Raffreddato? No, è allergia!

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Raffreddore o allergia? E’ arrivato il periodo giusto per farsi questa domanda…

È arrivata la primavera e si sente. Non solo perché l’atmosfera è invasa dai pollini e i profumi allietano l’aere, ma anche per quei fastidi che, puntuali come un orologio svizzero, si ripresentano nella stagione del risveglio della natura. I sintomi dell’allergia in genere, sono irritanti, ma non preoccupanti:

  • asma;
  • starnuti e naso che cola;
  • occhi arrossati e lacrimazione;
  • prurito;
  • eruzioni cutanee.

Se anche voi siete alle prese con questi problemi, sappiate che siete in buona compagnia. Secondo i dati dell’OMS, tra il 10 e il 40% della popolazione soffre di una forma allergica. E il trend è in aumento, complice il cambiamento climatico, che porta a un allungamento del periodo di impollinazione, e i cambiamenti nello stile di vita. Sembra infatti, che il miglioramento delle condizioni igieniche negli ambienti domestici, comportando un minor contatto con i microrganismi in epoca infantile, possa in qualche modo alterare lo sviluppo e le risposte del sistema immunitario.

Raffreddore o allergia – Cosa succede quando si innesca una reazione allergica?

Le reazioni allergiche rappresentano una risposta eccessiva del sistema immunitario, che diviene ipersensibile a una certa sostanza, solitamente innocua, definita allergene e presente nell’ambiente o negli alimenti, nei farmaci e in ciò con cui veniamo a contatto. La particolarità della reazione allergica è la produzione di una categoria di anticorpi, le Immunoglobuline di classe E (IgE), proteine prodotte dai globuli bianchi e dirette contro l’allergene.

Quest’ultimo penetra nel nostro organismo perché è stato ingerito, inalato, inoculato o è venuto a contatto con la pelle, con la mucosa del naso, della bocca o della congiuntiva. Quando il sistema immunitario intercetta l’allergene, con cui è già venuto in contatto una prima volta, le IgE specifiche si legano alla sostanza indesiderata. Il legame porta al rilascio da parte di alcune cellule del sistema immunitario di istamina, prostaglandine, leucotrieni e altri mediatori dell’infiammazione, che irritano e danneggiano i tessuti e sono responsabili dei classici segni dell’allergia.

Raffreddore o allergia – Allergie e allergeni – a ciascuno il suo

Di fatto, qualsiasi sostanza può essere un allergene, ma alcune danno con più frequenza reazioni allergiche nei soggetti predisposti e si tratta di:

  • pollini di graminacee, parietaria, alberi ed erbe infestanti;
  • muffe;
  • acari della polvere;
  • forfora, escrementi e peli di animali;
  • veleni di insetti;
  • alimenti, in particolare, uova, crostacei, frutta e latte;
  • farmaci, soprattutto, antibiotici e anestetici.

Raffreddore o allergia – Macchie sulla pelle, asma, gola irritata – come capire se è allergia?

Per sapere se i sintomi lamentati sono riferibili a un’allergia è essenziale rivolgersi al medico. Già il colloquio approfondito, l’anamnesi accurata e l’esame clinico potranno orientare il sospetto diagnostico, per esempio, valutando la stagionalità nella comparsa dei sintomi, il rapporto con la frequentazione di luoghi particolari, come palestre o parchi, l’ingestione di specifici alimenti e la familiarità. E sì, perché anche per le allergie, i nostri geni hanno un ruolo fondamentale. La reazione allergica è scatenata da uno o più allergeni e il processo diagnostico che il medico segue, mira ad accertare innanzitutto la presenza della condizione allergica e poi, a identificare lo specifico agente. Oltre alle analisi del sangue, possono essere richiesti quindi, test allergologici:

  • test cutanei (prick test e test intradermico);
  • dosaggio delle IgE specifiche per l’antigene presenti nel siero.

Per diagnosticare una possibile allergia alimentare invece, la dieta ad esclusione può supportare il medico nell’individuazione dell’allergene.

Allergia e cross reattività – le relazioni pericolose… a tavola

Succede a volte che soggetti allergici a una specifica sostanza, per esempio, il polline di betulla, semplicemente mangiando una mela sviluppino una reazione da ipersensibilità, con prurito al palato e labbra gonfie. La causa è la cross reattività ed è dovuta al fatto che alcuni allergeni condividono le stesse molecole di alimenti come la frutta o i legumi. In sostanza, il sistema immunitario confonde la proteina della betulla con quella della mela, e le molecole antigeniche comuni provocano reazioni crociate tra di loro. La cross reattività si verifica spesso in chi è allergico ai pollini e deve quindi, porre attenzione ai seguenti incroci:

  • mela, pesca, nocciole, sedano, carote (polline di betulla)
  • mela, anguria, arancia, arachidi etc. (polline di graminacee)
  • basilico, piselli, fico, more di gelso (polline di parietaria)
  • melone e banana (polline di ambrosia)

 

Fonti per “Raffreddore o allergia”

Garn H, Renz H. Epidemiological and immunological evidence for the hygiene hypothesis. Immunobiology 2007;212(6):441-52.

Fondazione Cesare Serono

Istituto Superiore di Sanità

  1. Ariano. Cosa si intende per cross reattività. http://www.pollinieallergia.net (visitato il 15/05/2021)

 

Credits Immagine

Redazione Men’s Life

Tempo di lettura: 2′

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