Le truffe internazionali

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di Mudir

E’ ormai antidiluviano il luogo comune che vedeva il napoletano capace di truffe leggendarie:

il televisore nuovo di pacca che aperto dall’ingenuo compratore si rivelava una scatola piena di mattoni o gli orecchini analizzati dall’orefice di fiducia che, all’ultimo, venivano sostituiti con abilità sconcertante, con un pacchettino vuoto.

L’asticella della truffa sta più in alto:

oggi partono da Lagos strane lettere che informano candidamente di spettanze di milioni di dollari per poi frodare qualche spicciolo oppure dall’arabo che arriva in Italia preceduto dall’immagine del petrol dollaro.

Vorrei raccontare un episodio di quelli che “girano” nel mio settore:

una presunta partita di un prodotto di notevole valore presente in una Banca Svizzera che una famiglia Saudita dichiara di voler acquistare al di fuori dei canali tradizionali.

Il prezzo del prodotto è ragionevole perché correttamente agganciato ai bollettini internazionali (esempio il PLATT’S).

Viene evidenziato anche uno sconto lordo all’interno del quale si definisce la commissione (fee) calcolata anch’essa in maniera ragionevole (esempio 3%).

Questa somma verrà suddivisa tra i cosiddetti “facilitatori” cioè coloro che a vario titolo rendono possibile la costruzione del business.

Questi facilitatori dovranno firmare un documento chiamato NCNDA in cui, davanti ad un notaio, si raccolgono:

  • le firme di tutti i partecipanti,
  • i loro documenti,
  • il loro impegno alla riservatezza e si specificano esattamente le quote spettanti per ciascuno.

Senza entrare nelle dispute volte a dimostrare il proprio diritto ad una quota superiore, all’interno dello studio notarile in quel magnifico palazzo nei pressi di Piazza Mignanelli a Roma, si dimostravano ancora necessarie telefonate con il fantomatico Principe Saudita il quale da Jeddah parlava attraverso un assistente poiché il colloquio diretto col facilitatore arabo a Roma non era consentito.

Si firmò finalmente il documento relativo alla transazione di una partita di oro con la prospettiva di suddividere una commissione di circa 10 milioni di dollari fra i facilitatori.

Commissione notevole.

Durante il brindisi, in un ristorante nei pressi dello studio notarile, l’amico dell’arabo inaspettatamente mi chiese 2.000 euro motivando la richiesta con la situazione di difficoltà immediata dell’amico.

Ma come?

Ti spetta una somma superiore al milione e mi chiedi 2000 euro?

C’era ovviamente la magna magna!

Mudir

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