Cosa s’intende per tradimento? Questa è una di quelle domande che sembrano semplici finché non si cerca di dare una risposta.
Chattare con una persona sconosciuta, è tradire?
Andare a pranzo con un collega sapendo di alimentare una speranza?
Ballare in modo sensuale con una persona ad una festa e poi non vedersi più?
A queste domande si possono ricevere risposte diverse, da diverse persone.
Indubbiamente la diffusione delle app più varie per la comunicazione e l’incontro hanno aumentato di molto l’attenzione dei partner che temono di essere traditi.
Spesso è a queste che ci si rivolge, più che al partner per capire come stanno le cose, ma non sempre aiuta.
Se da una parte infatti, attraverso la tecnologia si può scoprire un tradimento certo ed evidente, dall’altra, nella maggioranza dei casi si accede invece ad un’ampia zona grigia in cui è possibile solo interpretare.
Un messaggio ambiguo può infatti accendere mille dubbi e perplessità e scatenare incomprensioni o liti furibonde.
Cosa può esserci dietro?
Tradire può riferirsi a tante cose diverse, ma di base è la rottura, segreta, del patto sul quale si fonda la coppia. Le ragioni possono essere le più diverse.
Al di là di quelle più evidenti… il fatto che il/la partner conceda eccessiva confidenza a conoscenti e/o colleghi può infatti celare motivazioni emotive difficili da capire analizzando la cronologia di WhatsApp.
Sedurre o essere sedotti può ad esempio servire per sostenere la propria autostima, specialmente in quei rapporti in cui ci si sente poco valorizzati.
In questi casi, una sfuriata accompagnata da offese e insulti potrebbe non essere troppo utile.
Certamente non è possibile sintetizzare un argomento vasto come quello del tradimento, però possiamo dire che piuttosto che controllare le chat, potrebbe essere utile sondare i sentimenti e i bisogni, magari inespressi, delle persone a cui teniamo.
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