2018 L’ANNO CHE STA ARRIVANDO

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Il 2018, l’anno che sta arrivando, tra un anno passerà, riprendendo Lucio Dalla, dal lontanissimo 1979.

Da allora sono passati ben 40 anni che sembrano così vicini anche se sono distanti anni luce da noi.

Cosa è cambiato:

Tutto è profondamente cambiato travolto dalla web economy e dalla globalizzazione. Alla vigilia del 2018 si può dire che è mutato il pianeta e i suoi equilibri geopolitici: è nata l’Europa unita, è crollata l’Urss, ma le grandi potenze, gli Usa, la nuova Russia e la rinnovata Cina dominano ancora in un modo che ai tempi della vecchia Guerra fredda nessuno avrebbe potuto immaginare. Tra cyber terroristi e terroristi veri, tra guerre virtuali e guerre che più reali non potrebbero essere, come quelle combattute in Siria al prezzo di migliaia di morti.

Nel 1979 i ragazzi che oggi hanno cinquant’anni sognavano il futuro, le immense possibilità che le nuove tecnologie avrebbero portato auspicando la fine di grandi piaghe dell’umanità come le guerre, l’inquinamento, la fame nel mondo, la povertà, la lotta alle malattie.

Si immaginava di conquistare lo spazio, esplorare i mari, migliorare la vita con nuove tecnologie e rinnovate forme di energia.

Molte di queste speranze purtroppo non si sono completamente avverate, anzi.

Nel 2018 che sta arrivando, purtroppo, si morirà ancora di fame e persino di sete, ci saranno ancora guerre e scontri, i poveri saranno sempre più poveri e pochi ricchi sempre più ricchi. Crescerà l’insicurezza sociale alimentando con la disuguaglianza lo scontento e le proteste.

Una parte di abitanti del mondo abbandonerà i propri paesi d’origine per cercare altrove un futuro incerto mentre un’altra parte cercherà di chiudere le frontiere per tentare di isolarsi da mutamenti inevitabili.

Qualcosa di buono c’è:

Il mondo che sta arrivando con il 2018 non è il migliore possibile ma è tutto quello che abbiamo e la buona notizia è che non tutto è perduto. La scienza e la tecnologia vanno avanti e non creano solo nuovi smartphone e realtà virtuali ma per fortuna migliorano anche la vita, curando i malati con nuove medicine, nuovi strumenti, nuove terapie. Forse arriverà un giorno in cui parole terribili come cancro e leucemia saranno solo un lontano ricordo. In un mondo in cui tutto sembra effimero e volatile come un immenso social, ci sono ancora tante menti brillanti pronte a studiare e lavorare duro per trovare soluzioni ai grandi problemi ancora aperti dell’umanità. Per fortuna non è tutto social, selfie, fashion, style. Esiste anche un mondo serio, fatto di gente impegnata, di menti brillanti, che si propongono di risolvere i grandi problemi dell’umanità anche se non sarà facile.

Il 2018, l’anno che sta arrivando potrebbe essere anche questo. Per il bene di tutti noi speriamo sia proprio così.

Claudio Razeto

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