Andiamo alla scoperta delle sette meraviglie del mondo moderno e iniziamo dal Machu Picchu in Perù.
Inserita tra i patrimoni Unesco e proclamata appunto, una delle sette meraviglie del mondo moderno, Il Machu Picchu in Perù, la città Inca mai trovata dai conquistadores, è un luogo che tutti almeno una volta nella vita, dovrebbero vedere.
Per visitare il sito archeologico del Machu Picchu in Perù bisogna raggiungere Agua Calientes in treno.
Una volta preso il treno sembra di trovarti sull’ Orient-Express, un treno magico, con comode poltrone e degli enormi finestrini a giorno da cui osservare il panorama.
È sera quando arrivo in stazione e l’atmosfera è surreale, mi pare si ritrovarmi in una stazione di un film dei primi del ‘900.
C’è molta gente ed è bello pensare che siamo tutti lì per qualcosa che da tempo sogniamo di vedere.
Raggiungo il mio albergo e dopo aver cenato vado subito a dormire poiché l’indomani mi aspetta una grande giornata e anche una sveglia molto presto.
Come sono arrivato al sito di Machu Picchu in Perù.
Mi sveglio con la pioggia, ma niente paura … e alle 4 e 30 del mattino ancora col buio, mi reco alla fermata del bus che in pochi minuti mi porterà all’entrata del sito. In questi ultimi anni il Machu Picchu in Perù ha avuto diversi problemi causati dal sovraffollamento, tanto da costringere le autorità Peruviane a contenere gli ingressi e ridurli giornalmente ad un quinto rispetto al flusso precedente.
Questo garantisce non solo una buona conservazione e manutenzione del sito archeologico, ma permette anche ad ogni visitatore di godere pienamente la visita prenotata.
Appena entrato infatti, tiro un sospiro di sollievo e inizio il percorso con calma e senza troppa gente attorno. È l’alba e la città Inca è avvolta dalla nebbia.
Gli occhi sono tutti puntati laddove, nascosta tra le nuvole, apparirà la fortezza misteriosa. E quando accade l’emozione è tanta. Sono davanti ad una meraviglia del mondo.
Tanto attesa, tanto immaginata … è un sogno realizzato.
Grazie al suo isolamento a circa 2500 mt di altitudine e nascosta in un nido di alte montagne, gli spagnoli non hanno mai trovato Machu Picchu, e quindi non hanno avuto la possibilità di saccheggiarlo e distruggerlo, come hanno fatto in molti altri siti.
Abbandonata durante il crollo dell’Impero Inca e prima della fine della sua costruzione, Machu Picchu in Perù viene dimenticata per secoli e la giungla inizia a riprendersi lo spazio coprendola e nascondendola interamente.
Di conseguenza le persone iniziano anche a dimenticare il posto e a non avere più neanche la percezione di dove si possa trovare.
Nel corso dei secoli molti esploratori provato ad imbattersi alla ricerca della città sacra ma senza alcun successo.
Così, Machu Picchu rimane una sorta di mistero fino a quando Hiram Bingham si presenta nel 1911 e gli viene indicato il sito da un contadino locale di nome Melchor Arteaga.
Bingham non è il primo esploratore, ma è lui a portare Machu Picchu in Perù all’attenzione del mondo. Dal 1983 il sito è inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
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