L’amore ai tempi del corona parte 1: Essere single e #stareacasa. 3 consigli

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di Marco Silvaggi 

 Essere single e #stareacasa

Essere single non è certo facile in un periodo in cui lo slogan è #stateacasa.

Sicuramente per i più giovani il mondo virtuale offre qualche risorsa in più, ma di certo non basta.

Mentre per le persone più mature la tecnologia è ancora vista con una certa diffidenza e quindi non appare come un possibile rimedio.

Ogni persona ha le sue caratteristiche, per alcuni single lo scopo è non entrare troppo in contatto con gli altri, e per questi ci può essere una iniziale fase di euforia nell’isolamento… poi però è raro restare soddisfatti senza contatti.

Per altri invece essere single è un modo di stringere rapporti con quante più persone possibili senza doversi limitare, e per questi stare a casa può essere molto stressante da subito.

Per questo può essere utile valutare alcuni possibili consigli per affrontare la situazione:

Essere single e #stareacasa: Valutiamo le risorse:

Disponibili o reperibili.

Internet e social possono essere delle risorse per accedere a contatti con le persone.

Se si sa come usarle, bene (passiamo al punto 2), altrimenti ci si può far insegnare, da amici parenti o direttamente dal web come accostarsi a ciò che desideriamo.

Essere single e #stareacasa: Stare flessibili!

Non è questo il momento di essere rigidi e intransigenti.

È chiaro che non è possibile sostituire le interazioni fisiche con quelle mediate dalla rete, questo però non significa che l’alternativa sia lo zero assoluto.

L’importante però è non affidare al web (chat skype etc) contenuti personali che non si vogliono rendere pubblici, perché può sempre capitare.

La privacy prima di tutto!

Essere single e #stareacasa: Chiediti cosa vuoi:

Andare in giro per il web a vedere cosa abbia da offrire sul lungo periodo non funziona e può farci perdere tempo, rendendoci frustrazione invece che svago.

Quindi sarebbe opportuno: prima, chiedersi cosa si desidera… personalmente… e poi andare a cercarlo.

Marco Silvaggi

Tempo di lettura: 1’30”