di Giorgio Jacobini e Karol Soprano
Guadagnare nel post coronavirus
Attualmente stiamo vivendo in una realtà modulata sull’emergenza COVID-19:
Siamo confinati nelle nostre case e il distanziamento sociale è la normalità.
Sebbene siano state messe in discussione tante libertà che davamo per scontate, in qualche modo abbiamo imparato a fare di necessità virtù.
Tuttavia riteniamo sia lecito chiedersi come cambierà il mondo quando ci saremo lasciati alle spalle questa terribile esperienza.
Come cambieranno le interazioni sociali ed il nostro modo di fare acquisti?
Torneremo a lavorare nei nostri uffici o dovremo abituarci allo smart working?
Saremo più attenti alla nostra salute ed al rispetto del pianeta?
E’ difficile dare risposte nette su questi argomenti.
Alla luce della nostra esperienza vi forniremo alcuni spunti di riflessione, cercando di trarne alcune indicazioni finanziarie.
Guadagnare nel post coronavirus: Mondo digitale
Questa quarantena ha spinto anche i più riluttanti verso l’universo di internet:
Le abitudini acquisite in questo periodo di quarantena in un modo o nell’altro, condizioneranno il nostro modo di approcciarci al mondo che verrà.
In definitiva, il settore digitale, già in forte crescita prima, inevitabilmente beneficerà delle misure di restrizione prese a livello globale e prometterà risultati molto interessanti sul medio-lungo periodo.
Guadagnare nel post coronavirus: Health Care
La drammatica situazione delle strutture sanitarie a livello globale impreparate per la gestione di una pandemia, evidenzia l’importanza di un passaggio dal concetto di cura del malato al “prendersi cura”, monitorando il sano.
La continuità assistenziale diventerà fondamentale per evitare l’ingolfamento della sanità:
Seguire progressivamente lo stato di salute di una persona consentirà di ridurre l’insorgere di malattie o un più efficace intervento su di esse, limitando il ricorso alle strutture ospedaliere solo per i casi più gravi.
Dopo questa emergenza probabilmente salirà la domanda di servizi sanitari da parte degli utenti, sensibilizzati ad un più frequente monitoraggio, ed allo stesso tempo stimolerà il settore verso un’offerta più efficiente.
Ciò è soprattutto vero in una società in cui la vita media delle persone è in costante crescita, in quanto l’aumento dell’aspettativa di vita spinge a ricercare una migliore qualità di vita, valorizzando l’importanza della salute.
Ancora, la ricerca di un vaccino, efficace per evitare il ritorno di un’emergenza coronavirus, e soprattutto lo studio di un protocollo di cura, idoneo ad affrontare la situazione attuale, porteranno probabilmente la ricerca medica a scoprire terapie idonee per la cura di altre malattie, producendo un effetto volano positivo per tutto l’ambito dell’health care.
Guadagnare nel post coronavirus: Green
Il 2019 è stato caratterizzato dalle battaglie di Greta Thunberg per la sensibilizzazione riguardo la difesa della salute del pianeta, queste hanno avuto un forte impatto sociale e mediatico, portando la ragazzina svedese ad ottenere l’importante riconoscimento di “persona dell’anno” per Time Magazine.
Al di là del valore simbolico, le tematiche di impatto ambientale e riduzione dell’inquinamento sono entrate prepotentemente nel mondo del risparmio:
Da un lato gli investitori desiderano coniugare crescita di capitale e sostenibilità, dall’altro le aziende rispettando determinati parametri riducono i costi e riescono ad accedere a sovvenzioni economiche.
Le misure prese a livello mondiale per limitare la diffusione della pandemia hanno drasticamente ridotto i livelli di inquinamento ed è sensato pensare che nel mondo post-coronavirus si cercheranno di preservare i risultati ottenuti con questo effetto collaterale positivo.
I parametri ESG (Enviroment, Social, Governance) sono quindi un buon indicatore in prospettiva di medio-lungo periodo per quanto concerne l’ambito azionario ed un interessante elemento da inserire in un portafoglio obbligazionario.
Guadagnare nel post coronavirus: Big Data
Volendo interpretare l’attuale situazione come una semplice battuta d’arresto nel percorso inevitabile di globalizzazione o come uno stimolo ad un passo indietro che magari riporti in auge il concetto di “glocalizzazione”, è difficile prescindere dal ruolo dei Big Data.
Abbiamo imparato a conoscere il loro lato oscuro con lo scandalo di Cambridge Analytica.
Ma le potenzialità derivanti dalla gestione di milioni di dati in maniera mirata potrebbero avere un impatto positivo in tutti i settori.
Immaginate di essere un medico in grado di poter disporre in tempo reale di tutti i dati relativi ai contagi del COVID-19 a livello mondiale.
Poterli incrociare con le abitudini di vita o con i farmaci assunti per poter indirizzare la ricerca.
Pensate a come analisi sui vostri comportamenti potrebbero evitare eventi fraudolenti sulla vostra carta di credito.
Nell’ambito dell’istruzione si potrebbero sviluppare programmi mirati a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.
I Big Data, opportunamente trattati e regolati da una normativa in termini di privacy, rappresentano un’importante risorsa.
Ferma restando la centrale importanza del vostro profilo di rischio, che per nessun motivo va modificato, vi suggeriamo di scegliere fondi o ETF.
Questi strumenti infatti vi mettono al riparo da rischi specifici legati alle singole aziende
Inoltre l’offerta è davvero variegata e vi consente di poter valutare opportunamente la misura costo/rendimento.
Naturalmente è sempre preferibile chiedere il supporto di un esperto.
Le crisi sono agenti di cambiamento, saperli intercettare può essere una risorsa.
Sentitevi liberi di scriverci per poter condividere le vostre opinioni o spunti di riflessioni.
Nel prossimo articolo approfondiremo questo argomento inserendo le risposte alle vostre domande.
Giorgio Jacobini e Karol Soprano
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