Il Campionato di serie A si è concluso …. e io dico la mia!!!!

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La sere A 2018, il massimo campionato italiano di calcio, si è concluso ed è tempo di bilanci tra delusioni, sorrisi e annate sostanzialmente anonime.

Verrà ricordato come il primo campionato dell’era del VAR che, seppur tra mille critiche, sembra essere stato promosso. Se n’è sentita la mancanza soprattutto in Champions dove evidenti errori arbitrali hanno fatto discutere … e non poco.

E’ stato l’anno dell’ennesima conferma della Juve che dal 2011 continua, pur con le solite polemiche, a dominare in Italia ma che non riesce a convincere del tutto in Europa.

Splendido il campionato del Napoli, che forse avrebbe meritato di più, se non altro per il bel gioco espresso. Uniche pecche della squadra di Sarri, a mio avviso, sono state la troppa arrendevolezza nelle altre competizioni (Champions e Coppa Italia) e il non essere stata capace di confermarsi dopo la vittoria a Torino contro la Juve, quando ormai tutti la davano per favorita.

Brava l’Atalanta, che anche quest’anno conquista un posto in Europa League e che soprattutto ha fatto benissimo in Europa, con un gioco dinamico e moderno, utilizzando ragazzi giovani e per la maggior parte italiani.

La Roma, fantastica semifinalista di Champions, ha regalato ai propri tifosi la notte magica del 10 Aprile. Si è confermata tra le primissime in campionato pur pagando lo scotto di una gestione comunicativa scellerata durante il mercato di Gennaio che ha sicuramente destabilizzato l’ambiente.

La Lazio, a mio avviso immeritatamente esclusa dalla prime 4, con il miglior attacco avrebbe meritato l’accesso in Champions che era garantito fino a 20 minuti dalla fine dell’ultima partita contro l’Inter.

Inter che aveva fatto sognare i propri tifosi nella prima parte del campionato ma che poi ha pagato eccessivamente l’assenza del suo bomber e l’inizio di un nuovo ciclo.

Il Milan ha sicuramente deluso. Non è bastata l’esperienza di Bonucci ed un mercato faraonico ma più di “quantità” che di “qualità”. Forse Montella non è riuscito a far capire alla nuova proprietà (qual è la nuova proprietà?) che il lavoro fatto lo scorso anno con giovani promettenti italiani meritava di essere ripreso con l’innesto di 2 massimo 3 giocatori di livello. Gattuso è riuscito poi a riprendere quanto di buono fatto lo scorso anno, ma ormai la stagione era pregiudicata.

Delle neo promosse si è salvata solo la SPAL a scapito di un Crotone che non è riuscito a ripetere il “miracolo” dello scorso anno.

Il simpatico Benevento e il Verona fanno riflettere sul fatto che forse, e dico forse… 20 squadre siano veramente troppe.

Altri punti su cui riflettere sono:

  • Il numero di italiani in campo (pochissimi) soprattutto nelle squadre di vertice.
  • l’opportunità di cambiare la regola dell’espulsione (nel calcio di oggi giocare con un uomo in meno è davvero troppo penalizzante ed ingiusto anche per lo spettacolo).
    Non si potrebbe per esempio obbligare la sostituzione e solo nel caso che queste fossero esaurite, costringere una squadra a giocare in 10?
  • Il mercato di Gennaio (LO ODIO!!!!). Per fortuna sembra che qualcosa stia cambiando.
    A mio avviso è contro ogni valore sportivo che un giocatore inizi il campionato in una squadra e lo finisca in un’altra nello stesso campionato.

Voi cosa ne pensate?

Roberto Bitelli

Tempo di lettura: 1’50’’

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