Oggi i nostri appunti di viaggio ci conducono a Brighton, una gemma cittadina che si staglia sulla costa meridionale del Regno Unito. Prima di diventare il resort turistico che é oggi, Brighton era un piccolo sobborgo per pescatori, conosciuto per le virtù curative delle proprie acque.
Giorgio IV, Principe del Galles,
decise di stabilire qui una residenza estiva: da un lato per sottrarsi agli impegni di corte dovuti al ruolo di erede al trono che mal sopportava; dall’altro le cure termali di Brighton avrebbero potuto curare la sua gotta, contratta giá a 21 anni.
A questa decisione contribuì probabilmente una situazione debitoria al limite della bancarotta, essendo il Principe incline a spese faraoniche, nonché una tresca con Miss Fitzherbert, una avvenente donna cattolica, sposata in segreto e sistemata in una proprietà non distante da quella che sarebbe diventata una delle maggiori attrazioni di Brighton: il Royal Pavillion.
Il nucleo originale del Pavillion era un “rispettabile agriturismo”
senza particolari pregi architettonici; nel 1787, quando la situazione finanziaria di Giorgio IV si era stabilizzata, venne avviata la ristrutturazione per rendere la residenza consona ad un regnante: nacque così il Marine Pavillion, costituito da una rotonda centrale, che inglobava tre ambienti: una sala per la colazione, una per il pranzo e una biblioteca, allestite in stile neoclassico.
Tra il 1815 e il 1822 un nuovo intervento ad opera dell’architetto John Nash ridisegnò e ampliò il Pavillion, dandogli la configurazione attuale. Il palazzo colpisce per l’influenza di stilemi indo-islamici, quali guglie e minareti. Il design degli interni è stato fortemente influenzato dalla moda cinese e indiana (con elementi architettonici moghul e islamici).
Il visitatore é condotto verso una sequenza di saloni dalle dimensioni e sfarzo crescenti fino a culminare nel Salone dei Banchetti: da ció si intuisce il protocollo dei Reali Britannici: l’ospite in visita ufficiale veniva fatto accomodare nella sala il cui livello di sfarzo era coerente al proprio lignaggio.
Nella Banqueting Room i simboli tipicamente orientali presenti, quali i dragoni, si combinano con animali mitologici, pianeti, raggi, tipici della Massoneria, cui Giorgio IV apparteneva. Il Royal Pavillion é il primo esempio di esotismo architettonico alternativo al classico stile Regency.
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