Le mascherine antivirus esistono di varie tipologie, ma tutte hanno la funzione di proteggerci dai microrganismi patogeni dannosi per l’organismo.
Le mascherine antivirus sono dispositivi facciali.
Si differenziano a seconda dei rischi a cui si è esposti e al livello di protezione che si vuole ricevere.
Le mascherine chirurgiche sono quelle più comuni ma esistono anche le mascherine con filtri che sono più protettive.
Mascherine chirurgiche: come funzionano
Si tratta di dispositivo medico di protezione delle vie respiratorie (naso e bocca).
Sono composte da alcuni strati di velo, e viene assicurata al volto con due elastici da agganciare dietro le orecchie.
La loro funzione principale è quella di proteggere dai fluidi biologici bloccando le goccioline di secrezioni respiratorie emesse dalle persone infette che le indossano, sia per impedire che le stesse secrezioni raggiungano le mucose di naso e bocca altrui.
Queste mascherine non garantiscono un’aderenza massima e non sono dotate di alcun filtro.
Pertanto, possono soltanto bloccare i microorganismi più grossi sospesi nell’aria con starnuti e tosse, impedendo in questo modo di diffondere il contagio nell’ambiente circostante.
Le mascherine chirurgiche non sono adatte per proteggere dai virus in quanto questi ultimi sono particelle infettanti di piccolissime dimensioni.
In questo caso sono necessarie le mascherine dotate di filtro respiratorio.
Mascherine antivirus con filtro
Hanno una struttura facciale protettiva più solida rispetto ai veli delle mascherine chirurgiche.
Sono infatti dotate di un sistema di filtraggio respiratorio omologato che blocca il passaggio delle più piccole sostanze pericolose, favorendo l’uscita dell’aria.
Sono progettate per filtrare l’aria che respiriamo dall’esterno.
Quindi impediscono che particelle, batteri o virus possano invadere il nostro organismo.
La maggior parte dei respiratori sono fatti in modo da aderire strettamente al viso di chi li indossa.
Per aumentare il confort di chi le utilizza, alcune mascherine con filtro sono dotate anche di valvola di espirazione che aiuta a ridurre l’umidità e il calore all’interno.
Secondo la normativa europea EN 149 e le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le più efficaci contro i virus sono quelle denominate FFP (Filtering Face Piece) e ne esistono due tipi:
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Mascherine FFP2:
Per la loro capacità di filtraggio, sono indicate per gli operatori sanitari o per le persone esposte a rischio basso-moderato.
Adatte in situazioni come ad esempio l’assistenza a pazienti affetti da malattie aerotrasportate.
Sono dotate di una buona efficienza di filtrazione che garantiscono un’alta protezione da:
- polveri a media tossicità,
- fibre e
- areosol a base acquosa di particelle fini.
Garantiscono un’efficienza di filtrazione minima del 92% grazie all’utilizzo di carboni attivi.
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Mascherine FFP3:
L’ampia capacità di filtraggio rende le mascherine FFP3 dispositivo individuale necessario per gli operatori sanitari e tutte le persone esposte ad alto rischi
Sono dispositivi che possiedono una valvola che facilita la respirazione ed evita condensa interna.
Progettate per garantire la massima protezione da:
- sostanze liquide e solide tossiche,
- radioattive,
- cancerogene,
- virus
- batteri
Infatti, sono capaci di filtrare il 98% (e oltre) delle particelle in sospensione molto fini e pericolose.
Come si usano le mascherine antivirus
Per garantire la massima efficacia delle mascherine antivirus è importante il loro corretto utilizzo, altrimenti non solo diventano inutili, ma anche controproducenti.
Si ricorda che l’uso delle mascherine antivirus deve essere sempre accompagnato dallo scrupoloso rispetto di appropriate norme igieniche: principalmente lavaggio delle mani e distanziamento sociale.
Si raccomanda inoltre di:
- evitare di toccare la mascherina nella parte a contatto con bocca e naso ma indossarla prendendola dall’elastico;
- farla aderire bene al volto coprendo completamente naso e bocca, facendo attenzione che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina;
- quando diventa umida, sostituirla con una mascherina nuova e non riutilizzarla;
- rimuovere la mascherina prendendola dall’elastico e gettarla in un sacchetto.
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Fonte: Pagine mediche.it
Grazie. Aggiungo che chi crede nella validità delle mascherine chirurgiche per evitare il contagio, è come voler fermare le zanzare chiudendo un cancello.