per piacere.

A dire il vero è più di un piacere. Piuttosto una vera e propria terapia:

La vista del Golfo, il Vesuvio, le sfogliatelle col caffè, la pizza, la simpatia delle persone…

Ma Napoli è molto più di tutto questo.

Passeggiando per Piazza del Plebiscito siamo stati avvicinati da Marco, un venditore di calze.

Il tipo di situazioni nelle quali io generalmente ringrazio e tiro dritto.

Ma questa volta non è andata così.

Marco, ci ha educatamente e con molta simpatia, invitato ad ascoltare i suoi consigli, vendendoci non i calzini ma bensì una consulenza turistica.

Naturalmente ci ha dato anche i calzini, ma soprattutto ci ha fatto una lezione avanzata di tecniche di vendita.

Ci ha suggerito di visitare oltre alla Casa di Totò, cosa che faremo la prossima volta, anche la Galleria Borbonica.

La Galleria Borbonica è considerata il vanto dell’ingegneria civile borbonica in sotterraneo:

Ci è stata data la possibilità di scegliere tra 4 diversi percorsi:
  1. Percorso Standard
  2. Via delle memorie
  3. Percorso Avventura e
  4. Percorso Speleo

Noi abbiamo optato per il percorso “Standard” che consente di visitare la Galleria Borbonica e di apprezzarla come una vera e propria opera d’arte.

Si può entrare dall’accesso monumentale all’interno del parcheggio Morelli o da Vico del Grottone, a pochi metri da Piazza del Plebiscito, attraverso una scala realizzata nel ‘700.

Durante la visita, che dura circa un’ora, si possono ammirare le incredibili soluzioni tecniche adottate dal progettista Errico Alvino e le problematiche di natura geologica incontrate durante la realizzazione dello scavo.

Si attraversano gli ambienti legati ai tratti rinascimentali dell’acquedotto della Bolla, ammirando i tre ponti ed i muri realizzati dai Borbone per attraversare le cisterne conservandone la funzionalità.

Mi hanno colpito molto gli ambienti adattati a ricovero bellico durante la II Guerra Mondiale in cui sono stati ritrovati numerosi oggetti utilizzati all’epoca.

Si possono inoltre ammirare  frammenti di statue, le auto e le moto d’epoca, ritrovate sepolte sotto rifiuti e detriti, legate al periodo compreso tra la fine della II Guerra Mondiale e gli anni ’70, in cui la Galleria Borbonica fu utilizzata come deposito giudiziale del Comune di Napoli.

Grazie al lavoro di giovani professionisti esperti di arte, la galleria oltre ad essere una splendida metà turistica, è anche utilizzata per eventi, concerti e feste.

Una bella dimostrazione di come sia possibile valorizzare una città fantastica ma non sempre apprezzata nel modo giusto.

Roberto Bitelli

Tempo di lettura: 1’10’’

Per approfondimenti: http://www.galleriaborbonica.com/it/percorsi/standard

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