Sicuro di fare un corretto uso del ghiaccio?

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Sin da piccoli siamo stati abituati, in seguito a un trauma, all’uso del ghiaccio sulla parte interessata. Scopriamo perché è un’abitudine sbagliata.

L’uso del ghiaccio è un metodo ricorrente per contrastare il gonfiore e il dolore dopo un trauma. Di fatto, quando urtiamo o cadiamo, la prima cosa che facciamo è applicare del ghiaccio.

Ma davvero in questi casi l’uso del ghiaccio è utile?

La risposta è no! Alcuni studi dimostrano, al contrario, che se è vero che l’uso del ghiaccio dà sollievo momentaneo, in realtà non aiuta a guarire prima, ma anzi ritarda la guarigione.

Da dove deriva questo uso del ghiaccio?

La procedura seguita da molti medici e terapeuti segue il protocollo RICE, introdotto nel 1978 dal medico Gabe Mirkin. RICE è un acronimo che sta per:

  • Rest (riposo);
  • Ice (ghiaccio);
  • Compression (compressione);
  • Elevation (elevazione).

Insegnato per anni nelle scuole di medicina per trattare gli infortuni sportivi, questo protocollo si basava sull’assunto che il ghiaccio favorisse la guarigione.

In realtà, negli ultimi anni nuove scoperte scientifiche hanno smentito la validità di questo protocollo, stabilendo che riposo e ghiaccio, invece, ritardano la guarigione.

Perché l’uso del ghiaccio ritarda la guarigione?

Per guarire dopo un trauma sono necessarie tre fasi:

  • infiammazione,
  • riparazione
  • rimodellazione.

La fase dell’infiammazione è una fase necessaria al nostro che permette di guarire più in fretta.

Quando un tessuto è danneggiato, il sistema immunitario innesca la risposta infiammatoria, richiamando cellule amiche specifiche che ripareranno il danno.

Quando applichiamo il ghiaccio, questo blocca la fase dell’infiammazione, provoca vasocostrizione nella zona dolente e impedisce l’arrivo delle cellule amiche, ritardando anche le fasi successive.

Quando si applica del ghiaccio, inoltre, la vasocostrizione locale intrappola i liquidi accumulati (quelli che sono la causa del gonfiore) che, in questo modo, non trovano più una via d’uscita.

Quindi, in seguito ad un trauma, consultiamo il medico, ricordandoci sempre anche che muoverci nonostante il fastidio è utile, perché il movimento spinge i liquidi attraverso i vasi linfatici che sono passivi.

Uno studio del 1999 pubblicato sul Journal of the American Academy of Orthopedic Surgeon ha dimostrato che caricare i tessuti danneggiati applicandovi una forza accelera la guarigione del tessuto osseo e muscolare.

In alternativa al protocollo RICE si stanno diffondendo nuovi protocolli che si basano sull’uso del calore e del movimento per guarire le lesioni muscolari.

Uno dei più diffusi è il METH, acronico che sta per

  • Movement (movimento);
  • Elevation (elevazione);
  • Traction (trazione);
  • Heat (calore).

In conclusione, se vuoi recuperare a seguito di un infortunio, abbandona l’idea di usare il ghiaccio. Lo dice anche la scienza.

Fonte: Men’s Health

Redazione Salute

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