I disturbi ossessivi compulsivi (DOC) che “complicano” la vita – Cause e cure

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I disturbi ossessivi compulsivi (DOC)
  • Ho spento la luce?
  • Ho acceso l’allarme?
  • Ho chiuso la macchina?

Una parte di te lo sa bene che hai chiuso tutto, con fare meticoloso. Solo che non riesci a recuperare nella memoria il momento di quell’azione. Inutile: nessun ricordo, neanche lontano. E allora ti assale il dubbio, che poi diventa timore, fino a trasformarsi in ansia.

Che si fa in questi casi? Torniamo sui nostri passi a controllare – e constatare, nella  maggior parte dei casi – che avevamo chiuso davvero la macchina, spento davvero le luci, chiuso bene il gas e la porta di casa, per giunta con la solita doppia mandata.

Manie, fissazioni, spesso ci rovinano la vita o quantomeno ce la rendono un po’ più difficile

Joan Fuster (uno scrittore catalano del ‘900) disse “È utile avere un’ossessione, ci distrae”, il problema è quando arriva a rovinare la qualità della nostra vita. Ma è decisamente peggio, quando “diventa” la nostra vita.

Chi ne soffre sono persone comuni: nessuno può dirsi immune da questo “disturbo”, che in modo più o meno acuto infatti, ci tocca già tutti. In momenti particolari della nostra vita, in un periodo particolarmente stressato o carico di impegni, può arrivare a toccare livelli acuti. Ma tutti siamo stati schiavi delle nostre manie, almeno una volta nella nostra vita.

DOC, oltre i soliti tic nevrotici

Si parla di DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo) quando queste fissazioni, questi tic, riti dettati dall’ossessione, raggiungono una forma più ostinata e grave. Entriamo allora nell’ambito di una vera e propria patologia.

Chi ne soffre sembra, visto da fuori, come impossessato da un demone che gli impone comportamenti assurdi. Eccone alcuni:

  • Ossessione per la pulizia. Comprende anche l’evitare il contatto fisico (anche solo la stretta di mano) con le persone (c’è chi arriva a lavarsi le mani tante di quelle volte che sviluppa vere e proprie dermatiti da contatto)
  • Paura di perdere il controllo. Si manifesta con il timore di non aver svolto un’attività (spento il gas, chiuso la porta di casa, attivato l’allarme, etc.). La vita di tutti i giorni ne rimane compromessa, compresa la vita sociale
  • Ossessione per l’ordine. Controllare e ricontrollare fino allo sfinimento un documento per essere certi che non vi siano errori, diventa la causa di continui ritardi dovuti al grande dispendio di tempo ed energie, che inevitabilmente compromette la qualità del lavoro stesso (sia esso autonomo o dipendente)
I disturbi ossessivi compulsivi (DOC): Le possibili cause

C’è chi le cerca nell’infanzia: un’eccessiva severità dei genitori, il peso di grandi aspettative riposte nei figli, un’educazione che non prevedeva nessuna eccezione, tutta iper-definita e regolamentata. La risposta dei bambini diventa quella di fare il possibile per non deludere… mamma e papà. Una volta grandi rischiano di diventare persone che vivono questo eccessivo senso di responsabilità, come uno stile di vita, e se si prova ad uscire da queste regole si rischia, nella migliore delle ipotesi, il senso di colpa.

I disturbi ossessivi compulsivi (DOC): Come affrontarli?

Sul grande schermo basta l’amore a risolvere il problema, se non altro questo succede a Jack Nicholson, nel personaggio vittima di DOC in “Qualcosa è cambiato” (Melvin), quando, incontra Helen Hunt (Carol) e le confessa “Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore“.

In tutti gli altri casi si consiglia (raccomanda!) un percorso di aiuto psicologico, capace di identificare le cause alla radice, al fine di risolvere e ritrovare la serenità.

Redazione Salute

Tempo di lettura: 1’20”

Foto tratta da: https://www.psicoterapeutico.com/contenuto/disturbo-ossessivo-compulsivo-milano/

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