L’autostima, che possiamo considerare come quel giudizio di valore e di fiducia che attribuiamo a noi stessi, è un aspetto fondamentale per il benessere psicologico sia degli adulti sia dei bambini e dei ragazzi.
I nostri figli sono continuamente messi alla prova: a scuola, con gli amici, nello sport, in famiglia…
E’ importante, allora, accompagnarli nel loro percorso di crescita per affrontare al meglio le piccole-grandi sfide della vita e per capire cosa fare per migliorare la loro autostima.
Autostima: Il dialogo interiore
Gli appassionati di tennis conoscono l’importanza di governare il proprio dialogo interiore per limitare le interferenze nell’espressione del proprio potenziale sportivo.
Tutti grandi campioni sono consapevoli del fatto che ogni sfida si combatte prima con se stessi e poi con l’avversario.
Un fallimento, una prova andata male, una valutazione che non ci saremmo aspettati, ecc. sono occasioni che minano la fiducia in noi stessi.
Non è, però, l’evento in sé il vero tema, ma la valutazione che ne diamo. Infatti, di fronte ad un insuccesso, di qualsiasi tipo, la differenza la fa il dialogo interiore che avviamo.
Se nostro figlio si crede incapace, sbagliato, brutto, diverso, ecc. questa percezione di sé non potrà che ridurre la propria autostima.
Ecco allora l’importanza di supportarlo per intercettare la direzione negativa che sta prendendo il suo dialogo interiore ed aiutarlo ad orientarlo in senso positivo.
Non si tratta di negare quanto accaduto, ma di leggere l’evento per capire qualcosa in più di sé e degli altri.
Se nostro figlio ha mancato un obiettivo probabilmente ha sottostimato l’impegno necessario, forse non era chiaro cosa dovesse fare o come farlo al meglio.
Magari si tratta di sviluppare delle competenze ancora acerbe, di approfondire dei contenuti importanti o di imparare a gestire l’ansia.
In altri casi, si potrebbe trattare di un giudizio negativo nei suoi confronti senza che nulla sia dipeso da lui/lei. In questi casi è necessario confrontarsi con il fatto che non si può piacere a tutti, che siamo diversi, ma anche che si possono valorizzare parti e caratteristiche di sé.
Un carattere giocoso, l’essere gentili, una particolare predisposizione al ballo o a raccontare le storie, la musicalità, un’elevata acquaticità, la creatività, l’agilità, ecc. sono tutti aspetti che caratterizzano in modo diverso le persone e quindi le rendono uniche ed originali.
Aiutare i figli a scoprire e valorizzare le proprie caratteristiche così da renderle dei veri e propri talenti, è il modo migliore per dare loro fiducia in sé e contrastare un dialogo interiore avvilente.
Può essere utile anche fare riferimento a personaggi, amici, conoscenti che proprio grazie alle loro specifiche caratteristiche hanno raggiunto il successo, comunque lo si possa intendere, e la notorietà.
Autostima: Non mollare di fronte alla difficoltà
La capacità di perseverare e di portare a termine un’attività è un tratto caratteriale che può fare la differenza nella vita. E’ importante non solo per ottenere buoni risultati a scuola ma in generale per affrontare al meglio la vita.
Nel caso la perseveranza non sia un tratto caratteriale di un figlio, la si può comunque allenare.
Ecco allora l’importanza di non finire i compiti al posto di nostro figlio/a, ma piuttosto di supportarlo per arrivare al loro compimento: “Dai, ci sei quasi! Ancora un piccolo sforzo e poi potrai goderti il riposo e il gioco!”.
E’ molto utile gratificare i figli per gli sforzi compiuti, senza ricorrere a premi o punizioni.
Avere tempo libero, avere il riconoscimento dagli adulti di riferimento, aver risolto un problema o comunque raggiunto un obiettivo, sono già delle gratificazioni a cui fare riferimento per consolidare la fiducia in se stessi.
Promuovere l’autonomia
Se tua figlia stenta a fare le cose senza il tuo aiuto, se chiede sempre il permesso prima di avviare delle attività, potrebbe essere giunto il momento di facilitare la sua autonomia.
Per i bambini più piccoli può essere utile dare delle indicazioni chiare su cosa occorre fare e sulla sequenza delle attività in caso di lavori domestici.
Pei i figli più grandi, invece, è consigliabile ricorrere alle domande per stimolare un pensiero autonomo e trovare le proprie soluzioni.
Un aspetto importante per promuovere l’autonomia consiste nel dare fiducia e non colpevolizzare in caso di errori o fallimenti. L’obiettivo non è quello di fare le cose bene ma di farle da sé. La correttezza, la precisione, l’accuratezza arriveranno col tempo.
Autostima: Facilitare le relazioni
Non tutti i bambini e ragazze riescono ad interagire spontaneamente e senza difficoltà con i propri pari.
I genitori possono allora creare le circostanze per facilitare le relazioni con altri compagni/e ed imparare a gestire le interazioni più o meno difficili che inevitabilmente si creeranno.
Feste di compleanno, pic-nic, caccia al tesoro, scampagnate, partite di pallone, portare a spasso il cane, ecc. sono tutte occasioni in cui i nostri figli entrano in contatto con compagni ed amichetti e si misurano con l’alterità. Non si tratta di forzare il carattere di un figlio, che può essere più o meno riservato ed introverso, ma di facilitare quelle relazioni con cui dovrà inevitabilmente confrontarsi nella vita, nel bene come nel male.
Autostima: Confrontarsi con la performance
La performance scolastica ha un impatto diretto ed elevato sull’autostima dei nostri figli.
Ottenere buoni voti, l’apprezzamento di docenti e genitori, padroneggiare competenze, sono in grado di fornire quel senso di importanza e di capacità che arricchiscono la fiducia in sé.
Se i figli stanno faticando a scuola, non è detto che sia necessario insistere per farli studiare di più. E’ possibile, infatti, che ci siano delle difficoltà da approfondire. Una volta escluse difficoltà di apprendimento, può essere utile aiutare i figli ad organizzare lo studio, a chiedere supporto in caso di difficoltà, a confrontarsi con l’acquisizione di competenze e non con i voti.
E’ molto utile incoraggiare i figli a sviluppare competenze diverse, soprattutto da quelle scolastiche: musica, sport, programmazione, ballo, pittura, cucina, ecc.
Questo consente loro di verificare diversi ambiti in cui impegnarsi, di esplorare nuovi mondi, di scoprire interessi, passioni e predisposizioni.
Se tua figlia è brava a ballare, consentile di partecipare a dei saggi di danza, se tuo figlio si appassiona alle costruzioni consentigli di trovare tempo e spazio per occuparsi della sua passione. Non ci son solo le performance scolastiche per mostrare la propria bravura.
Ci sono altri contesti e altre competenze che possono risaltare abilità e talenti da mettere in gioco. Riuscire a raggiungere l’eccellenza nella pratica di una competenza, ci consente di provare sensazioni di completezza e di fiducia in sé non trascurabili.
Autostima: Trovare il proprio posto nel mondo
Ognuno ha il proprio posto nel mondo e il mondo ha bisogno di ognuno di noi.
E’ importante allora far crescere i nostri figli con questa idea così da trasmettere loro la necessità di credere in sé e di capire come contribuire a rendere il mondo un posto migliore.
Non si tratta di costruire il futuro dei nostri figli, ma di aiutarli a costruirlo da sé secondo le proprie predisposizioni e desideri. Un modo può essere incoraggiarli ad esplorare hobby, interessi ed attività che amano fare.
Consentire loro di sperimentare nuove attività, di viaggiare e di confrontarsi con altre culture e altri modi di vedere la vita.
Di fronte ad un figlio smarrito, confuso sul proprio futuro, su quale scuola frequentare, può essere utile aiutarlo ad immaginare il futuro che vorrebbe vivere, cosa gli piacerebbe fare, come vorrebbe passare il tempo, come vorrebbe fare la differenza.
Immaginare il futuro, capire l’importanza di sviluppare competenze specifiche, non rinunciare ai propri sogni, sentirsi appoggiati nella ricerca del proprio destino, possono aiutare i nostri ragazzi e ragazze a guardare al domani con maggiore fiducia in sé e nel mondo.
Ovviamente, spetta a noi genitori aiutare i nostri figli a confrontarsi col senso di realtà per evitare le facili illusioni.
Senza per questo smettere di sognare o rinunciare a priori.
Ecco allora l’importanza di facilitare un pensiero costruttivo, di avviare la ricerca di informazioni per basarsi sui fatti e non su opinioni, di confrontarsi con gli altri. Soprattutto con chi ha già percorso la strada che vorremmo percorrere noi.
Il viaggio che consente di acquisire e mantenere una solida autostima dura tutta la vita. E’ bene, tuttavia, cominciare il prima possibile ad aiutare i nostri figli a mettere in pratica processi di pensiero, comportamenti, attività che possano fortificare la loro autostima. E’ questa la strada per vivere al meglio le sfide della vita, per imparare a gestire le relazioni con piacere e libertà, per sentirsi artefici del proprio destino.
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