L’occhio del padrone ingrassa il cavallo.
E’ condivisibile?
Sembra un principio di buon senso perché presuppone che il padrone segua i propri interessi meglio di quanto potrebbe fare un terzo, solo retribuito per l’incombenza.
Il padrone infatti agisce con l’obiettivo di ottenere un ritorno sicuro mentre un terzo non avrà mai ritorni personali a meno che non venga incentivato in funzione dei risultati; a meno che non prenda eticamente a cuore il compito.
Ora, che l’etica risieda integra e perenne nell’animo umano e, soprattutto, sia più potente dell’interesse del proprietario, lo pensa solo chi è sprovveduto, colui che vive la propria vita sul pero senza la piena consapevolezza della realtà.
Chi non condivide il principio che l’interesse personale sia la prima motivazione dell’essere umano è semplicemente ipocrita;
E se si riscontra che l’attività non funzioni nonostante sia gestita dal proprietario, significa solo che l’attività non è redditizia e come è logico che sia, muore.
Nessuno può sostituirsi a questo principio; men che meno lo Stato.
Lo Stato dovrebbe “limitarsi” a formulare le regole per indirizzare la imprenditoria, anche per sviluppare settori ritenuti strategici.
Concedere un settore remunerativo all’imprenditore con l’obbligo di gestirne uno meno remunerativo.
Dovrebbe effettuare controlli efficaci affinché l’imprenditoria privata agisca nel pieno rispetto delle regole e ottenere il corretto tributo sul margine concesso.
Ora, se un ponte crolla è perché qualcuno non ha vigilato che quei ponti continuassero a possedere i requisiti necessari; se una casa viene distrutta dall’esondazione è perché qualcuno non ha vigilato sull’abusivismo né ha bene indirizzato le azioni per la pulizia e la gestione del territorio.
Lo Stato deve fare poche azioni, ma sembra che non le faccia.
Quale è la recondita ragione per cui viene sopportata l’esistenza degli innumerevoli e miserabili luoghi degradati, ostaggio di bestie senza terra, di fetidi zombi che creano sporcizia, che si approfittano del corpo dei minori e spesso ne carpiscono la vita?
C’è una ragione per non spazzare via questo lerciume?
Non c’è alcuna ragione; è solo che lo “Stato” è lontano.
Nello Stato non esiste “il padrone del cavallo”.
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