Io non sono più rock’n roll, dovrei farmene una ragione. O forse, in tutta verità, non lo sono mai stato completamente. Avrei voluto esserlo, vivere in maniera rock’n roll, trasgredire un po’, essere sempre al massimo, alzare il volume per non sentire il rumore della stupidità, mostrare un po’ più spesso il dito medio verso il mondo.
Ascoltare musica rock’n roll non significa essere rock’n roll. Mettere su i Foo Fighter, cantare basso “All my life, I’ve been searching for something/something never comes, never leads to nothing” e poi a squarciagola “Done, done, on to the next one/Done, I’m done and on to the next” e saltare come un pazzo in mezzo alla sala e poi svenire sul divano col cuore in gola non significa essere rock’n roll.
Come non significa essere rock’n roll passare a prendere mio figlio all’asilo con Zack de la Rocha dei Rage Against the Machine che urla dall’autoradio “Fuck you, I won’t do what you tell me”.
È stato proprio mio figlio a dirmelo. Stavo uscendo di casa per andare ad un concerto e lui, piangendo perché non voleva che lo lasciassimo con la nonna mi ha detto: “Ma dove vai? Tu non sei rock’n roll”.
Già, non lo sono, hai ragione figlio mio. Lo credevo, poi ho finto di esserlo. E in qualche modo spero, invece, che tu lo sia veramente. Che tu sia diverso dal tuo papà. Te lo auguro.
Per questo in macchina, tornando a casa, metto Song 2 dei Blur e insieme urliamo e cantiamo “All of the time but I’m never sure why I need you/Pleased to meet you/ Yeah, yeah/yeah, yeah”.
Oppure muoviamo a tempo la testa sui battiti del tamburo e sul giro di basso di Seven Nation Army dei The White Stripes e poi ci scateniamo imitando con le mani l’assolo di chitarra.
Gli faccio ascoltare Epic dei Faith No More, “Vuoi tutto, ma non puoi averlo. Ce l’hai in faccia ma non puoi afferrarlo”; Smell Like Teen Spirit dei Nirvana, “Mi sento stupido e contagioso”; Lenny Kravitz, “Dimmi perché dobbiamo morire e ucciderci a vicenda. Dobbiamo ballare ed essere innamorati. Prenderai la mia strada? You Gonna Go My Way?”; I Beastie Boys “Cosa potrebbe essere? È un miraggio. Stai tramando qualcosa, questo è un sabotaggio”.
Ascolto in loop Bono Vox degli U2 che canta The Fly, “Non è un segreto che le stelle stiano cadendo dal cielo. Non è un segreto che il nostro mondo sia nell’oscurità stanotte”.
Lo guardo muoversi languidamente sugli anni più belli della mia giovinezza e non posso fare niente per tornare indietro.
Gli occhiali da sole che indossava nello Zoo Tv Tour del 1992 riflettono la mia immagine di ragazzo. “Ogni artista è un cannibale, ogni poeta è un ladro. Tutti uccidono la loro ispirazione e cantano del dolore”.
Non sono la barba bianca e la pancia, è quello che non c’è mai stato negli occhi e nel cuore a non fare di me un uomo rock’n roll.
Possiamo tentare di essere delle persone oneste, giuste e coscienziose, di essere dei buoni genitori, ma essere rock’n roll è un’altra cosa.
Like a Stone cantava Chris Cornell degli Audioslave. “Desidero essere nella tua casa, stanza per stanza, ti aspetto lì pazientemente, come una pietra. Ti aspetto lì, da solo”.
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La musica di questo articolo:
- All my life – Foo Fighter
- Killing in the name – Rage Against the Machine
- Song 2 – Blur
- Seven Nation Army – The White Stripes
- Epic – Faith No More
- Smell Like Teen Spirit – Nirvana
- You Gonna Go My Way – Lenny Kravitz
- Sabotage – Beastie Boys
- The fly – U2
- Like a Stone – Audioslave
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