Il mio augurio di un futuro diverso, più giusto e rispettoso, più sereno e pacifico va a noi uomini di tutte le razze e di ogni luogo. Agli uomini infelici, stanchi, tartassati. Agli uomini incompresi, bistrattati, lapidati come Santo Stefano il protomartire.
Agli uomini, seppur giovanissimi, che rischiano di morire, come purtroppo molti loro compagni già sono caduti, per la libertà, per un’idea, per aver detto basta a qualsiasi tipo di regime, di sopruso e di ingiustizia.
Agli uomini che lottano ogni giorno, che faticano, che soffrono in silenzio. Agli uomini che sgobbano dalla mattina alla sera per un misero salario, ma anche agli idealisti e ai sognatori, agli uomini che smuovono con le parole le coscienze dei popoli.
Agli uomini che pensano, che guardano lontano, che hanno una missione da compiere per il bene comune. A quegli uomini che credono che sia molto più importante lasciare un segno durante la vita invece che lasciare solo un vuoto al momento della morte.
Il mio augurio va ai vecchi uomini e agli uomini vecchi, agli uomini che si sentono ancora giovani e a quelli che la gioventù gli è stata rubata e sono stati costretti a crescere in fretta e farsi uomini da soli, come meglio gli veniva.
A quei padri che hanno visto morire i propri figli, che stanno vivendo le loro vite come se fossero una colpa.
Il mio augurio è per quei padri che continuano ad amare, qualsiasi cosa accada, che continuano a sacrificarsi per la famiglia, crollasse pure il mondo.
Il mio augurio di un futuro più sereno va anche per quegli uomini che arrancano, che non stanno al passo, che troppe volte si arrendono, che non capiranno mai come vanno le cose.
Agli anticonformisti, a chi preferisce fuggire, nascondersi, perché davvero alle volte è l’unico modo per sopravvivere e la codardia non c’entra niente.
Agli uomini intraprendenti, coraggiosi, agli uomini onesti che camminano a testa alta. Ai grandi amanti, agli uomini che vivono col cuore, agli uomini che farebbero qualsiasi cosa per gli amici.
Agli uomini che amano una sola donna e a quelli che ne amano mille, a quelli che soffrono e si disperano tutta la vita per quell’unico amore e a quelli che ricercano una sofferenza sempre nuova.
Uomini tristi, che non hanno vergogna di piangere, che riconoscono la loro fragilità, che hanno bisogno solo di un po’ di tempo. Agli uomini normali, mediocri, a quegli uomini che semplicemente non hanno nessuna pretesa di essere eroi o santi.
Uomini silenziosi, dubbiosi, solitari, a quegli uomini che sono in perenne ricerca di se stessi, che sono tormentati.
Auguro un futuro migliore a tutti gli uomini di grande sensibilità, lungimiranti, che preferiscono l’intelligenza alla forza, l’astuzia alla prepotenza.
Agli uomini che seguono l’unica legge che sia davvero fondamentale, vivere nel rispetto del prossimo.
Un augurio di un futuro diverso a tutti questi uomini. Insieme possiamo fare la differenza. Perché gli artefici di un futuro più giusto, rispettoso, sereno e pacifico non possiamo che essere noi.
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Foto da Pixabay