Come sarai tra 50 anni? E i tuoi capelli? Parliamo dell’alopecia areata.
Che cosa è l’alopecia areata?
I capelli cadono e la loro caduta, se limitata, è normale. Diciamo meglio: “fisiologica”. Soprattutto quella che si verifica in alcune stagioni dell’anno, nelle stagioni di mezzo, come Primavera ed Autunno.
Poi c’è il problema dell’alopecia androgenetica, di cui noi uomini, l’80%, soffriamo. Si tratta di una patologia che ha cause genetiche o ormonali. Anche se la caduta dei capelli può essere ricondotta anche ad altre cause (disfunzioni della tiroide, alterazioni del sistema immunitario, carenze alimentari, etc.). Con la calvizie i capelli non ricrescono. Salvo farseli trapiantare… avete presente Antonio Conte?
Cosa diversa è l’alopecia areata, che invece consiste nell’improvvisa perdita di peli in soggetti senza alcuna evidente patologia cutanea o sistemica. Può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, e quindi può riguardare barba e peli. A differenza della calvizie in senso stresso, in questo caso c’è la ricrescita spontanea.
Si pensa si tratti di una patologia autoimmune che colpisce soggetti predisposti geneticamente, esposti a fattori scatenanti ambientali, che fin qui non sono chiari. A volte si verifica in persone che soffrono anche di vitiligine o della tiroidite di tipo autoimmune.
Come si fa la diagnosi dell’alopecia areata?
La diagnosi dell’alopecia areata viene effettuata dal dermatologo con l’ispezione. In genere compare sotto forma di chiazze circolari separate caratterizzate da peli corti e spezzati ai margini.
È con la visita dermatologica e con la tricoscopia (analisi del capello) che si può arrivare a comprenderne le cause e poi intervenire, se necessario, con terapie mediche adeguate.
Facciamo prevenzione, visto che prima di cadere i capelli mandano segnali…
Quali sono i segnali che ci lancia il capello? Impariamo a riconoscerli!
- Uno dei primi indizi è l’assottigliamento dei capelli, che inevitabilmente finiranno per spezzarsi più facilmente. Si tratta di un vero e proprio campanello d’allarme che dovrebbe metterci in guardia, soprattutto se c’è una predisposizione genetica all’alopecia. Meglio quindi non far passare troppo tempo da questa prima manifestazione del problema.
- Sarà bene anche non aspettare che si verifichi l’arretramento a livello delle tempie (fronto-temporale). Un altro indizio da non prendere alla leggera.
Quello che va fatto subito è prenotare la visita dermatologica e con tricoscopia. Un’analisi che sarà di aiuto per valutare i segni caratteristici di questa condizione e per rallentarla con alcuni interventi mirati.
Ecco come proteggere i capelli
Per cominciare sarà utile la prevenzione. Ma prima dei buoni consigli, se vuoi bene davvero ai tuoi capelli, stai alla larga dalle notizie false. Ad es.:
- Non è vero che i capelli cadono a causa di lavaggi frequenti
- Non cadono neanche per un uso eccessivo di gel o balsamo
- Devi continuare ad usare il casco, non solo perché non farà cadere neanche un capello, ma ti permetterà di viaggiare sicuro sulle due ruote!!!
Di certo sappiamo invece, che i capelli restano più forti se:
- Mangi più frutta e verdura, che sono ricche di antiossidanti naturali
- Consumi pesce, ricco di L-Lisina (la lisina, insieme alla cisteina, è un amminoacido contenuto nella cheratina, costituente principale del capello)
- Eviti di fumare
- Usi uno shampoo delicato e/o anticaduta
E poi c’è la Vitamina B8, la biotina, una alleata della salute dei capelli.
A che cosa serve la vitamina B8?
La vitamina B8, o biotina, partecipa al metabolismo proteico e alle azioni di sintesi degli acidi grassi e del glucosio. La vitamina B8 è indicata proprio per il trattamento dell’alopecia. Vanta infatti la capacità di preservare l’integrità della pelle e dei capelli.
L’impiego della biotina dei capelli (ma anche di pelle ed unghie) è legata proprio al suo ruolo di cofattore enzimatico in diversi processi biochimici, compresa la biosintesi della cheratina e la sintesi dei lipidi cutanei.
La biotina induce un rafforzamento delle cellule della matrice follicolare, con conseguente produzione di un capello che cresce più velocemente. Una sua integrazione porta ad avere un fusto più spesso e con cuticola più regolare ed aderente.
Ecco in quali alimenti si trova la biotina:
- Nel latte e nel formaggio
- Fegato
- Tuorlo d’uovo
- Nelle arachidi
- Nei piselli secchi
- Nelle verdure
- Nei funghi
- Nel lievito di birra
Non solo, viene prodotta in quantità abbondanti anche dalla nostra flora intestinale.
Una sua carenza potrebbe verificarsi per un consumo eccessivo di albume d’uovo crudo, un antagonista della biotina. In questo caso i sintomi a cui prestare attenzione vanno da un affaticamento generale, a nausea, depressione e alterazioni cutanee.
Fonte e approfondimenti:
- Alopecia areata – Manuale MSD
- Uomini e salute dei capelli: la caduta può essere spia di patologie – Humanitas
- La biotina nella cura delle malattie degli annessi cutanei di Bianca Maria Piraccini
Credits foto
Redazione Men’s Life