In Italia, troppo spesso, si è convinti che l’unico percorso di studi valido sia quello universitario.
Questa convinzione, altrettanto spesso, si scontra con la critica che il nostro sistema universitario non sia sufficientemente formativo e non prepari adeguatamente gli studenti al mondo del lavoro.
Ma chi ha detto che finito il liceo l’unica strada sia l’università o che l’università sia l’unica strada per entrare nel mondo del lavoro?
Di fatto, esiste un altro percorso formativo, diffuso in tutta Europa, che si offre si preparare gli studenti al mondo del lavoro.
Questo percorso è quello offerto degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
Che cosa sono gli ITS?
Gli ITS nascono nel 2008 e sono scuole di eccellenza di alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore.
Sono espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.
Proprio da questa cooperazione nascono piani di studi su misura per formare teoricamente e praticamente giovani tecnici e giovani tecniche.
Diamo qualche numero sugli ITS in Italia:
– 128 strutture ITS
– 726 percorsi attivi
– 19.137 studenti iscritti ai percorsi
– 3.260 soggetti partner coinvolti
Gli ITS hanno corsi formativi legati a 6 aree tecnologiche:
– Efficienza energetica (15)
– Mobilità sostenibile (20)
– Nuove tecnologie della vita (8)
– Nuove tecnologie per il Made in Italy (50)
– Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (16)
– Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (16)
L’area più sviluppata all’interno degli ITS è sicuramente quella delle tecnologie per il Made in Italy che al suo interno include anche gli ITS con focus specifico sulla filiera agroalimentare.
Tra questi il principale è sicuramente l’ITS Tech&Food di Parma, centro d’eccellenza nato nel 2011 con l’obiettivo di formare esperti del settore agroalimentare.
Al primo corso in Food Tech, negli anni si sono aggiunti quello in Food Marketing (2014), poi Food Design (2019) e Food Sustainability (2021).
All’interno dell’ITS di Parma, il 70% dei docenti viene dal mondo del lavoro e gli studenti, grazie a una didattica applicativa, trascorrono il 40% delle ore totali in azienda lavorando su problemi e casi studio reali.
La maggior parte degli studenti trova lavoro nel giro di pochissimo tempo dal termine del percorso di studi, andando a sfatare un po’ il mito che l’unico percorso di studi valido sia quello universitario.
L’Italia è ancora indietro rispetto al resto dell’Europa, dove già oggi un numero decisamente superiore di studenti si forma e trova lavoro grazie agli ITS.
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