Libertà

41718
Scarica il podcast dell'articolo

di Gaetano Buompane

L’altra sera l’ho portata a cena fuori. Ci siamo preparati e siamo usciti tutti vestiti a festa. Timidi e impacciati come due adolescenti al primo incontro.

Era così tanto tempo che non uscivamo per fare qualcosa che a guardarci non sembravamo nemmeno noi.

Le ho addirittura aperto lo sportello della macchina e lei si è accomodata facendo una risatina. Ho notato il rossore sul suo viso che mi ha fatto tanta tenerezza.

Un paio di settimane fa mi ha detto che per salvare il loro matrimonio Silvia e il marito hanno deciso di dedicarsi una serata a settimana. Mi sembra un’idea ottima, tu che ne dici? – ha aggiunto.

Per l’appunto avevo letto qualche giorno prima un’interessante ricerca scientifica secondo la quale l’amore ha un inizio e una fine ben precisi e in genere è un periodo che non dura più di tre anni.

Avrei voluto risponderle che il nostro matrimonio andava avanti da ben venticinque anni e, facendo due conti, lo avevamo già salvato almeno otto volte. Ma, alla fine, ho preferito prenotare un tavolo al ristorante.

È un locale alla moda. Il marito di Silvia mi ha informato che lo chef è ungherese, o pakistano, non ricordava, e se si paga un extra si può anche concordare il menù.

Ci hanno fatto accomodare ad un tavolo sotto l’aria condizionata, vicino al bagno.

Mia moglie ha problemi alla cervicale. Perché non ci lascia sedere a quello – ho chiesto al cameriere facendogli sbirciare una nota da venti – è più discreto e c’è già la candelina accesa.

Mi ha detto che era già occupato e mi ha fatto notare due discreti Digital Eyes, così l’ha chiamati, posizionati uno di fronte all’altro, due telecamere 360 gradi alle quali si può accedere dal proprio smartphone con l’applicativo del ristorante. Un’esperienza “multi sensoriale” da poter condividere seduti comodamente da casa.

Le foto dei piatti possono essere scattate alla massima qualità 8k, con l’aggiunta di filtri esclusivi creati da un artista rumeno, e pubblicate immediatamente su tutte le piattaforme di food photography del mondo.

Ho chiesto a mia moglie se volesse davvero rimanere. In fondo eravamo ancora in tempo per andare alla pizzeria sotto casa.

Lei si è alterata. Per una volta tanto che siamo riusciti a fare qualcosa di diverso – mi ha detto a denti stretti – tu devi fare in modo di rovinare tutto, come sempre. Dimmi una cosa. Mi ami ancora?

Quando è tornato il cameriere ho detto di voler pagare l’extra e montare il menu insieme allo chef ungherese.

Mi ha risposto che non era possibile, per concordare il menù occorreva prenotare un mese prima. Lo chef vive in Pakistan e dirige la cucina da remoto.

Sorprendente come sia cambiato il mondo dall’ultima volta che siamo usciti – ha esclamato lei, sapendo già come sarebbe andata a finire.

Mi sono alzato e ho raggiunto il tavolo della coppia digitale.

Ho afferrato i due piatti e ho rovesciato il cibo sopra le telecamere 360 gradi, senza nemmeno chiedere se avessero già fatto le foto.

È scoppiato un pandemonio e, ovviamente, ci hanno cacciato dal ristorante senza troppi complimenti.

In macchina, tra lacrime e singhiozzi, mia moglie ha detto che voleva il divorzio.

Gaetano Buompane

Tempo di lettura: 1’20”

Foto da Pexels

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.