Il dott. Marco Bitelli, andrologo e urologo, coordinatore della Società Italiana di Andrologia delle Regioni del Centro Italia, ci parla della disfunzione erettile e delle soluzioni per risolvere questo problema, che in realtà è un sintomo che va indagato, anche perché nasconde altre patologie
Buongiorno da Maria Luisa Barbarulo, nello spazio Social di Men’s Life, oggi ho il piacere di avere nuovamente qui il dott. Marco Bitelli. Ciao Marco.
Ciao Malu’!
E ciao a tutti i nostri ascoltatori e spettatori.
Marco è un urologo e andrologo ed è il coordinatore della Società Italiana di Andrologia , della Regione Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna ed è delegato nazionale delle Macro Regioni, sempre per la SIA. Quindi quale persona migliore a cui porre una di quelle domande un po’ piccanti?
Marco volevo parlare con te di DE, che sarebbe la Disfunzione erettile. In primo luogo, che cos’è?
Intanto volevo salutare tutti quanti, e ringraziare per l’invito.
Allora, la disfunzione erettile fondamentalmente è un sintomo, non va considerata una patologia vera e propria. Dietro la DE si nascondono tante altre patologie, ad esempio quelle cardiovascolari. Per questo si tratta di una sintomatologia che va sempre indagata.
Certo!
A qualsiasi età. Nell’età giovanile, dove spesso è un problema psicogeno, sia nell’età avanzata, dove patologie come il diabete, l’ipertensione e altre malattie croniche, possono andare ad influire sulla disfunzione erettiva. Va sempre indagata. Noi non la consideriamo mai una patologia, ma sempre un sintomo che va indagato…
Un segnale…
In studi passati e recenti si è visto che le patologie cardiovascolari sono correlate alla disfunzione erettile. Vi faccio n esempio, le arterie che possono essere chiuse da una qualsiasi malattia cardiovascolare, possono essere un primo sintomo di un diabete, di una malattia cardiovascolare. Sono anche un po’ correlate al fattore cardiovascolare… Primo quindi va indagata, dal punto di vista sistemico, secondo perché anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), da tanti anni parla di salute sessuale che va tutelata. Dobbiamo un po’ pensare alla salute sessuale come ad un bisogno primario, come il mangiare, il bere…
Dormire, è chiaro!
Anche se sembra esasperato è così! Quindi la disfunzione erettile va indagata dal punto di vista ormonale, vascolare e anche psicogeno, visto che tante volte è un mix di tutte queste componenti. Quindi va indagato e trattato, Sia per la salute sessuale, mentale e di coppia del paziente, soprattutto quella del paziente. Ed è fondamentale. L’opera della SIA, da più di 40 anni, Prevenzione, Diagnosi e Cura. Quindi va fatto sempre. Questo anche perché la salute dell’uomo, diventa una salute di coppia. Bisogna esser sempre concentrati, non siamo più negli anni Venti o Trenta. Oggi si parla anche di salute di coppia, non è più solo il singolo, è importante anche la coppia. Quindi la nostra opera, che sia di prevenzione, diagnosi o terapia, è volta proprio a questo.
C’è un’età particolare in cui compare la DE (disfunzione erettile) oppure è indipendente dall’età?
Diciamo che è indipendente. Io ultimamente sto vedendo molti pazienti giovani, credo dipenda più da un fattore psicogeno ed anche culturale e di crescita. Lo dico sempre, anche se sembra un po’ forza la cosa: le nuove generazioni crescono con un’educazione sessuale basata su internet. Mentre noi 50 anni, la nostra educazione sessuale era molto diversa, forse più “basic”, sviluppava molto di più la fantasia… E quindi questo cambiamento influisce nella problematica dei pazienti più giovani.
Nei pazienti più avanti con l’età, con patologie croniche, come il diabete, ipertensione o problemi ormonali, chiaramente la problematica esiste dal punto di vita organico, ma noi oggi abbiamo dei rimedi per compensare o migliore la cosa.
Proprio questo ti volevo chiedere. immagino che esistano moltissime terapie oggi per risolvere questo tipo di problema.
Sicuramente. Partiamo dal Gold Standard, che è la terapia orale. La classica pasticca del’Amore (https://menslife.it/amore-sesso-e-pillola-blu/.
Le famose pilotine blu…
Diciamo che adesso ci sono farmaci dai risultati importanti. A livello psicologico, perché ti danno una fiducia. E a livello vascolare, visto che risolvono, nel caso in cui ci sia un problema vascolare. Sono ormai abbastanza sicuri ormai. Soprattutto laddove prescritti da un urologo, da un andrologo.
Chiaro. Mai l’autoprescrizione!
E ridanno molta fiducia ed hanno un grande feedback positivo nel paziente.
Sicuramente il paziente va educato, come sempre: gli vanno spiegate le cose, non è un gioco, ma un farmaco, e come tutti i farmaci hanno i pro e i contro. Però rispetto a venti anni fa siamo più avanti, non abbiamo grossi problemi, effetti collaterali, a parte piccolissime cose.
Nei casi in cui non risponde, soprattutto per problemi vascolari o per problemi organici. Come ad esempio i pazienti che sono sottoposti ad interventi di chirurgia radicale, per un carcinoma prostatico (https://menslife.it/carcinoma-prostatico/ ) o vescicale, o per motivi fisiologici o per una lesione, del plesso pelvico, hanno dei grossi problemi erettili, se non una mancanza di erezione. Per cui li passiamo ad una terapia di secondo o terzo livello, che è una terapia di impianto di protesi.
Io me ne occupo da tantissimi anni e qui nell’ospedale sono il referente, ed il responsabile del Centro (un Centro di Elite nazionale) di implantologia protesica che sfinterica, quindi per l’incontinenza, quindi per le incontinenza, quindi chirurgia radicale e che ridà ai pazienti ancora giovani, e con una grossa aspettanza di vita e con una vita familiare e sociale da portare avanti, veramente ho visto persone rinascere…
Ridona qualità alla vita…
Fondamentale, sia dal punto di vita psicologico, sia come dicevo all’inizio, di coppia e di “sentirsi uomo”. Che è una fondamentale per un uomo. Io dico sempre ai miei pazienti quando hanno un problema a livello andrologico e si spaventano “se ti avessero tagliato l’udito non saresti così spaventato” e in effetti… L’uomo, soprattutto italiano, è molto fallocentrico. È molto attento alle problematiche andrologiche. Un po’ per cultura, siamo così noi italiani. Mi ci metto in mezzo anche io, come tutti, non sono immune.
La cosa importante quindi per loro è essere un punto di riferimento
E di rassicurazione in qualche modo…
Di ascolto, di empatia. Gli eventuali interventi di implantologia protesica, che sono interventi un po’ più complessi, però se vengono accettati, se c’è sintonia con il chirurgo… Io ho avuto ottimi risultati… Ormai sono amico con i miei pazienti, ci diamo del tu e ci mandiamo messaggi. Quindi insomma…
Questa è una cosa bellissima!
E questo rispetto ad altri campi è più importante, perché va nell’intimo dell’uomo, è una cosa molto delicata.
Bene, ringraziamo il dott. Marco Bitelli per essere stato qui con noi, ancora un volta.
Io ringrazio voi, quando volete sono a vostra disposizione sempre.
Grazie Marco alla prossima
Un abbraccio a tutti!
Redazione di Men’s Life
– Società Italiana di Andrologia (SIA)
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Il dott. Marco Bitelli, andrologo e urologo, coordinatore della Società Italiana di Andrologia delle Regioni del Centro Italia, ci parla della disfunzione erettile e delle soluzioni per risolvere un sintomo che va indagato, anche perché nasconde altre patologie.
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Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2020