Una delle sfide più complesse e cruciali del nostro tempo sarà quella di saper sfruttare la tecnologia in maniera opportuna.
Si parla di algoretica riferendosi alla rapida evoluzione tecnologica che, da un lato porta con sé potenzialità immense, ma anche rischi significativi che devono essere gestiti con attenzione e responsabilità.
Vediamo alcuni dei punti chiave di questa sfida:
- Privacy: La raccolta massiva di dati da parte di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale (IA) e l’Internet delle cose (IoT), solleva preoccupazioni sulla privacy degli individui. È fondamentale sviluppare e applicare normative che proteggano i dati personali e garantiscano trasparenza su come vengono utilizzati.
- Sicurezza: Con l’aumento della connettività, i sistemi sono sempre più vulnerabili agli attacchi informatici. È necessario investire in cybersecurity per proteggere infrastrutture critiche, informazioni sensibili e garantire la fiducia degli utenti.
- Equità: Le tecnologie possono amplificare le disuguaglianze se non vengono implementate con attenzione. È importante assicurarsi che i benefici della tecnologia siano accessibili a tutti e che non creino nuove forme di discriminazione o esclusione.
- Impatto Ambientale: Lo sviluppo e l’uso della tecnologia hanno un impatto significativo sull’ambiente. La produzione di dispositivi elettronici e l’energia necessaria per alimentare i data center, ad esempio, contribuiscono alle emissioni di gas serra. Soluzioni sostenibili e l’uso efficiente delle risorse devono essere prioritari.
- Aspetti Etici: L’implementazione dell’IA e di altre tecnologie avanzate solleva importanti questioni etiche. È necessario sviluppare un quadro etico per guidare lo sviluppo tecnologico e garantire che le decisioni prese dalle macchine siano giuste e morali. Questo include evitare bias algoritmici e garantire che l’IA agisca in modo trasparente e responsabile.
L’esempio storico dell’introduzione dell’automobile in Inghilterra mostra come la società ha affrontato e regolamentato l’innovazione tecnologica in passato.
Le regole iniziali, come il pedone con la bandiera rossa, possono sembrare estreme oggi, ma erano misure necessarie per garantire la sicurezza durante una transizione tecnologica.
Similmente, oggi dobbiamo sviluppare un “codice della strada” per la tecnologia moderna, che includa formazione adeguata, regolamentazioni e competenze nuove.
La paura verso le nuove tecnologie è naturale, ma con l’educazione e la regolamentazione possiamo trasformare queste paure in opportunità.
Sarà necessario avere esperti capaci di monitorare e giudicare le azioni delle macchine, assicurandosi che l’IA operi per il bene comune.
In definitiva, affrontare questa sfida richiede una collaborazione globale tra governi, aziende, accademici e la società civile.
Solo attraverso un approccio concertato e proattivo possiamo garantire che la tecnologia migliori la nostra vita senza compromettere i nostri valori fondamentali.
Algoretica: Cambio d’epoca
Il concetto di “cambio d’epoca” ci pone di fronte a trasformazioni profonde nella nostra società, e la nozione di “frontiera” può effettivamente aiutarci a mettere a fuoco questi cambiamenti.
La frontiera rappresenta, storicamente, un limite oltre il quale si estende l’ignoto, ma anche una zona di incontro, scambio e, spesso, conflitto.
In questo contesto, la frontiera può essere intesa non solo come un confine geografico, ma anche come una soglia concettuale e culturale.
Con l’avvento delle nuove tecnologie, siamo di fronte a una nuova frontiera: quella tra umano e macchina.
Le macchine, in grado di prendere decisioni mediche e giuridiche, sollevano interrogativi profondi su cosa significhi essere umano e su quali siano i ruoli e le responsabilità che attribuiamo alle persone e alle macchine.
Differenza tra Decisioni Umane e Algoritmiche
Emozione e Empatia:
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- Medico Umano: Le decisioni di un medico umano sono spesso influenzate da emozioni e empatia, elementi che possono portare a un trattamento più umanizzato del paziente. Un medico può considerare non solo i dati clinici, ma anche la situazione personale e psicologica del paziente.
- Algoritmo: Un algoritmo prende decisioni basate esclusivamente su dati e modelli statistici. Anche se può essere estremamente preciso, manca della capacità di empatia e comprensione contestuale che un essere umano può offrire.
Responsabilità e Etica:
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- Giudice Umano: Un giudice umano non solo applica la legge, ma interpreta anche le sfumature etiche e morali di ogni caso. La sua responsabilità è personale e diretta, e le sue decisioni sono soggette a revisione e critica.
- Algoritmo: Un algoritmo non ha una comprensione intrinseca di etica e morale. Le sue decisioni sono il risultato di programmazioni fatte da esseri umani, che possono essere influenzate da bias e limitazioni nei dati utilizzati. La responsabilità è più diffusa e può essere difficile da attribuire.
La nuova cultura digitale sta modificando il nostro modo di vivere, comunicare e interagire.
Piattaforme come TikTok, YouTube e i podcast creano e diffondono contenuti in modi che erano impensabili nell’era analogica. Questo cambiamento richiede un adattamento e una comprensione profonda delle nuove dinamiche sociali e culturali.
Così come in passato abbiamo dovuto rivedere il nostro concetto di umanità con la scoperta di altre culture, oggi siamo chiamati a una nuova civilizzazione, una integrazione tra la cultura umana e quella digitale.
Questa integrazione richiede non solo adattamenti tecnologici, ma anche una riflessione filosofica ed etica su come queste due culture possono coesistere e arricchirsi a vicenda.
Quindi, il concetto di frontiera, ci aiuta a comprendere il cambiamento epocale che stiamo vivendo. Le macchine, pur essendo strumenti potenti, non possono sostituire completamente la complessità e la profondità dell’esperienza umana.
La sfida sta nel trovare un equilibrio e una coesistenza tra ’umano e il tecnologico, integrando le nuove possibilità offerte dalla tecnologia senza perdere di vista i valori fondamentali della nostra Società.
Algoretica: Pensiero algoritmico vs pensiero umano
La domanda sulla dimensione del pensiero umano non assimilabile alla computazione algoritmica è complessa e ha radici profonde nella filosofia della mente, nella scienza cognitiva e nella neuroscienza.
Ecco alcune riflessioni:
La computazione algoritmica si basa su regole e istruzioni ben definite che un computer esegue per raggiungere un risultato.
Il pensiero umano, invece, sembra andare oltre queste semplici sequenze di operazioni.
Alcuni aspetti del pensiero umano che potrebbero non essere completamente catturati dagli algoritmi includono:
- Creatività: La capacità di creare qualcosa di nuovo e originale, di connettere idee disparate in modi inaspettati, sembra sfuggire alla pura logica algoritmica.
- Intuizione: Le decisioni intuitive sono spesso rapide e non sempre basate su un ragionamento logico esplicito, il che le rende difficili da replicare attraverso algoritmi.
- Emozioni: Le emozioni influenzano profondamente il nostro processo decisionale e di pensiero. Integrare emozioni in un sistema algoritmico è una sfida significativa.
Embodied Cognition (Cognizione Incarnata)
La teoria della cognizione incarnata propone che il pensiero e l’intelligenza non siano confinati al cervello, ma siano distribuiti in tutto il corpo e influenzati dall’interazione con l’ambiente.
Questo concetto suggerisce che:
- Motricità: L’intelligenza motoria, come quella necessaria per aprire una porta, è profondamente radicata nell’interazione fisica con il mondo. La coordinazione occhio-mano, il feedback tattile e la propriocezione sono componenti critiche di questa intelligenza.
- Interazione Ambientale: Le nostre capacità cognitive si sviluppano e si manifestano attraverso l’interazione continua con l’ambiente fisico. Ad esempio, un bambino impara a manipolare oggetti e a navigare nello spazio attraverso l’esplorazione fisica.
Algoretica: Limiti della Tecnologia Attuale
Nonostante i progressi significativi nell’IA e nella robotica, ci sono ancora molte sfide nell’imitare pienamente le capacità umane:
- Manipolazione Fisica: La manipolazione di oggetti complessi richiede una sofisticata integrazione di sensori, attuatori e algoritmi di controllo che possano adattarsi dinamicamente a situazioni impreviste.
- Percezione e Adattamento: Gli esseri umani possiedono un sistema percettivo altamente adattivo che permette di riconoscere e reagire a una vasta gamma di stimoli ambientali. Replicare questa flessibilità in un sistema artificiale è estremamente difficile.
Intelligenza Artificiale e Centralità del Cervello
L’approccio tradizionale all’IA ha spesso cercato di imitare il cervello umano come unità centrale di elaborazione dell’informazione. Tuttavia, comprendere l’intelligenza come un fenomeno incarnato porta a nuove prospettive su come progettare sistemi intelligenti:
- Robotica Cognitiva: Integrare la percezione sensoriale e la motricità nei sistemi di IA può portare a una migliore comprensione e replicazione delle capacità umane.
- Neuroscienza Integrativa: Studiare il sistema nervoso nel suo complesso, compresi i circuiti periferici e le interazioni corpo-mente, può offrire nuove intuizioni sull’intelligenza.
L’intelligenza umana è un fenomeno complesso che va oltre la semplice computazione algoritmica.
È profondamente radicata nelle nostre capacità corporee e nelle nostre interazioni con l’ambiente. La sfida di replicare questa intelligenza in macchine e sistemi di IA richiede un approccio integrativo che consideri sia gli aspetti computazionali che quelli incarnati della cognizione.
Algoretica: Rapporto tra IA ed Etica
Il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e l’etica è un tema complesso e di crescente rilevanza.
La proposta dell'”algoretica” introduce una nuova dimensione nell’etica contemporanea, specificamente orientata alla regolamentazione e alla guida del comportamento delle macchine intelligenti
L’algoretica può essere intesa come l’insieme delle norme e dei principi etici applicati alla progettazione, sviluppo e implementazione degli algoritmi e dei sistemi di IA.
Non si tratta di conferire alle macchine una consapevolezza etica, ma di garantire che il loro funzionamento rispetti determinati valori morali e sociali.
Guardrail Etici
I guardrail etici rappresentano un approccio preventivo per evitare che i sistemi di IA causino danni o prendano decisioni contrarie ai valori umani fondamentali. Questo può includere:
- Regole di sicurezza: Implementare protocolli che impediscano comportamenti dannosi.
- Trasparenza: Garantire che le decisioni degli algoritmi siano comprensibili e verificabili.
- Responsabilità: Stabilire chi è responsabile per le azioni di una IA, assicurando che ci sia una chiara linea di rendicontazione.
Superare l’Etica delle Professioni
Affidarsi esclusivamente all’etica professionale degli ingegneri non è sufficiente. È necessario un approccio più inclusivo e critico che coinvolga vari stakeholder, tra cui:
- Regolatori e legislatori: Devono stabilire normative che garantiscano l’uso etico dell’IA.
- Comunità scientifica e accademica: Può contribuire con ricerche e sviluppi teorici sull’etica dell’IA.
- Società civile: Deve avere un ruolo attivo nel monitorare e criticare l’uso degli algoritmi nella vita quotidiana.
Algoretica: Spazio di Critica Sociale
Creare uno spazio di critica sociale è fondamentale per garantire che l’uso degli algoritmi sia continuamente monitorato e valutato. Questo spazio deve permettere:
- Discussione pubblica: Le decisioni e le applicazioni dell’IA devono essere soggette a dibattiti pubblici.
- Controllo democratico: I cittadini devono avere la possibilità di influenzare come vengono sviluppati e utilizzati gli algoritmi.
- Trasparenza e responsabilità: Le aziende e le istituzioni devono essere trasparenti riguardo al funzionamento dei loro sistemi di IA e pronte a rispondere delle loro decisioni.
Riconoscere che gli algoritmi hanno un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana è essenziale per comprendere l’importanza dell’algoretica. Gli algoritmi determinano sempre più spesso l’accesso a servizi, opportunità e risorse. Pertanto, è cruciale assicurare che questi sistemi siano equi, inclusivi e rispettosi dei diritti umani.
Non si tratta di conferire alle macchine una capacità di giudizio etico, ma di creare un quadro normativo e sociale che garantisca che le loro azioni siano in linea con i valori umani.
Questo richiede un impegno collettivo che va oltre l’etica delle professioni e coinvolge l’intera società in un dialogo continuo e critico.
Algoretica: Scelte e conseguenze
È possibile creare meccanismi e modalità per discutere dinamiche complesse e prendere decisioni consapevoli delle possibili conseguenze.
Questo richiede la creazione di spazi di dialogo simili all’antica agorà greca, dove esperti di diverse discipline possano confrontarsi apertamente.
L’idea è di passare da un modello di governo top-down a processi di governance più inclusivi ed efficaci.
Nel contesto moderno, questo significa implementare strutture e piattaforme che facilitino la partecipazione attiva e informata di una pluralità di voci.
Questi luoghi di confronto potrebbero essere sia fisici che virtuali, sfruttando tecnologie come forum online, piattaforme di partecipazione civica e workshop interdisciplinari.
L’obiettivo è garantire che le decisioni politiche e legali siano frutto di un processo collaborativo, dove le diverse competenze e prospettive siano ascoltate e integrate.
Adottando questi approcci di governance, possiamo aspirare a creare una società più partecipativa e consapevole, capace di affrontare le sfide della modernità in maniera collaborativa e informata, riflettendo i principi democratici che hanno storicamente caratterizzato l’Occidente.
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Fonte: https://adeccogroup.it/paolo-benanti-algoretica-cosa-e/