Il Cambiamento: Coraggio o irrequietudine?
Le statistiche ci dicono che in Italia non ci sono mai state così tante persone che, in tempo di pace, hanno deciso di reinventarsi e cambiare vita.
La molla che spinge al cambiamento, può scattare per seguire una passione mai sopita o per il trauma di una malattia, una separazione o la perdita del lavoro.
Rimettersi in gioco, cambiare vita è soprattutto una questione di equilibrio tra quello che siamo e quello che crediamo di voler essere.
Occorre acume per riconoscere la nostra vera natura, sapersi immaginare nei panni di una nuova vita.
Le statistiche dicono che tra il 2015 e il 2016 nel nostro paese un lavoratore su tre ha cambiato occupazione e circa il 30% è alla ricerca di un nuovo impiego.
Sicurezza o avventura?
Il mito del posto fisso non è ancora scomparso del tutto ma oggi si sente sempre più spesso parlare di una “vita precedente” .
Viviamo più a lungo e meglio rispetto a qualche decennio fa, quindi ci sentiamo più giovani e per questo siamo più propensi al cambiamento.
Quando si sente questo impulso di cambiare vita ci si deve prima chiedere: Cosa mi piacerebbe diventare? oppure quali sono le mie ossessioni?
Arnold Schwarzenegger ha avuto tre vite di successo, la prima da atleta diventando campione del mondo di culturismo.
La seconda da attore diventando uno dei più pagati di Hollywood.
La terza da politico, diventando governatore della California ed ora probabilmente ne sta vivendo una quarta.
Anche malattie e separazioni possono diventare spinte al cambiamento.
Quando prendiamo consapevolezza della nostra fragilità allora siamo più propensi a cambiare.
Il cambiamento deve essere visto come crescita e la crescita è l’unica via verso la nostra felicità.
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