La conferenza sul Petrolio:
A Khartoum ero stato invitato a partecipare come oratore ad una conferenza avente come argomento il Petrolio.
Cercai di offrire una immagine certamente di competenza che avrebbe portato sicuri vantaggi alla nostra Azienda.
Preparai quindi una relazione orientata ad una lettura più chimica che commerciale.
Iniziai la mia esposizione descrivendo la particolarità degli orbitali dell’atomo di carbonio, il loro contenuto energetico e la presenza di quei sei elettroni la cui tipicità consiste nella cosiddetta capacità di ibridizzarsi.
Questa caratteristica rende possibile la costituzione di una quantità innumerevole di molecole al punto che la Chimica Organica è più correttamente definita la Chimica dei composti del Carbonio.
Descrissi poi gli idrocarburi, le molecole nelle quali il Carbonio è legato all’Idrogeno per formare i principali componenti del Petrolio.
Feci riferimento, per completezza di esposizione, anche a quei composti in cui il Carbonio, oltre che all’Idrogeno, si trova legato a Ossigeno e all’Azoto e ciò in quanto il Petrolio deriva dalla degenerazione di biomasse modificatesi per effetto dell’azione di batteri anaerobici.
La conferenza sul Petrolio:
In altre parole, il Petrolio deriva direttamente da esseri viventi, animali o piante.
Fin a quel punto intuivo che gli astanti, nonostante fossero musulmani integralisti, potessero accettare una correlazione tra organismi una volta viventi ed il Petrolio in quanto nozione già diffusa ma comunque piuttosto vaga, indefinita.
Il problema venne subito dopo:
Mi spinsi infatti ad approfondire quei processi dal punto di vista chimico: ad esempio la formazione degli amminoacidi e delle proteine a partire da:
- Carbonio,
- Idrogeno,
- Ossigeno
- Azoto;
l’unione di queste quattro banali sostanze semplicemente rappresenta la Vita!
Il tutto spiegato in maniera semplice a partire da considerazioni già accettate dai presenti.
La conferenza sul Petrolio:
La enunciazione risultò brutale proprio perché esposta attraverso la inoppugnabile indipendenza dei numeri e la asetticità del procedimento scientifico, saltando a piè pari concetti quali l’anima, lo spirito, entità superiori che, in quel contesto, apparivano del tutto inutili.
Sul palco, di fronte a qualche centinaio di persone immediatamente silenziose, mi sentii scrutato come, probabilmente, si sentirebbe oggi il bersaglio di un attacco jihadista.
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Foto tratta da: https://energiaoltre.it/petrolio-22/