Chiamatelo “Ginocchio del corridore” se volete essere capiti al volo. Il vostro medico parlerà invece di “Sindrome della bandelletta ileotibiale”
Una minaccia seria per tutti i podisti, gli amanti della corsa, ma anche di ciclisti. Si tratta di un processo infiammatorio della zona ileotibiale, il tratto della fascia femorale, la parte laterale del ginocchio. Ecco quali sono le cure efficaci e come fare prevenzione
La corsa, l’allenamento più popolare
Non toglieteci questo piacere. Il popolo dei corridori conta milioni e milioni di appassionati in tutto il mondo. Ma purtroppo il piacere ogni tanto si interrompe a causa di problemi che nel 50% dei casi riguardano proprio il ginocchio! Il disturbo più diffuso è proprio il “ginocchio del corridore“ (o “Sindrome della bandelletta ileotibiale”, Sindrome ITB o “Sindrome da frizione della bandelletta ileotibiale”). Ovvero un processo infiammatorio della zona ileotibiale, cioè l’ultimo tratto della fascia lata che riveste i muscoli superficiali della coscia e che colpisce anche i ciclisti.
Come si manifesta il Ginocchio del corridore?
Intercettare questo disturbo non è difficile: si manifesta perlopiù con un dolore continuo nella parte laterale del ginocchio. Lo si avverte soprattutto durante – o subito dopo – una corsa o una camminata a passo sostenuto.
È importante sottolineare che nel caso in cui si avvertano dolori di questo tipo è bene interrompere l’attività della corsa e consultare il proprio medico. La diagnosi viene effettuata con l’esame palpatorio dell’area interessata ed eventualmente anche con l’aiuto di un’ecografia o una radiografia.
Qual è la cura migliore?
La cura di questa sindrome è multidisciplinare e vede coinvolti il medico ortopedico, il medico sportivo, il fisioterapista e anche il posturologo.
Un primo intervento è quello con la crioterapia, la cosiddetta “terapia del freddo”, per tre volte nell’arco delle ventiquattro ore (non più di 20 minuti a seduta). Se non si dovesse risolvere con questo primo tipo di intervento, sarà necessario ricorrere ad un medico dello sport che consiglierà le cure più specifiche, come ad esempio:
- le infiltrazioni
- la laserterapia (terapia fisica che si avvale degli effetti dell’energia prodotta da raggi laser per ridurre infiammazione e dolore)
- le onde d’urto (onde acustiche di natura meccanica ad azione antinfiammatoria)
Se ancora tutto questo non dovesse dare risposte efficaci, e solo in questo caso, non resta che l’intervento chirurgico. Ma di tratta di una eventualità questa, che si verifica raramente.
Ancora non ne soffri ma temi sia solo questione di tempo?
La cosa migliore da fare in questi casi è quella di iniziare a pensare seriamente alla prevenzione.
Ecco tre cose intelligenti che puoi fare prima di andare a correre:
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Stretching, un toccasana per i muscoli
Esistono specifici esercizi di stretching da fare prima della corsa che interessano tanto i glutei che il muscolo della fascia lata. È importante rinforzare anche la muscolatura del ginocchio (soprattutto vastomediale e medio gluteo)
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Chiediti quali scarpe metti i piedi…
Se corriamo è merito delle gambe ma anche dei nostri piedi. Non è mai tempo perso quello che spendiamo nella scelta delle giuste scarpe. Quando si pratica la corsa i nostri piedi hanno bisogno di una calzatura idonea (scarpe da running). Chiedi consulto anche sui plantari sportivi personalizzati. Si inseriscono all’interno delle scarpe durante la pratica sportiva e sono utili per ammortizzare le sollecitazioni cui è sottoposto il ginocchio
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Prima di correre chiediti come cammini…
Prima di indossare le scarpe da running prenota un esame baropodometrico utile per analizzare l’appoggio plantare. I dolori muscolari e/o articolari potrebbero nascondere problemi di dismetria degli arti inferiori, un problema che si verifica quando le gambe hanno una lunghezza differente (niente di più facile, visto che nessuno di noi è perfettamente simmetrico!)
Fonte e approfondimenti per il “Ginocchio del corridore”:
Redazione Men’s Life
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Take Home Message
Una minaccia seria per tutti i podisti, gli amanti della corsa, ma anche di ciclisti. Scopriamo cos’è e come fare prevenzione.
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Ultimo aggiornamento: 2 gennaio 2022