Non so se avete sentito, ma pare proprio che il cromosoma Y sia destinato a scomparire tra circa 4,5 milioni di anni.
Non sono chiacchiere da bar sport guardando le partite di calcio dei mondiali, ma ad affermarlo sono autorevoli studi di genetica come quello della dottoressa Graves della Trobe University di Melbourne.
I calcoli sono presto fatti. Siccome 166 milioni di anni fa il cromosoma Y aveva 1669 geni e oggi ne ha solo 45, tra una manciata di milioni di anni non ne resterà nemmeno uno.
Voi direte, guarda che di geni in giro per il mondo già non se ne vedono da un bel po’, di imbecilli quelli sì, invece, quanti ne vuoi.
Sono d’accordo con voi, ma quando si tira in ballo il cromosoma Y è in realtà del genere maschile di cui si sta parlando.
Ossia, siamo proprio noi uomini che siamo minacciati di estinzione.
Per farla breve. Ogni cellula ha 46 coppie di cromosomi, 23 di origine materna e 23 di origine paterna, solo l’ultima è composta dai cromosomi sessuali, i quali identificano il sesso del nascituro. XX per la donna, XY per l’uomo.
Il cromosoma Y, contenendo pochi geni ed essendo più piccolo rispetto al cromosoma X, si pensa possa scomparire.
Insomma se in questi pochi milioncini di anni che ci rimangono non ci penseremo in altro modo a sterminarci, con una guerra atomica totale ad esempio, con una nuova e più efficace pandemia o con cataclismi dovuti all’inquinamento globale, non dobbiamo farcene un problema perché la genetica si è già portata avanti col lavoro.
Ma poi, in effetti, a noi “ma che ce frega ma che ce ‘mporta”?
In 4,5 milioni di anni hai voglia te quanti figli maschi ancora nasceranno. Probabilmente si vestiranno tutti come il cantante dei Måneskin quando si presenta sul palco, ma sempre uomini saranno.
La scienza, a onor del vero, ci tiene a rassicurare gli animi di chi, magari, si è fatto prendere dal panico e premeditava di buttarsi giù da un ponte.
La ricerca troverà certo una soluzione al problema, ma soprattutto il corpo umano è in grado di adattarsi perfettamente ai cambiamenti ed evolversi in base ad ogni esigenza di sopravvivenza.
Chissà.
Potremmo addirittura seguire l’esempio evolutivo di due simpatici animaletti, le arvicole talpa dell’Europa orientale e il ratto spinoso Amami del Giappone, che pur avendo perso il cromosoma Y hanno continuato a generare il sesso maschile.
Ma più che altro, che noi uomini non avessimo molte chance rispetto al nostro futuro lo sapevamo già da tempo, è inutile star qui a gridare all’ingiustizia.
Il 60% dell’intelligenza viene ereditata dalla madre. Nel cervello i geni materni si posizionano maggiormente nella corteccia cerebrale, dove si sviluppano il linguaggio, la memoria, il pensiero.
I geni del padre trovano invece spazio nelle aree del sistema limbico, dove si scatenano gli impulsi di violenza e aggressività, il desiderio di cibo e le pulsioni sessuali.
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