È scattata la Fase 2. Ecco cosa ci è consentito e cosa non ci è consentito fare dal 4 maggio.
Il nuovo DCPM ha stabilito le regole per affrontare in sicurezza la Fase 2. Abbiamo più libertà nei contatti sociali e negli spostamenti, ma è importante seguire tutte le raccomandazioni al fine di evitare nuovi contagi.
Nella Fase 2 indossare la mascherina è obbligatorio negli spazi chiusi.
È obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi aperti al pubblico (inclusi i mezzi di trasporto) e comunque in tutti gli spazi chiusi dove non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro. Ciò è importante anche dato l’elevato numero di asintomatici che possono trasmettere il virus senza saperlo.
Secondo le valutazioni scientifiche diffuse da #Masks4All, anche le mascherine fatte in casa possono rallentare la diffusione di Covid-19: un soggetto infetto che indossa una mascherina in tessuto riduce di 36 volte la quantità di virus trasmessa; ciò significa che non argina ogni singola particella virale, ma ne blocca maggiormente la diffusione.
C’è maggiore libertà per fare attività fisica.
È consentito svolgere attività sportiva all’aperto rispettando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri, anche non in prossimità della propria dimora. Anche le passeggiate lontano da casa sono ammesse, mantenendo sempre la distanza di sicurezza interpersonale.
Si può fare ginnastica nei parchi, ville e giardini pubblici e andare in bicicletta, sempre rispettando il divieto di assembramento. Chi è residente in un posto di mare può fare il bagno, ma senza sostare sulla battigia. Chi vive in montagna può andare a passeggiare nei boschi. Restano ancora chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
Possono riprendere gli allenamenti individuali di atleti professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, sempre garantendo la distanza, a porte chiuse e senza assembramento tra atleti e preparatori.
Nella Fase 2 è ampliata la possibilità di muoversi all’interno della Regione.
Ci si può spostare all’interno della Regione di residenza e non più soltanto nel proprio comune. Anche in questa fase resta obbligatoria l’autocertificazione che giustifichi sempre il motivo dello spostamento, da consegnare preventivamente compilata alle forze dell’ordine durante il controllo. Le motivazioni allo spostamento ammesse riguardano quattro esigenze:
- comprovate esigenze lavorative, per cui tuttavia non c’è più obbligo di autocertificazione, ma basta la documentazione fornita dal datore di lavoro (per esempio il tesserino) ;
- situazioni di necessità;
- motivi di salute;
- per incontrare congiunti, compresi conviventi e fidanzati, rispettando il divieto di assembramento.
>>>Poiché le disposizioni vengono aggiornate frequentemente, vi invitiamo a prendere visione delle disposizioni valide nelle vostre regioni e di fare sempre riferimento ai siti ufficiali, come quello del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e della Protezione civile <<<
Fonti: Ministero della Salute; Pagine Mediche
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