Autostima, successo, capacità comunicative fascino: tutto questo grazie al motivatore di turno che promette di renderti invincibile ed efficacissimo grazie ai suoi consigli e lezioni di vita.
L’epoca del “se vuoi puoi” sembrava avviarsi verso il tramonto ed ecco che invece spuntano come funghi i profeti delle potenzialità illimitate, del “corri la maratona di New York sennò non sei nessuno”, “scrivi un libro così diventi autorevole” (anche se non hai un bel niente da dire): eccola la versione 2.0 della camminata sui carboni ardenti!
I motivatori “fiammifero”
E’ un dato di fatto: i vecchi guru della motivazione “fiammifero”, quella che ti infiamma sul momento e poi ti lascia in cenere dopo due giorni, riempiono ancora palazzetti e infiammano le convention delle società di multilevel marketing.
Nel frattempo arrivano sui social i loro eredi o surrogati che promettono fantastici e mirabolanti cambiamenti in poco più di un giorno di aula (o incontro, o convention…).
Hai perso la motivazione: no problem, te la fanno tornare loro…
Motivazione intrinseca o esterna?
A questo punto la domanda è d’obbligo: cosa è la motivazione? E’ veramente un “qualcosa” che può essere iniettato da qualcun altro come fosse una medicina?
Alla prima domanda rispondo con un semplice: è tutto! E’ ciò che ci permette di tirare fuori energie che non sapevamo di avere, che ci dà il coraggio di provare a superare i nostri limiti, è la benzina che troviamo quando pensiamo di non averne più.
Alla seconda domanda rispondo con un semplice: no! La motivazione che arriva da fuori, da qualcuno o da qualcosa (il motivatore di turno o lo stipendio alto), dura poco e si frantuma di fronte al primo ostacolo. La vera motivazione arriva da dentro, dall’allineamento delle nostre azioni con i nostri valori, con ciò che è più importante per noi. A cosa do importanza nella vita? Le mie azioni, i miei sforzi, il mio lavoro, il modo in cui impiego il tempo sono la concretizzazione di queste priorità? Che significato ha quello che faccio? Si allinea con i miei principi?
Se vuoi comprare la motivazione…
Sembrano domande strane, perché ci costringono a fermarci, rallentare rispetto alla rincorsa spasmodica delle infinite urgenze. Possono essere domande rischiose perché, se prese sul serio, possono condurre a risposte rischiose. E’ un rischio da correre perché porta frutti nel lungo periodo, invece di lasciarci i piedi sbruciacchiati dopo una camminata sui carboni o il portafogli vuoto dopo una giornata di urla e musica ad alto volume!
Come ha detto un mio caro collega: “Se vuoi comprare una motivazione che ti metta le ali, bevi una bevanda energetica!”
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