Qual è l’ambiente di lavoro ideale per i giovani italiani?

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di Roberto Bitelli

Il concetto di “triplete” aziendale che comprende work-life balance, formazione e flessibilità riflette un cambiamento significativo nelle priorità degli italiani riguardo al lavoro.

Sembra che, indipendentemente dall’età, i lavoratori italiani, in tema di ambiente di lavoro ideale, stiano sempre più valorizzando il benessere personale rispetto al mero guadagno economico.

Le barriere generazionali tradizionali si stanno quindi erodendo, con giovani e meno giovani che condividono un’aspettativa comune verso il loro ambiente lavorativo ideale.

  1. Work-life balance: La capacità di mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e vita personale è diventata una priorità per molti. Le aziende che offrono orari flessibili, possibilità di lavorare da remoto e politiche di supporto per il benessere dei dipendenti sono particolarmente apprezzate.
  2. Formazione continua: La possibilità di accedere a opportunità di formazione e sviluppo professionale è un altro aspetto cruciale. I lavoratori cercano aziende che investano nella loro crescita, offrendo corsi di aggiornamento e possibilità di apprendimento continuo per migliorare le proprie competenze.
  3. Flessibilità: La flessibilità lavorativa, intesa sia come modalità di lavoro (ad esempio, smart working o part-time) che come capacità dell’azienda di adattarsi alle esigenze individuali dei dipendenti, è un fattore determinante nella scelta di un impiego. Le persone apprezzano la libertà di poter gestire meglio il proprio tempo, rispondendo alle proprie necessità personali e familiari.

In sintesi, questo “triplete” rappresenta l’ideale aziendale per una forza lavoro italiana che, oggi più che mai, mette al primo posto il benessere personale e la qualità della vita, ritenendo che questi elementi siano fondamentali per la soddisfazione e la motivazione sul lavoro.

Ambiente di lavoro ideale: Rapporto Astra Ricerche

Tempo liberoSecondo la ricerca “Rapporto tra generazioni nel mondo del lavoro” realizzata da Heineken Italia e condotta da Astra Ricerche, le priorità degli italiani riguardo alla qualità dell’azienda ideale in cui lavorare sono cambiate significativamente.

 

Al primo posto, con il 51,5% delle preferenze, si colloca il desiderio di avere tempo libero per altre attività della vita.

Segue la possibilità di crescere e sviluppare competenze attraverso l’offerta formativa, indicata dal 40,7% dei rispondenti, e al terzo posto, con il 40,5%, la flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro.

Altri aspetti considerati importanti includono:

  • l’attenzione ai pacchetti welfare (34,5%),
  • la parità di generediversità e inclusione (27,5%) e
  • stipendi superiori alla media dei propri coetanei (27%).
  • In ultima posizione, con l’11%, troviamo il desiderio di guadagnare molto a fronte di molte ore lavorate.

Questi risultati evidenziano come gli italiani diano grande importanza all’equilibrio tra vita privata e lavoro, nonché alle opportunità di sviluppo personale e professionale.

L’indagine evidenzia come le priorità e le preferenze riguardo al lavoro variano significativamente tra le diverse generazioni. Ecco una sintesi dei principali risultati:

  1. Tempo libero:
    • È considerato l’elemento più rilevante per la GenZ (20%) e i Millennials (21%).
  2. Sviluppo delle competenze:
    • È la priorità principale per la GenX (22%).
    • Anche i Millennials danno importanza allo sviluppo delle competenze (18%), preferendolo alla flessibilità (16%).
  3. Posto fisso:
    • Rimane un’aspirazione comune per tutte le generazioni (43%).
    • È particolarmente ambito dalla GenX e dai Baby Boomers.
  4. Caratteristiche dell’azienda ideale:
    • Molti preferiscono lavorare in un’azienda storica (34%), di grandi dimensioni (37%), e dal respiro internazionale (35,5%).
  5. Attenzione al lavoratore come ‘persona’:
    • È un valore considerato imprescindibile per tutte le generazioni, con l’86% che lo ritiene molto o abbastanza importante, e il 54% che lo giudica molto importante.

Questi dati mostrano come i valori e le aspettative lavorative cambino in base all’età, con un focus che passa dal tempo libero allo sviluppo professionale, ma con una costante attenzione al benessere del lavoratore.

Ambiente di lavoro ideale: Centralità delle risorse umane

Il messaggio di Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia, evidenzia l’impegno dell’azienda nel mettere le persone al centro delle proprie strategie e azioni.

Heineken Italia si focalizza non solo sulla crescita del mercato in modo sostenibile, ma anche sul benessere e lo sviluppo dei propri dipendenti. Le priorità includono il bilanciamento tra vita privata e lavoro, la flessibilità, l’equità e l’inclusione.

L’azienda, riconoscendo la presenza di quattro diverse generazioni tra i suoi oltre 2000 dipendenti, ha voluto approfondire le loro necessità e visioni per orientare meglio il cambiamento e tracciare nuove direzioni per il futuro.

Ambiente di lavoro ideale: La condivisione degli ideali

Condivisione degli idealiÈ emerso che le generazioni preferite con cui lavorare sono la GenX (69,5%) e i Millennials/GenY (63%).

Queste generazioni sono apprezzate principalmente per la condivisione di valori e ideali (41%) e per la loro capacità di rapportarsi positivamente con i colleghi (31%).

La GenZ, sebbene sia principalmente apprezzata per la sua padronanza della tecnologia (41%), la sua creatività (39%) e l’assenza di pregiudizi (32%), è una generazione che si auto-sceglie nel 54% dei casi.

Tuttavia, anche le altre generazioni riconoscono il valore della GenZ per la sua capacità di dialogo con persone diverse (40%), per la visione innovativa (41%) e le competenze digitali (47%).

I Millennials e la GenX sono preferiti per la loro capacità di dialogo e di lavorare in gruppo (42% e 43% rispettivamente), mentre i Baby Boomers sono apprezzati per la loro esperienza, che è utile per apprendere il lavoro (51%).

Inoltre, i Baby Boomers sono riconosciuti come coloro che ascoltano di più, comprendono i problemi sul lavoro e aiutano quando necessario (29%).

In generale, l’indagine sottolinea come le differenze generazionali rappresentino più un’opportunità che un ostacolo, con numerosi punti di contatto che arricchiscono il lavoro di squadra.

Ambiente di lavoro ideale: Scambio generazionale come opportunità di crescita

Opportunità di crescitaSecondo i dati, il 68% degli intervistati considera un grande vantaggio un rapporto intenso e positivo tra persone di età molto diversa, ma il 49% ritiene che sia difficile da raggiungere.
Questo tipo di relazione, se ben gestito, offre numerose opportunità di crescita e di creazione di valore all’interno dell’azienda.

Tra i principali benefici ci sono un miglioramento del clima aziendale, grazie a momenti di socialità, networking e attività di squadra (40%), una maggiore eterogeneità di visione (39,5%), un consolidamento delle competenze funzionali (38,5%), una migliore capacità di intercettare i bisogni delle diverse fasce di consumatori (38%) e un aumento delle competenze digitali (36,7%).

Per valorizzare le differenze generazionali, è fondamentale creare un ambiente inclusivo che promuova la diversità, attraverso gruppi eterogenei (42,8%) e gruppi di lavoro intergenerazionali (42,7%).

Tra le azioni di Diversità, Equità e Inclusione (DE&I) ritenute prioritarie dai lavoratori, i programmi di formazione sono in cima alla lista (41%), seguiti dal sostegno parentale (31%), politiche di assunzioni inclusive (29%), gruppi di lavoro dedicati (28%), collaborazioni con organizzazioni esterne specializzate (24%) e il reverse mentoring (21%).

Queste iniziative sono considerate cruciali per sfruttare al meglio il potenziale della diversità generazionale in azienda.

Ambiente di lavoro ideale: cosa occorre?

Le aspettative delle giovani generazioni, in particolare la GenZ, nei confronti delle aziende, indicano ciò che queste ultime possono fare per trattenere i giovani talenti in Italia e aiutarli ad affrontare le sfide future. Le principali richieste includono:

  1. Stabilità lavorativa: È la priorità per il 56% della GenZ, che desidera un impiego sicuro e duraturo.
  2. Maggiori benefit: Il 48% dei giovani considera importanti i benefit aggiuntivi offerti dalle aziende.
  3. Percorsi di crescita chiari e stimolanti: Quasi un terzo (30,5%) della GenZ ritiene fondamentale avere prospettive di carriera definite e stimolanti.
  4. Formazione continua: Il 30,5% della GenZ e il 47% della GenX sottolineano l’importanza dell’investimento nella formazione da parte delle aziende.
  5. Allineamento con i percorsi di studi: È cruciale per il 38,5% dei giovani che le posizioni offerte siano in linea con i loro studi.

In generale, benefit e premi di produzione, commisurati agli obiettivi, sono considerati fondamentali dal 41% degli intervistati, soprattutto dai Millennials e dalla GenZ.

La formazione continua è un altro elemento chiave, con il 39% degli intervistati che la ritiene essenziale per affrontare l’incertezza del futuro lavorativo.

Le competenze ritenute cruciali per il mondo del lavoro includono problem solving (57%), competenze digitali (49%) e pensiero strategico (44%).

Roberto Bitelli

Tempo di lettura: 3’40’’

Fonte: https://www.salutedomani.com/2024/07/17/per-1-italiano-su-2-il-tempo-libero-e-piu-importante-del-guadagno/04

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