Vertigini. Quando preoccuparsi ?

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Cosa sono esattamente le vertigini? Perché ne soffriamo? Quali sono le cure migliori? Abbiamo intervistato il dott. Alessandro Passali, il nostro otorinolaringoiatra di riferimento. Ecco i suoi consigli.

Amici di Men’s Life, un saluto a tutti.

Stiamo qui di nuovo con il dottor Alessandro Passali, dell’Ospedale Motta di Livenza, di Treviso. Con lui ci siamo già sentiti per parlare di acufene, invece questa volta parleremo di vertigini.

Ci vuoi dire innanzitutto cosa sono le vertigini?

La vertigine è una mancanza di equilibrio, è una sensazione molto sgradevole, colpisce spesso all’improvviso e fa temere, da chi ne viene colpito, di soffrire di qualcosa di molto importante.

In realtà, nella stragrande maggiorana dei casi, è un sintomo abbastanza comune e molto più frequente di quello che si pensi.

Ponnono essere generate da una moltitudine di cause e concause.

Noi abbiamo un “organello” che regola l’equilibrio, lo possiamo immaginare come una scatolina posta nell’orecchio interno, che contiene dei sassolini; questi sassolini sono immersi in un liquido e si muovono ad una velocità differente dal resto del corpo.

Questa differenza di velocità genera uno stimolo che attraverso delle cellule cigliate percorre il nervo vestibolare e arriva al cervello.

Quindi quando le vertigini si manifestano, ci sono due ipotesi in campo:

  • O il cervello non capisce quello che gli dice l’orecchio
  • O l’orecchio dice una cosa sbagliata al cervello

Cioè o si tratta di una causa centrale oppure di una causa periferica.

Vertigini. Quando preoccuparsi – Ma oltre alla perdita di equilibrio ci sono altri sintomi?

Dipende dalla causa.

La stragrande maggioranza dei disturbi che generano vertigini sono causati da una causa periferica.

Da un cattivo funzionamento dell’organo dell’equilibrio.

E ce ne sono un’infinità di fattori che possono dar fastidio a questo “organello”:

  • virali
  •  micro-circolatori,
  • farmacologici,
  • infiammatori
  • etc…

Diciamo che nella mia esperienza le due più comuni sono quelle che riguardano i disturbi del rachide cervicale.

Le persone che soffrono di problemi di collo, spesso soffrono anche di disturbi dell’equilibrio, per via di un meccanismo non completamente conosciuto.

E le vertigini benigne posizionali.

Questi “sassolini” possono staccarsi e infilarsi in un canale sbagliato, e quindi dare un sintomo molto violento di mancanza di equilibrio, di capacità di rimanere in piedi, però per un fatto molto banale.

In questo caso è molto importante fare una diagnosi corretta, grazie alla quale si può correggere.

Una cosa che ci tengo a dire, nella mia attività ambulatoriale mi capitano molte urgenze per le vertigini, perché le persone di spaventano molto, temono di aver qualcosa di molto importante.

Una delle cause più frequenti di accesso al Pronto Soccorso.

In realtà, nella stragrande maggioranza di casi, sono fatti banali che con le giuste terapie si vanno a  risolvere.

E come si fa a capire che si tratta di vertigini e non di altro?

La vertigine è il sintomo. La mancanza di equilibrio.

Può essere soggettiva o oggettiva. Qualche volta la mancanza di equilibrio è una sensazione di instabilità.

Altre volte ci sono gli oggetti che si muovono e si ha la sensazione della stanza che ti gira intorno…

Diciamo che la visita specialistica è il primo passo indispensabile per poter fare una diagnosi sulla causa che ha generato la vertigine e poter mettere in campo delle cure corrette.

Esistono dei medicamenti che sono dei sintomatici, che agiscono a livello del microcircolo dell’organo dell’equilibrio, e danno in maniera abbastanza rapida una sensazione di benessere.

Poi le terapie vanno impostate in base alla causa che ha generato la vertigine.

Vertigini. Quando preoccuparsi – Quali sono i pericoli che corre una persona che soffre di vertigini?

Il pericolo molto sottovalutato, che per un lungo periodo è stato causa di comportamenti medico-legali, di medicina difensiva.

Quando facevo il pronto soccorso al Policlinico, la stragrande maggioranza delle vertigini venivano ricoverate.

Questo perché c’erano stati casi di pazienti dimessi, con la diagnosi e la terapia corretta, che però andando a casa erano caduti per terra e si erano feriti in maniera importante, ed avevano fatto causa all’ospedale.

Quindi l’ospedale aveva cominciato a ricoverarli.

Quindi la cosa più pericolosa che ti possa succedere è cadere.

Quando non si ha il senso dell’equilibro, ti pari… ma ti pari male!

Manca il senso della distanza.

Di solito i pazienti che vanno dal medico devono essere accompagnati.

Con qualcuno che gli guidi la macchina, che poi può succede che durante la visita bisogna fare delle manovre, per risolvere in maniera anche immediata dal medico, manovra che li fa prima uscire e poi rientrare nel canale giusto.

In quel caso il paziente ha una sensazione di benessere immediata. In altri casi invece servono terapie.

La maggior parte delle persone che hanno problemi di vertigini sono persone over 60 anni, che hanno dei disturbi fisiatrici che sono alla base dei problemi di equilibrio che saltuariamente gli vengono.

A queste persone vengono consigliate di fare una fisiokinesiterapia, in particolare per il rachide cervicale che spesso gli migliora di molto il numero di eventi che li colpiscono.

Ci son altre cure oltre la fisioterapia?

La fisioterapia è per quei soggetti che soffrono di cervicale.

Abbiamo detto anche delle manovre per liberare.

In tutti gli altri casi è importante fare la diagnosi, molto anamnestica: si pongono delle domande al paziente e in base a quello che dice ci si orienta.

Poi chiaramente c’è la visita, che va a determinare tutta una serie di parametri.

Io personalmente faccio prima anche una piccola visita neurologica, per vedere se c’è qualche problema centrale.

Dopodiché mi concentro sulla parte periferica che si fa soprattutto studiando i comportamenti dell’occhio.

C’è un disturbo che si chiama “nistagmo”, che è un movimento veloce che fanno le pupille, che serve per indagare il canale semicircolare interessato dal problema.

Ci sono delle prove che si fanno, una serie di test, per fare la diagnosi corretta che individui la causa e sulla causa si può trattare.

Vertigini. Quando preoccuparsi – Ci sono delle terapie farmacologiche?

Sì, in particolare alcuni farmaci (come il microser) che agiscono sull’organo dell’equilibrio e danno una sensazione di benessere, in attesa che le cose tornino a posto spontaneamente. Perché una cosa importante da dire è che la stragrande maggiorana di questi disturbi si va a risolvere spontaneamente.

Comunque per chi fosse colpito da vertigini l’iter corretto è quello di fare la visita dall’otorino, che deve individuare la causa.

Questa operazione viene fatta prima con una serie di domande al paziente, e poi visitandolo, e sulla causa poi si può agire.

Nella stragrande maggioranza dei casi è un problema che si va a risolvere anche in maniera abbastanza rapida.

Si può fare prevenzione?

Si può fare prevenzione in quei soggetti che hanno disturbi del rachide cervicale che nel tempo possono sviluppare le vertigini.

Quindi cominciare per tempo secondo me, in questo senso può essere utile.

Iniziare per tempo con della ginnastica posturale, aiuta a posticipare l’esordio del problema.

Ci sono altre cose rilevanti che vuoi raccontare ai nostri amici?

Molte situazioni, come le vertigini, che hanno un esordio improvviso che fa dire alle persone “Oddio, cosa mi succede?”, spesso si rivelano fatti banali.

Quindi se qualcuno ne venisse colpito, non spaventarsi più di tanto.

Niente panico!

Niente panico. Sdraiarsi, aspettare che passi il disturbo e poi far una buona visita.

Hai detto che i più colpiti sono le persone anziane, over 60. Ci sono altre categorie di persone più soggette?

Diciamo che quelli che fanno delle attività sportive violente, possono sollecitare l’organo dell’equilibrio in maniera anomala.

Mi è capitato di recente di vedere dei pugili, ma sono dei casi particolari…

In linea di massima quindi direi di no, non ci sono delle categorie lavorative o di altra natura, più a rischio di altri.

Esistono delle patologie che danno le vertigini come sintomo collaterale.

Per esempio ne esiste una, poco conosciuta e poco diffusa, che si chiama “Malattia di Ménière”, che è una sindrome vertiginosa, in cui c’è anche un calo di udito. Via via che si va avanti con gli anni gli episodi vertiginosi tendono a diminuire, però si diventa un po’ più sordi.

Grazie al dottor Alessandro Passali, sarà nostro ospite ancora prossimamente. E buona serata a tutti!

La prossima volta parleremo di naso, che è l’argomento di cui mi occupo io.

Adesso tutti gli specialisti si dividono i settori: nella mia specialità c’è quello che si occupa di orecchio, quello che si occupa di naso, di collo…. Però anche in altre specialità: se ti fai male alla mano destra, devi andare dallo specialista della mano destra…

Esatto. Ormai ci stanno super specialisti per ogni settore.

Benissimo abbiamo dato anche un’anticipazione!

Con questo allora io saluterei tutti. Buona serata!

Buona serata! Arrivederci.

Redazione di Men’s Life

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