Morire dal ridere: Sarà una risata che vi seppellirà!

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di Simone Buffa

E’ possibile morire dal ridere?

Voglio dire, è solo un detto, “morire dal ridere”. No? Ma.. insomma, dire, è davvero possibile?

Esiste realmente qualcosa di così estremamente divertente in grado di farci letteralmente morire dal ridere?

Provo a pensare.

La prima cosa che mi salta in mente è la scena di “Chi ha incastrato Roger Rabbit” in cui una delle faine passa a miglior vita per il troppo ridere a causa delle gag esilaranti del detective Eddie Valiant per salvare i suoi amici dalla salamoia.

Poi ricordo la scena della banca in Mary Poppins, nel momento esatto in cui al vecchio banchiere torna in mente una barzelletta che stende, nel vero senso della parola.

Solo classici Disney. Le uniche cose che mi sono venute in mente. Ho avuto una bella infanzia, a quanto pare. Ma non è questo il punto.

Cerco su internet.

Leggo di un filosofo, meno noto, tale Crisippo di Soli. Finì al creatore per aver visto il proprio asino mangiare dei fichi ed esserselo poi figurato a trincare del buon vino, a completamento della lauta libagione.

Vabbè.

Ma quello che più mi sorprende è scoprire che in letteratura medica si registrano davvero casi di persone passate a miglior vita a causa di una risata esagerata. Ed anche risalenti ad epoche remote.

Il caso di Thomas Urquhart, ad esempio. Un riccone scozzese del XVII secolo, che alla notizia che Carlo II d’Inghilterra fu incoronato Re. Pensa te.

D’accordo, magari all’epoca la gente si sganasciava per cose che oggi al massimo ci farebbero corrugare un ciglio. Comunque sia, di casi come questi ne ho letti tanti.

Perché si muore dal ridere?”, mi sono chiesto.

Che sia forse dovuto al fragore della risata che, raggiunte certe date frequenze, manda in risonanza il corpo che lo emette e che quindi cede e… sì, nel prossimo episodio di Black Mirror, forse.

Tuttavia è vera una cosa: a ciascuno la sua risata.

È vero, non ne esistono due uguali.

Quando mi sono avvicinato al teatro uno dei miei primi insegnanti ci disse: “Adesso scegliete una vocale e ridete con quella”.

Eh sì, perché è possibile ridere con tutte e cinque le vocali e con molte loro combinazioni.
Ma se siete a caccia di lezioni di risate, eccovi il vademecum assoluto:

https://www.youtube.com/watch?v=9_aNXd3EsX4

Ancora una volta Mary Poppins, lo so. Che volete farci, amo quel capolavoro.

Ma dicevamo, perché si muore da ridere? Cosa riportano i referti medici?

Parrebbe che quello che accade il più delle volte sia la morte per asfissia o per arresto cardiaco. Macabro, già.

Ma non c’è da preoccuparsi. Ridere fa bene al cuore.

A meno di non avere patologie mediche specifiche pregresse, l’eventualità di stirare le zampe a causa dell’ennesimo messaggio sul gruppo whatsapp degli amici più stupidi che hai, beh, è alquanto bassa.

Certo, che fine beffarda che sarebbe. Venire uccisi da qualcosa che rende felici.

Nel 1975 un inglese di nome Alex Mitchell andò all’altro mondo guardando il suo show televisivo preferito. La moglie scrisse agli autori del programma per ringraziarli di aver reso felici gli ultimi istanti in vita del marito.

…Ah, se ve lo stavate domandando, la famosa frase “Sarà una risata che vi seppellirà” che compare nell’immagine in alto, era un motto sessantottino.

Probabilmente risalente a Bakunin. E ottenne la consacrazione a frase celebre comparendo sui muri dell’Università di Roma, una mattina del 1977.

Simone Buffa

Tempo di lettura: 1’40’’

Foto tratta da: http://www.libreriaanomalia.org/wp-content/uploads/2014/03/sar%C3%A0-una-risata-banner-giusto.jpg

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