Come salvare il settore della ristorazione? Ecco la ricetta di Massimo Bottura

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di Gianluca Bitelli

Come salvare il settore della ristorazione?

Qualche settimana fa lo chef pluripremiato Massimo Bottura ha inviato una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte riguardo la gestione della crisi nel settore della ristorazione.
 
Questo il contenuto della lettera di Bottura:
 
“Io mi domando: ma noi chi siamo?
 

Credo che oggi un ristorante, in Italia, valga una bottega rinascimentale:

Facciamo cultura, siamo ambasciatori dell’agricoltura, siamo il motore del turismo gastronomico, facciamo formazione, ed ora abbiamo dato inizio ad una rivoluzione culinaria “umanistica” che coinvolge anche il sociale.

L’ospitalità e la ristorazione, l’arte e l’architettura, il design e la luce sono gli assi portanti della nostra identità.

Negli ultimi cinque anni a Modena, grazie ad un micro ristorante come l’Osteria Francescana, sono nati oltre 80 b&b.

È nato il turismo gastronomico dove migliaia di famiglie, coppie, amici, passano due o tre giorni, in giro per l’Emilia, a scoprire e celebrare i territori e i loro eroi:

  • contadini,
  • casari,
  • artigiani,
  • pescatori.

Focalizzandoci sulla ristorazione in pochi oggi hanno liquidità, anzi, oggi più che mai ci sentiamo soli.

Abbiamo chiuso a marzo e ci avete chiesto di riaprire dopo tre mesi rispettando le regole.

L’abbiamo fatto.
In tantissimi si sono indebitati per mettersi in regola:
  • mascherine,
  • gel,
  • scanner di temperatura,
  • saturimetri,
  • sanificazione dell’aria,
  • test per tutto lo staff,
  • ingressi alternati,
  • tavoli distanziati.

Per uscire da questa crisi senza precedenti, abbiamo bisogno di speranza e fiducia.

La speranza è quella che ci mantiene in una condizione attiva e propositiva.

La fiducia è credere nelle potenzialità personali e degli altri.

La forza principale che ci ha sempre sostenuto è il sogno, non il guadagno.

Oggi, senza liquidità, perché in tanti continuano a sognare con l’incasso giornaliero, molti non ce la faranno e il paese perderà una delle colonne portanti della sua identità.

La mancanza di fondi porta prima di tutto al mancato pagamento degli stipendi, poi dei fornitori, le rate dei mutui e infine gli affitti.

Serve un segnale che ci riporti fiducia.

Ora si rischia la depressione. Ora abbiamo bisogno di coraggio e di stimoli. Per trovare la voglia di continuare e non sentirci soli.

In concreto abbiamo bisogno:
  1. Della chiusura serale almeno alle 23.00
  2. Di liquidità in parametro ai fatturati.
  3. Della cassa integrazione almeno fino alla stabilizzazione del turismo europeo.
  4. Della decontribuzione 2021 visto che per il 2020 abbiamo già adempito in pieno.
  5. Dell’abbassamento dell’aliquota iva al 4% per il prossimo anno.
La politica è fatta di coraggio e di sogni. È simile alla poesia. È fatta di immaginazione e di futuro. La politica deve rendere visibile l’invisibile.”
 
 
Quelle di Bottura, sono state parole piene di passione e di speranza in difesa di un settore che rappresenta, forse, l’anima più distintiva dell’Italia e che ora sta pagando il prezzo più alto in questa pandemia.
 
Una volta Bottura disse che un cuoco non è solo la somma delle sue ricette; allo stesso modo oggi un ristorante non può essere ridotto ad una semplice attività commerciale.
 
Dietro ad un ristorante si nascondono famiglie, storie, tradizioni, produttori, sogni e molte altre cose.
 

Siamo in un periodo di straordinaria crisi e non è un mistero che la politica stia faticando a trovare le giuste risposte.

Proprio per questo motivo le parole di Bottura hanno fatto rumore, perché dopo tanta confusione hanno provato a trovare una semplice ma chiara ricetta per salvare la ristorazione.

Perché senza liquidità, anche i sogni migliori ad un certo punto sono destinati a sgretolarsi.

C’è una domanda che sorge spontanea.

Serviva Massimo Bottura per spiegare agli esperti politici come salvare il settore della ristorazione?

Queste proposte non vengono dal Massimo Bottura chef con tre stelle Michelin riconosciuto in tutto il mondo o del Massimo Bottura ambasciatore UNEP.

Queste cinque proposte arrivano dal Massimo ristoratore ed imprenditore, capace di avere successo in Italia e nel mondo aprendo numerosi ristoranti e lanciando innovativi progetti legati al mondo dell’enogastronomia.

Queste sono le proposte del Massimo ristoratore, che come tanti, oggi fatica a sognare.

Cinque semplici consigli per salvare il settore della ristorazione.

Da un ristoratore, per i ristoratori.

Voi cosa ne pensate?

Di cosa ha bisogno il settore della ristorazione per sopravvivere?

Gianluca Bitelli

Tempo di lettura: 2’00”

LINK

https://www.gamberorosso.it/notizie/massimo-bottura-e-giuseppe-conte-a-confronto-sul-futuro-delle-ristorazione/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/27/massimo-bottura-ecco-le-mie-5-idee-per-salvare-i-ristoranti-italiani-abbiamo-bisogno-di-speranza-e-fiducia/5981143/

https://www.corriere.it/cook/news/20_ottobre_26/massimo-bottura-ecco-mie-5-idee-salvare-ristoranti-italiani-b987139c-17b0-11eb-a554-aa444d891737.shtml?refresh_ce

https://www.repubblica.it/sapori/2020/10/26/news/lettera_aperta_di_massimo_bottura_al_primo_ministro-271952074/

https://www.finedininglovers.it/articolo/lettera-aperta-governo-massimo-bottura

https://www.lucianopignataro.it/a/lettera-di-massimo-bottura-a-giuseppe-conte/191062/

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