Vino e sostenibilità: quando il Tavernello fa scuola

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di Gianluca Bitelli 

Quando pensiamo al Tavernello, di sicuro qualità ed eccellenza non sono i primi due aggettivi che ci vengono in mente.

Il Tavernello è sempre stato considerato come un vino di bassa qualità.

Un vino adatto per cucinare, non certo il vino di alto livello per festeggiare grandi occasioni.

Eppure il Gruppo Caviro, produttore del Tavernello, è una delle aziende più all’avanguardia nel settore enologico in Italia.

Negli ultimi anni si è impegnato moltissimo nella ricerca per una viticoltura più sostenibile.

Oggi il Gruppo Caviro ha trovato il modo di utilizzare circa il 99 per cento delle materie prime della filiera vitivinicola.

Vino e sostenibilità: quando il Tavernello fa scuola.

Negli ultimi anni il Gruppo proprietario di Tavernello ha investito oltre 100 milioni di euro in progetti di sviluppo per un modello di produzione sostenibile.

Inoltre ha perfezionato il sistema industriale di filiera circolare.

Per filiera circolare, si intende un sistema economico in cui tutti gli scarti, o quasi, sono reinseriti all’interno della produzione o riutilizzati per altro.

Aumentando il valore della produzione e riducendo l’impatto ambientale.

La filiera vitivinicola, nello specifico, è una filiera con un numero molto elevato di scarti:

  • raspi,
  • vinacce,
  • fecce del vino,
  • tralci della vite

sono solo alcuni dei by-products di questa filiera.

Per questo motivo, l’obiettivo di una filiera circolare e quello di riutilizzare tutti questi scarti per produrre i più nuovi prodotti di valore.

Un ottimo esempio è la produzione dalle vinacce di diversi tipi alcol usati nell’industria alimentare, farmaceutica e agricola, ma anche sostanze utili nella cosmesi.

Grazie a questo modello, il Gruppo Caviro ha fondato la Caviro Extra.

Un’azienda che in pochi anni è diventata tra i primi produttori di alcol nel mondo.

Realizzando anche un liquido detergente e igienizzante per le mani per dare un contributo concreto durante la crisi del coronavirus.

Spesso con superficialità consideriamo l’operato delle grandi aziende e dei grandi gruppi come la causa principale del problema, soprattutto quando si parla di ecologia e cambiamento climatico.

Siamo chiari, a volte è veramente così, ma spesso aziende con grandi capitali sono proprio quelle in grado di guidare la ricerca e di dimostrare che modelli più sostenibili possono funzionare ed avere un reale impatto.

Chi lo avrebbe mai… A lezione di sostenibilità da Tavernello.

Gianluca Bitelli

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Foto tratta da: https://www.ilpost.it/2020/09/25/caviro-vino-economia-circolare/

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