La nostra Maria Luisa Barbarulo intervista Alessandro Moretti di “Io Investo”.
Buongiorno da Maria Luisa Barbarulo nello spazio social di Men’s life oggi ho il piacere di avere qui con noi Alessandro Moretti di “Io Investo”, buongiorno Alessandro!
Ciao Maria Luisa, buongiorno a tutti e grazie dell’invito.
Allora ho il piacere di avere qui Alessandro perché vorrei porgli un po’ di domande da parte vostra, su quella che è l’attività di “Io Investo” e poi alcune attività specifiche che voi realizzate. Allora prima di tutto raccontaci com’è nato il progetto di “Io Investo”.
Allora Maria Luisa, il progetto di “Io Investo” nasce dal bisogno che c’è in Italia di aumentare il livello di alfabetizzazione finanziaria, da ricerche condotte da Banca d’Italia piuttosto che Consob è emerso, non lo scopriamo certo oggi perché questo problema c’è da decenni direi, che l’Italia è il penultimo paese in Europa a livello di alfabetizzazione finanziaria, veniamo solo dopo il Portogallo. Questo capisci che è un bel problema.
Decisamente sì!
“Io Investo” nasce appunto per colmare questo gap, aumentare il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia. Infatti noi ci definiamo come il primo movimento italiano di investitori consapevoli. Quando si tratta di gestire i nostri risparmi, investire, pensate alla nostra previdenza, non possiamo metterci ciecamente nella mani di banche piuttosto che di assicurazioni o intermediari finanziari, perché dall’altra parte ci vendono prodotti finanziari, quindi non fanno consulenza ma fanno vendita. E non stiamo parlando di laurearsi in matematica finanziaria o ingegneria finanziaria ma bastano veramente pochi concetti per evitare di trovarsi dentro truffe finanziarie, prodotti supercostosi e inefficienti, gestirsi in maniera corretta i propri risparmi e pensare bene alla propria previdenza. Quindi “Io Investo” nasce proprio da questa esigenza qui, per risolvere questo problema specifico.
Bene, in effetti questa è una necessità perché spesso noi come investitori, tutti quanti noi, ci troviamo di fronte a moduli che sono lunghi 40 pagine e leggerli tutti è praticamente impossibile, però poi il risultato è che uno spesso si trova ad acquistare o fare cose di cui non è poi così convinto o comunque ha dei risultati che non sono poi così brillanti come uno si potrebbe aspettare. Assolutamente importante.
Hai toccato un tema che secondo me è molto interessante e che diversi nostri utenti, tra l’altro, hanno in qualche modo richiesto come informazione ed è quello della previdenza.
Oggi andiamo in pensione sempre più tardi, le nostre pensioni non saranno sicuramente quelle dei nostri genitori e quindi è normale che ci sia un interesse particolare nei confronti di questo tema. Quindi ti rigiro un po’ la domanda dei nostri utenti, cosa possiamo fare per rendere le nostre pensioni migliori di quello che saranno?
Innanzitutto, è importante prendere consapevolezza di quello che sarà la nostra pensione, oggi c’è un problema diverso rispetto a cento anni fa, si vive molto di più, quindi l’aspettativa di vita è più lunga, come funziona il sistema pensionistico: funziona che i lavoratori attuali pagano le pensioni di chi attualmente è in pensione. Non è che i nostri soldi dedicati alla previdenza vengono messi in un fondo, da qualche parte, e ci vengono ridati quando andremo in pensione, no, i nostri soldi che destiniamo alla previdenza vanno a finire a pagare le pensioni di chi oggi è in pensione. Quando noi andremo in pensione non è che ci pagheranno la pensione con i soldi che hanno accantonato, no, assolutamente, quando noi andremo in pensione ci pagheranno la pensione con i contributi dei lavoratori che ci saranno. C’è però il problema demografico, che è cambiato, non è più come cento anni fa, adesso si vive molto di più per cui ci saranno sempre più pensionati e sempre meno lavoratori, perché viviamo di più, perché facciamo meno figli, quindi il problema diventerà sempre più grave e il sistema INPS già non è sostenibile adesso, e se sono state fatte tutte le riforme che sono state fatte negli ultimi è perché il sistema già scricchiolava, ma sarà sempre meno sostenibile in futuro. Per cui la pensione come evolverà nel tempo? Andremo in pensione sempre più tardi e la pensione pubblica sarà sempre più bassa, per poter mantenere questo sistema stabile perché altrimenti collasserebbe e se collassa il sistema INPS saltano tutte le pensioni. Per cui una volta che abbiamo capito il problema nostro, quando noi andremo in pensione tra 30, 40 anni, la nostra pensione pubblica coprirà il 30-40-50% del nostro ultimo stipendio: noi sappiamo che, da un giorno all’altro, quando noi smettiamo di lavorare il nostro reddito si dimezza, dall’ultimo reddito lavorativo al primo assegno pensionistico si dimezza pronti via. Allora dobbiamo dire subito oggi, come facciamo per far sì che la nostra pensione riesca a colmare quel gap pensionistico che si va a creare? Con la pensione privata, forme di integrazione previdenziale che sono forme private, visto che quella pubblica non basta devo agire su quella privata per integrarla, perché altrimenti quando andrò in pensione rischio veramente di non aver i soldi per pagare l’affitto, per mantenere la casa, per poter sopravvivere, per pagarmi le spese mediche, comunque quando saremo anziani…
Sarà più facile che si verifichino necessità di questo tipo, certo assolutamente.
Esatto e soprattutto abbiamo lavorato una vita, 40 o più anni, per poi goderci la pensione, se poi quando andiamo in pensione non abbiamo neanche i soldi per poter vivere dignitosamente, quello sì che è un bel problema, allora tutta la pensione diventerà un inferno. Purtroppo più tardi ci mettiamo mano alla pensione e meno possiamo fare, cioè quando mi arriva una persona che sta già in pensione e che vuole aumentare la pensione non si può fare nulla, perché è troppo tardi. Prima riusciamo a mettere noi mano alla pensione, quindi a pianificare la nostra pensione, meno soldi versiamo e più vantaggi avremo quando andremo in pensione. Il tempo in questo caso gioca un ruolo importante, dalla parte nostra. Per cui da questo problema nasce l’esigenza di andare a integrare la nostra pensione con forme private. Con forme private cosa intendo? Mi riferisco ai fondi pensione. Attenzione, in questo sui fondi pensione, perché? Perché le banche e le assicurazioni hanno capito il problema e la prima cosa che hanno fatto, hanno detto Ok, avete bisogno di fondi pensione, ve li diamo noi! Ma, c’è un ma: che hanno riempito questi fondi pensione di costi, sono pieni zeppi di costi, e quindi uno si ritrova a versare i propri soldi dentro questi fondi, dentro queste scatole piene di costi, e se tu versi quei soldi per 40 anni in scatole piene di costi, quando poi vai in pensione ti ritrovi ad aver versato tanto e a…..
Raccogliere poco, certo, certo, questo mi è molto chiaro.
Quindi diventa fondamentale scegliere il fondo pensione migliore, che è quello che ha i costi minori ma poi bisogna andare a scegliere il fondo, che prende quei soldi e li investe sui mercati. Bisogna andare a scegliere il fondo pensione con i costi minori e che investe meglio, nei comparti migliori, i risparmi degli investitori. Molti investitori hanno paura dei rischi dei fondi pensione: ma se il fondo pensione fallisce? Lì non ci sono rischi perché i capitali degli investitori sono segregati. Segregati che vuol dire? Vuol dire che se fallisse la società che gestisce il fondo pensione, ipotesi abbastanza rara, ma se dovesse succedere i capitali degli investitori sono inaggredibili da parte dei creditori dell’azienda. Non bisogna aver paura di investire in fondi pensione perché diventa necessario farlo in vista della nostra pensione. Non è questione mi conviene o non mi conviene, devo farlo poi nel farlo devo andare a scegliere il miglior fondo pensione e devo andare a capire in che comparto andare a investire nel fondo pensione. Possiamo scegliere tra comparto garantito, obbligazionario, azionario e attenzione che anche lì, la scelta del comparto fa tutta la differenza del mondo a livello di rendimento da qui alla nostra pensione, quindi va ponderato molto bene soprattutto in base all’età e a quanti anni ci mancano per andare in pensione. E poi è necessario capire quanto capitale andare a versare nel fondo pensione, questo dipende dalla situazione specifica di ognuno di noi. Ognuno di noi ha un lavoro diverso, ha già versato dei contributi diversi, andrà in pensione in un momento diverso, per cui in base alla situazione specifica bisogna capire quanto andare versare.
Prima cominciamo e meglio è, chiaramente, a mettere da parte la nostra pensione e ci rivolgiamo soprattutto alle persone più giovani affinché lo facciano il prima possibile.
Anche un solo anno, fa tutta la differenza del mondo. Iniziare un anno prima veramente può spostare migliaia di euro, perché tutto si basa di fatto sull’interesse composto, sulla capitalizzazione degli interessi, quindi nel comporre gli interessi la differenza di anno in più o un anno in meno oggi non la vediamo, ma tra 40 anni quando andiamo in pensione uno dice: ma se avessi iniziato un solo anno prima magari oggi avrei una pensione più alta, non so, di 100 euro al mese, 200 euro in più al mese, quello dipende chiaramente, però un anno veramente sposta e fa tutta la differenza del mondo. Poi è chiaro che se uno si ritrova a 40/50 anni e non ha pensato a questo, va bene lo stesso, non è che a 50 anni non si fa più in tempo, fare un’ottimizzazione è sempre possibile chiaramente i benefici saranno minori ma è comunque doveroso farlo.
Per concludere, volevo dare innanzitutto l’indirizzo internet del tuo sito che mi pare sia inpensione.com lo vedrete poi in sovraimpressione durante questa intervista. Poi una chicca, per gli utenti di Men’s life no? Mi avevi detto che possiamo lanciare una bella iniziativa per tutti gli utenti di Men’s life.
Assolutamente, vista la gentilezza nell’averci intervistato e averci chiamato e anche visto che ci hai detto che i tuoi lettori e i tuoi ascoltatori sono molto interessati e sensibili all’argomento, abbiamo preparato uno sconto riservato solo a te e ai vostri ascoltatori/lettori, uno sconto del 20% sulle nostre pianificazioni previdenziali, sui nostri corsi formativi sulla previdenza. Basta scrivere, quando state acquistando la pianificazione previdenziale o il nostro corso per sistemarsi la pensione da soli, il codice è MENSLIFE20 e avrete uno sconto in automatico del 20%. Questo sconto è riservato ai vostri lettori, lo trovate sul sito inpensione.com. Sul sito trovate oltre a decine e decine di articoli del blog e video formativi dove spieghiamo bene tutte le problematiche e come risolvere questi problemi, trovate anche la possibilità di richiedere delle pianificazioni previdenziali fatte su misura dal nostro team di esperti previdenziali oppure la possibilità di acquistare un corso formativo dove vi diamo sette modi: vi spieghiamo il problema nel dettaglio e vi spieghiamo sette modi con cui potete massimizzare la vostra pensione in modo del tutto legale. E c’è anche la garanzia soddisfatto o rimborsato, per cui uno lo prova ma è impossibile non rimanere soddisfatti, però se a qualcuno non è piaciuto c’è la possibilità di chiedere il rimborso entro 30 gg, così almeno ci sono zero problemi.
Mi piace molto dare la possibilità alle persone di scegliere tra la consulenza e il fai da te che però è un fai da te guidato, non è un fai da te improvvisato.
Assolutamente, mettiamo a disposizione anche una piattaforma dove uno inserisce i dati e da lì vengono fuori tutte le proiezioni pensionistiche e capire come agire, quanto versare, dove versare, che differenza c’è tra un fondo e l’altro quindi uno si può fare tutte le simulazioni che vuole.
Benissimo, ringraziamo Alessandro per essere stato con noi, grazie anche per la tua gentilezza nei confronti degli utenti di Men’s life e siamo molto contenti di poter offrire ai nostri utenti questa opportunità. Ritroveremo Danilo prossimamente sui nostri schermi…benissimo, grazie e ciao a tutti!
Grazie a te Maria Luisa per l’invito, un saluto a tutti!
Guarda l’intervista su nostro canale Youtube