Un giorno qualcuno ci scriverà un bel romanzo, di fatto è una semplice passeggiata col cane, ma per tanti “proprietari” è una sfida faticosa a tratti epica.
“Moby Dick” che porta a spasso Acab, “L’uomo e il mare” di Ernest Hemingway, o come la più calzante “Iditarod dog race” una famosissima gara di cani da slitta che si svolge in Alaska.
Da questa gara prendono spunto tutti i film sul tema cani e slitte!
E alla quale la Disney si è ispirata per BALTO… Ecco diciamo che ci sono tutti i presupposti per un bel romanzo…
Detto questo, a meno che, non vi stiate allenando per una gara di questo tipo o proprio per quella appena citata, è un bel casino!
È un bel casino perché siete nella fase che quando è il momento di portare a spasso Fido, tutti hanno da fare o non si fanno trovare, nascosti dentro gli armadi o dietro le tende.
E alla fine tocca sempre a te portarlo a spasso, rettifico tocca sempre a te farsi portare a spasso.
Il problema della trazione al guinzaglio nasce dalle prime volte che metti il guinzaglio, che sia cucciolo o adulto è uguale, di fatto Fido continua a muoversi come se non avesse il guinzaglio, questo entra in tensione e subito dopo raggiunge l’angolo che voleva annusare, la persona e il cane dal quale voleva andare.
Cosi facendo Fido ha capito abbastanza chiaramente che il modo migliore per andare dove vuole è tenere il guinzaglio in tensione.
Anche davanti a questo problema tanti decidono di risolverlo senza risolverlo, si abituano alla trazione e amen o i più tenaci dopo aver provato tutte le torture possibili, compreso il karate, si organizzano per contrastare, mettono i guanti alle mani delle belle scarpe aderenti e via ogni passeggiata vale una settimana di palestra!
A parte gli scherzi, la trazione al guinzaglio è un problema molto diffuso e articolato, che non si può risolvere con qualche consiglio, ma siccome confido in voi ci proveremo, quanto meno a migliorarlo.
Abbiamo capito che Fido ha fatto una cattiva associazione al guinzaglio, molto semplicemente dobbiamo cominciare a fargli vivere esperienze opposte alla sua convinzione, cioè:
Non andare mai nella direzione della sua trazione.
In sostanza quando tira, ci fermiamo e torniamo indietro, meglio simulare il tutto quando abbiamo tempo e voglia, come fare:
Metti a terra una ciotola con del cibo, una pallina, o qualcosa che gli interessi, che lo attragga.
Poniti a una distanza di dieci metri circa, comincia a camminare verso la ciotola solo quando lui è calmo accanto a te, torna al punto di partenza appena il guinzaglio entra in trazione.
Sii pronto a ripetere la sequenza milioni di volte fin quando raggiungerà la ciotola senza tirare e comprenderà che la trazione non è una più una strategia vincente, invece lo è camminare accanto…
Non ti preoccupare non ci vorranno milioni di ripetizioni, o forse si, tienimi aggiornato…
Ricorda! PENSA CON LA CODA!
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