Se come me siete amanti del deserto, dei colori caldi e degli spazi infiniti, vi consiglio di pensare di organizzare un viaggio alla scoperta del Deserto della Tunisia.
Ho trascorso 7 giorni nella parte più a sud del Sahara Tunisino, in fuoristrada 4×4, per conoscere le zone più remote della cultura berbera, attraversando dune di sabbia, distese di sale ed esplorando villaggi abbandonati oggi divenuti un patrimonio artistico. Posso dire di aver scoperto delle cose meravigliose.
Ecco allora le 7 cose da vedere nel deserto della Tunisia
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I Ghorfa -gli antichi granai
Simbolo della cultura berbera di questa zona del deserto sud Sahariano, i Ghorfa sono degli edifici con cellula granaio a pianta rettangolare fino a 4 piani che i Berberi usavano prevalentemente per immagazzinare cereali e altri alimenti.
Anche se la loro natura era solo quella di magazzino, durante i secoli alcuni di essi vennero usati anche come abitazioni; i primi due piani per vivere e gli ultimi due piani per immagazzinare il cibo. Si presentano come dei veri e propri villaggi, alcuni di essi sono dei complessi con 300-400 cellule granaio. In tutto il deserto della Tunisia si contavano più di 3000 Ghorfa.
I meglio conservati e i più visitati sono Ksar Beni Barka e Ksar Ouled Soltane. Sconsiglio la visita a Ksar Hadada perchè se pur famoso per essere stato il set di uno degli episodi di Star Wars, non è assolutamente un luogo autentico.
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Chott El Jerid – il lago bianco del deserto della Tunisia
A sud il deserto della Tunisia si colora di bianco! C’è un vero e proprio miracolo naturale: un specchio di sale ed acqua che cambia aspetto con il variare della stagione.
Chott El Jerid, meglio conosciuto come il Grande Lago Salato, è una depressione che si estende per oltre 5.000 km² attraverso la P16, la via che unisce Tozeur e Douz. Come successe per il Deserto de Uyuni in Bolvia, ci siamo divertiti a correre in questa immensa distesa e a fare le foto in prospettiva.
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Villaggi Berberi
Douiret, Toujane, Matmata e altri ahimè sconosciuti, sono i villaggi berberi sperduti nel meraviglioso paesaggio del deserto della Tunisia.
Molti villaggi sono stati distrutti e abbandonati a seguito dell’alluvione del 1969 in cui piovve per 26 giorni di seguito.
Qui sembra che tutti si sia fermato a tanti anni fa.
Alcuni di questi villaggi scavati nella roccia e ormai erosi dal vento sono completamente disabitati, luoghi fantasma che mantengono un fascino unico.
Altri hanno una manciata di famiglie che vi abitano ed è proprio in questi casi che il contatto con queste persone vi lascerà un segno indelebile.
Tra tutti, quello che più mi ha colpito è stato Guermesse, un villaggio disabitato arroccato su una collina a cui si accede tramite una strada in salita.
Molti la paragonano alla nostra Civita di Bagnoreggio. Interessante anche la città di Chenini, ancora abitata e la meglio conservata.
Da qui, effettuando un trekking di un’oretta che costeggia la collina e offre delle panoramiche mozzafiato, si arriva a valle alla Moschea dei 7 Dormienti.
Una moschea semplicissima, spoglia nel bel mezzo del deserto, legata ad una leggenda di sette cristiani perseguitati, ritenuti dei “grandi santi” dai musulmani del luogo, per alcuni fatti miracolosi compiuti all’epoca.
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Dune del Sahara Tunisino
Tra le tante zone in cui dominano le dune di sabbia, quelle di El Bibane a Medenine, vicino la Libia sono le più frequentate e adatte per le vostre escursioni.
In fuoristrada 4×4, oppure su una tavola per sandboard, in groppa ad un dromedario o semplicemente a piedi effettuando dei trekking le dune del deserto tunisino della Tunisia saranno l’esperienza più adrenalinica di tutto il viaggio.
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La Medina berbera di Tozéur
La medina della città di Tozeur nel pieno deserto della Tunisia è naturalmente la parte più antica della città, che è rimasta immutata dal XVI secolo. È piuttosto piccola, ma è una delle medine più belle mai viste fino ad ora!
È formata da un paio di strade coperte e che incrociano alcune piccole piazze, ed è nota soprattutto per la sua architettura tradizionale unica che utilizzava mattoni e proiezioni sulle facciate degli edifici, formando una caratteristica decorazione geometrica, tipica dei tappeti berberi.
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Le rose del deserto della Tunisia
La rosa del deserto è una formazione minerale comune nei paesi desertici.
Di colore che sfuma dall’arancione al giallo-ocra è un aggregato di cristalli di gesso che si forma in ben determinate condizioni ambientali e climatiche.
Ne troverete ovunque sui banchetti di venditori ambulanti o nelle botteghe dei souk; ma se avete degli ottimi drivers sapranno portarvi in alcuni punti del deserto in cui potrete raccoglierle da soli e senza alcun problema riportarle in Italia.
È permesso ciò, senza alcun problema.
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Canyon de Midès
Si tratta di un’oasi di montagna, a Midès, situata a sud nel deserto della Tunisia, a una sessantina di chilometri da Tozeur. Si presenta con pareti di roccia stratificata, sagomati dall’erosione che serpeggia tra le pareti di pietra.
Ocra e rosa sono i colori predominanti. Uno scenario minerale che arriva al suo massimo splendore con le luce del tramonto risplende al tramonto, accentuando ancor più il contrasto tra la roccia nuda ed i rari ciuffi di vegetazione, palme o acacie.
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