Quali sono i benefici dello stretching?
Fare stretching fa bene, e questa è una cosa nota a tutti, ma quali sono i veri benefici dello stretching?
Prima di tutto dobbiamo fare un’attenta precisazione: affrontare una qualsiasi attività agonistica è una scelta differente da come invece ci prepariamo all’allenamento.
In questo caso, oltre al fattore fisico, entra in gioco anche il fattore psicologico.
Nella prestazione sportiva oltre alla preparazione atletica, occorre inquadrare ed individuare anche la totale visione dell’equilibrio della persona, nel pieno e totale rispetto delle tre aree principali della Salute:
- Strutturale: quest’area è principalmente influenzata dai cosiddetti recettori posturali non equilibrati e da tutti quegli atteggiamenti posturali sbagliati che generano retrazioni muscolari sbilanciate e dolorose.
- Biochimica: quest’area è costituita dalla nostra alimentazione, sia dai cibi che dalle bevande che entrano a far parte della nostra dieta giornaliera.
- Psicologica: quest’area viene condizionata dalle emozioni, dai pensieri, dalle ansie, dalle paure, dai sentimenti che interagiscono con il nostro corpo.
Per aumentare le nostre performance sportive, mantenendo al top le prestazioni, sostenibili sotto tutti i punti di vista, occorre non tralasciare nemmeno una di queste aree che devono interagire tutte allo stesso modo.
Pertanto, per migliorare la nostra performance sportiva, possiamo aiutarci con gli esercizi di stretching.
A cosa serve fare stretching?
Stretching ed allungamento consentono al corpo, di mantenere in forma la struttura muscolo-scheletrica.
Durante l’attività fisica, vengono eseguiti degli esercizi specifici, il cui scopo è quello di lavorare sull’allungamento dei muscoli immobilizzando le articolazioni.
In questo modo il corpo si mantiene in buona forma.
Come si svolgono gli esercizi di stretching?
Gli esercizi di stretching sono utili a sollecitare sia le fibre muscolari, che il tessuto connettivo (tendini, fasce ecc.) presente nella struttura contrattile, parliamo di una caratteristica che può essere mantenuta solo se viene regolarmente sollecitata con l’esercizio fisico.
Pertanto, i principali esercizi di stretching, si basano sull’allungamento muscolare, sia per prevenire i possibili infortuni (da muscolo freddo), sia come recupero dopo l’allenamento.
Sui soggetti sani, lo stretching lavora sull’allungamento muscolare e sull’elasticità muscolare, garantendo maggiore elasticità muscolare che porta ad ottenere maggiore ampiezza dei movimenti e maggiore forza, maggiore risparmio energetico e maggiore coordinazione.
Come si prepara il muscolo con lo stretching?
Il “muscolo freddo” va adeguatamente preparato all’attività fisica, abbiamo detto, mediante corretti esercizi di stretching che possono consistere in specifiche sedute di massaggio, in grado di liberare quelle fibre muscolari che, a causa di miogelosi o contratture, risulterebbero intrappolate e, dunque, a rischio lesione nel caso di esercizi di allungamento.
Stretching e allungamento
Stretching ed allungamento, insieme al massaggio, risultano essere fondamentali per chi si appresta all’attività fisica e sportiva, anche e non solo per la struttura muscolo-scheletrica.
Esiste una differenza tra stretching e allungamento?
Per capire la differenza tra stretching e allungamento, dobbiamo prima ricordare che, nel corpo umano, i muscoli scheletrici, o volontari, vengono suddivisi in tonici e fasici.
Il muscolo tonico è responsabile della postura, quello fasico del movimento.
Ognuno dei muscoli in dotazione all’uomo ha una serie di fibre toniche ed una di fibre fasiche, con una preponderanza delle une rispetto alle altre a seconda della funzione primaria che quel muscolo deve svolgere.
Essendo differenti nella funzione, richiedono necessariamente esercizi specifici per essere mantenuti adeguatamente elastici e prestanti.
I muscoli tonici, si allungano con esercizi di mantenimento della posizione prolungata nel tempo (10/12 minuti di statica per ciascuna posizione
I muscoli fasici invece con esercizi di stiramento di durata minore (1 minuto max).
Quali sono le tipologie di stretching più utilizzate?
Esistono varie tipologie di stretching, tra cui:
- Statico
- Dinamico
- Balistico
- Attivo
- Passivo
- Propriocettivo
Ogni tipologia di stretching ha benefici specifici, rischi e modalità di esecuzione ed è connessa agli obiettivi, sportivi e non, che ciascuno si pone.
Come sempre, è sempre meglio evitare di utilizzare metodi fai da te, spesso dannosissimi per il benessere e per la propria incolumità fisica, ma è sempre bene rivolgersi a chi del mestiere, seri professionisti in grado di indirizzare l’individuo verso la scelta più efficace ed idonea di attività fisica, al fine di raggiungere i propri obiettivi con risultati davvero soddisfacenti.
Tempo di lettura: 1’30”