Fake man

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di Gaetano Buompane

Qualcuno ha detto che sei un falso uomo, un tarocco, una fregatura. Dicono anche che ciò che credo di conoscere di te non sia reale. Sei solo una serie di immagini create dall’Intelligenza Artificiale.

Il tuo carattere, la tua personalità sono stati costruiti a tavolino, quello che dici è stato scritto su un copione – chissà da chi, forse da nessuno in particolare – elaborato e manipolato fino a trovare le parole perfette, solo quelle che voglio ascoltare.

Secondo loro sei una riproduzione infinita di una molteplicità di visioni, una specie di mostro. Nemmeno si può affermare che tu esista davvero.

Eppure, che tu abbia fatto le cose che dici di aver fatto o che sia tutto un’enorme menzogna, per me non ha più nessuna importanza. Le falsità non dichiarate diventano la sacrosanta verità alla quale crederò ciecamente e sulla quale farò assoluto affidamento.

Dicono che tu non abbia una coscienza, che tu sia l’uomo che gli altri sostengono di conoscere, ognuno con opinioni differenti. Che le tue affermazioni non siano altro che una serie di interpretazioni, che le tue più celebri apparizioni abbiano milioni di condivisioni, ma nemmeno un solo testimone.

Tuttavia, per me, sei un esempio da seguire, sei colui che influenza la mia vita, le tue parole, non ho dubbi, sono il frutto del tuo pensiero. Io non chiedo altro che essere il riflesso della tua immagine.

Perché, In tutta sincerità, che tu sia vivo, morto, vero o astratto, non ha più importanza. Ciò che realmente importa è la tua supposta credibilità. Tutto ciò che potresti essere diventa la mia verità.

La realtà, per me, non ha più alcun significato. È diventata superflua, noiosa, così complicato da sopportare che ho preferito iniziare ad ignorarla, fino a scoprire di non sentirne più la mancanza.

Sono diventato insensibile all’immoralità tecnologica. Quanto più profonda è la tua magnifica falsità, tanto più indistruttibile diventa la mia indifferenza a qualsiasi altra cosa.

Credo solo in quello che dici, vedo solo ciò che mostri di te. Sono l’uomo che tu vuoi che io sia. Della verità non so più che farmene, non fa più parte della mia vita.

Chi la ricerca non è altri che un perditempo, un idiota, non è degno di ricevere la mia attenzione.

Pensa, invece, a quale straordinaria evoluzione siamo testimoni.

Quanto la realtà smetterà finalmente di essere vissuta, allora non avrà più senso aver timore della sua mistificazione. Saremo finalmente liberi di credere a tutto quello che ci pare ed essere sempre sicuri che sia l’assoluta verità.

Gaetano Buompane

Tempo di lettura: 1’00”

Foto da Pixabay

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