La salute della prostata: Noi uomini siamo davvero poco attenti all’aspetto preventivo: andiamo poco dal medico e a dirla tutta spesso lo evitiamo proprio, e questo nonostante si conoscano benissimo tutti gli aspetti positivi delle visite preventive. Ma oggi che la diagnostica è cambiata abbiamo davvero poche scuse!
Prevenzione della prostata. Da giovanissimi per la prevenzione dell’infertilità
Quando hai fatto (o fatto fare ai tuoi figli) l’ultima visita urologica? La domanda è provocatoria, viso che si tratta di un appuntamento che a noi uomini piace rimandare e spostare… Eppure, anche nell’adolescenza, può essere di grande aiuto per intervenire in caso di problemi che possono compromettere non solo la salute della prostata, ma anche la fertilità futura.
Salute della prostata: La prima visita urologica andrebbe fatta dopo l’adolescenza!
Ma si possono fare anche ecografie di controllo ai testicoli e lo spermiogramma. Un check questo, all’apparato riproduttivo, per intercettare eventuali ostacoli alla fertilità futura. Uno per tutti, il varicocele, che si verifica quando ci sono problemi a questa vena che porta il sangue ai testicoli. Se diagnosticato per tempo il problema si risolve con un semplice intervento chirurgico.
Ma la visita dal medico è utile anche per capire se ci sono problemi di altra natura, come la clamidia, una infezione sessualmente trasmissibile che provoca sterilità nell’uomo, e questo senza dare nessun sintomo.
Salute della prostata:: Novità in fatto di diagnostica
Oggi le scuse stanno a zero, considerato che la diagnostica ha fatto passi in avanti per rendere i controlli più efficaci. L’esame all’ultimo grido si chiama risonanza magnetica multi-parametrica. Niente male come nome, eh? Traccia l’anatomia della prostata e dei tessuti circostanti e identifica la presenza di eventuali lesioni tumorali. In pratica non serve più, come una volta, la biopsia (in caso di dubbi).
Salute della prostata:: Chi deve fare i controlli e ogni quanto?
Tutti gli uomini superati i 50 anni dovrebbero sottoporsi ad una visita di controllo. Andrebbero eseguiti con cadenza regolare. Non solo. Il checkup deve tenere conto della storia famigliare del paziente. A partire dai 45 anni, andrebbero svolti ogni anno, se c’è una familiarità; non solo un parente che, ad esempio, si è ammalato di tumore alla prostata prima dei 65 anni, ma anche una mamma o sorella che ha avuto un tumore al seno o alle ovaie.
Non limitatevi all’analisi del sangue per misurare il dosaggio del PSA (ovvero la sostanza che allerta in caso di tumore). Perché potrebbero verificarsi dei falsi positivi o falsi negativi.
Salute della prostata: Ipertrofia prostatica benigna? Occhio anche alla dieta!
I sintomi sono noti:
- Urinare con frequenza, di giorno e di notte
- Sensazione di mancato svuotamento
- Diminuzione del flusso dell’urina
Se diagnosticati precocemente si può intervenire cambiando lo stile di vita e risolvendo il problema (in un caso su tre). Come? Ecco qualche consiglio sempre utile:
- Smettere di fumare
- Vietati gli alcolici
- La sera, ridurre il consumo di acqua, frutta e verdura
Niente scuse neanche in caso di intervento chirurgico!
Il passo successivo, nel caso in cui la dieta non sia sufficiente, sono i farmaci, con il fine di diminuire la dimensione della ghiandola prostatica. Ma se anche in questo modo non si dovesse risolvere, non resta che l’intervento chirurgico. Ma niente paura! Oggi viene eseguito in endoscopia con il laser e anestesia spinale, questo vuol dire con minor sanguinamento, con una degenza breve e rischio basso sia di incontinenza che problemi di erezione.
Pronti allora per fissare l’appuntamento con l’urologo?
Fonte notizia: Donna moderna
Per approfondimenti: Fondazione Società Italiana di Urologia – https://www.siu.it/
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