IL MONDO DELLE BOLLICINE : METODO CLASSICO

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Oggi sbocciamo. Si ma che cosa?

Le bollicine piacciono a tutti ma la maggior parte di chi le beve ha le idee molto poco chiare su quali differenze ci siano tra le varie tipologie.

I metodi di cui vi parlerò in questo e nei prossimi articoli sono tre:

  • Metodo classico,
  • Metodo Charmat
  • Rifermentati in bottiglia (o Pet Nat).

Tre mondi completamente diversi l’uno dall’altro ma con due centrali caratteristiche in comune: l’assemblaggio dei vini viene fatto prima della presa di spuma, dunque quando il vino è ancora fermo, ed il fatto che tutti alla fine del processo hanno delle bollicine al loro interno.

Metodo classico o Champenoise (Champagne, Franciacorta)

La legenda vuole che verso la fine del 1600 Pierre Pérignon, monaco benedettino passato alla storia come Dom Pérignon, per caso/fortuna inventò quello che sarebbe diventato il vino più famoso del mondo: lo Champagne.

La storia ci racconta che una primavera della fine del 1600, a seguito di un inverno molto freddo che aveva bloccato il lavoro dei lieviti, lasciando ancora una parte degli zuccheri all’interno del vino, la fermentazione riprese con il vino già imbottigliato portando alla formazione delle famosissime bollicine.

La fortuna volle che, nonostante l’esplosione di qualche bottiglia dovuta appunto alle bollicine, questi vini furono comunque spediti in Inghilterra dove riscontrarono da subito un immenso successo.

Con questo divertente episodio iniziò la produzione dello Champagne ottenuto attraverso metodo classico.

Il procedimento è semplice;

  • Fermentazione del vino
  • Imbottigliamento
  • Aggiunta del liqueur de tirage (miscela di vino, zucchero di canna, lieviti selezionati, sostanze minerali che ha la funzione di far partire la seconda fermentazione)
  • Sboccatura (rimozione dei lieviti dalla bottiglia che si sono depositati sul collo)
  • Imbottigliamento finale con aggiunta del liqueur de expedition
  • Invecchiamento e vendita

Quello dello champagne è diventato un mito che ha fatto il giro del mondo.
Diverse regioni nell’ultimo secolo hanno provato ad adottare questo metodo di produzioni con diversi risultati.

Tra questi le più famose sono:

  • la Franciacorta,
  • il Trento doc,
  • lo Jura, dove si fanno dei meravigliosi Cremant, e la Catalogna per la produzione del Cava.

Naturalmente, ho cercato di semplificare il processo produttivo dello Champagne che nella realtà è molto più complesso e caratterizzato da meravigliosi rituali che meriterebbero di essere indagati e studiati molto più approfonditamente. Nel frattempo, spero di aver fatto un po’ di chiarezza e di aver fatto venire anche a voi voglia di una bella bottiglia di Champagne ghiacciata.

Gianluca Bitelli

Tempo di lettura: 1’20”

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