Sapete che c’è di nuovo? Non mi fa proprio voglia di parlare di uomini. Gli uomini sono una vergogna, una delusione continua.
Siamo mossi da inaudita cattiveria, disprezziamo la vita altrui, di qualsiasi forma e genere, siamo degli efferati assassini, dei distruttori.
Qualsiasi nostra conquista, invenzione o traguardo superato dall’intelletto in favore dell’umanità si disintegrano sotto l’esplosione di ogni bomba, si annullano in mezzo alla carneficina di tutte le guerre, affogano nei naufragi dei barconi carichi di disperati, si disperdono nel lento genocidio degli indios della foresta amazzonica, si imbrattano di sangue per ogni violenza, colpo, coltellata inflitta sul corpo di una donna, sono insignificanti di fronte all’indifferenza per la morte di un bambino.
Non è semplice, io e te, guardarci negli occhi e parlare di uomini.
Persino ridere di noi, deriderci, sbeffeggiare i nostri difetti e le nostre paure mi sembra, ormai, una perdita di tempo
Non parliamo di niente, stiamo in silenzio, perché qualsiasi cosa dicessimo non servirebbe poi a molto.
Per certi versi sarebbe meglio fare finta, almeno per un po’, di non esistere, per vedere se si riesca a tirare il fiato, a rilassare i nervi e i muscoli.
Perché le mie mascelle sono serrate e i pugni stretti, così tanto che le unghie entrano nella carne e la pelle si colora di chiazze bianche e rosse tra le dita.
Vediamo. Come tutta questa follia sia cominciata non è ancora ben chiaro.
In un periodo compreso tra i 4,4 miliardi e i 2,7 miliardi di anni fa la presenza di isotopi stabili e biofirme molecolari cominciarono a mostrare la prima timida attività di fotosintesi. Se consideriamo questo come il primo spasmo di vita sulla terra è certo che in un dato momento all’interno di questo periodo tutto è iniziato ad andare storto.
Metano, ammoniaca, acqua, acido solfidrico, anidride carbonica e fosfati sono le sostanze fondamentali da cui si pensa si sia formata la vita.
Intorno ai 3,9 miliardi di anni fa la terra inizia a raffreddarsi e si formano grandi quantità di acqua allo stato liquido. Dal caos molecolare del brodo primordiale nasce la prima maledettissima protocellula. Ma come questo sia stato possibile?
Varie le ipotesi, molteplici le teorie. Alcune molecole simili a proteine, prodotte dal riscaldamento di soluzioni aminoacidiche in ambiente acquoso, avrebbero formato delle microsfere con caratteristiche simili ai compartimenti membranosi.
Oppure delle bolle lipidiche a doppio strato contenenti acqua ospitarono molecole idrosolubili che, reagendo tra loro, formarono composti organici sempre più complessi.
L’esistenza degli archeobatteri, di origine antecedente ai batteri sviluppatisi in superficie, suggerisce che tutto abbia potuto avere inizio, invece, alcuni chilometri sotto la superficie terrestre. La vita microbica sotto la superficie di altri corpi celesti del nostro sistema solare darebbe maggiore credibilità a questa ipotesi.
Saremmo, così, davvero figli delle stelle. La vita primitiva ricca di materiali organici complessi originata in ambiente extraterrestre ci sarebbe stata portata dalle comete o, ipotesi ancora più crudele e ironica, da frammenti di rocce marziane.
Marte, pianeta vivo ancor prima che lo fosse la Terra, colpito da violenti collisioni con asteroidi miliardi di anni fa, ha lanciato nello spazio frammenti di roccia che sono giunti fino a noi carichi di organismi che avrebbero avviato l’evoluzione prebiotica.
Secondo i Bantu, popolazioni dell’Africa subsahariana, all’origine di tutto c’era Mbombo, il gigante bianco che governava il caos di acqua e oscurità. Un giorno Mbombo si sentì malissimo, un gran giramento di testa e un fortissimo dolore allo stomaco.
Preso dalla disperazione e non sapendo più a che santo votarsi, si infilò due dita in gola. Con sua grande sorpresa iniziò a vomitare di tutto, il sole, le stelle, gli animali, gli alberi e, ovviamente, anche gli uomini e le donne.
Per me è così che è iniziato tutto, da un gran mal di pancia di Mbombo.
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