“Che linea! Ti trovo benissimo. Sei dimagrito?” Il complimento resta sempre in cima alla lista dei preferiti.
Purtroppo “essere magri” è un must raggiungibile solo sottomettendosi una delle tante diete ferree o alle angherie di un personal trainer.
Insomma servono lacrime, sudore e sangue per ottenere un risultato che spesso svanisce appena si smette di sudare.
Da oggi basta strane diete restrittive e centrifugati detox: per essere splendidi, è sufficiente una semplice punturina 2.0, per dimagrire a zero fatica.
Il nuovo metodo per perdere peso arriva dagli Stati Uniti e si chiama semaglutide:
farmaco registrato in Italia come antidiabetico “da utilizzare in associazione a dieta ed esercizio fisico per trattare adulti affetti da diabete di tipo 2 non controllato in modo soddisfacente”, da dispensare su presentazione di ricetta medica.
Semaglutide e diabete
È un farmaco ipoglicemizzante iniettabile (1 volta a settimana) tramite penna preriempita, in grado di stimolare il pancreas a produrre più insulina e di rallentare lo svuotamento gastrico (il che rallenta anche l’assorbimento del glucosio).
Al cervello arriva il segnale che lo stomaco è pieno, dando quindi un senso di sazietà.
L’effetto finale è di tenere sotto controllo la glicemia e di avere meno fame, con conseguente perdita di peso corporeo media del 15% (confermata da studi successivi sia nei soggetti con diabete sia in soggetti non diabetici) e il miglioramento di alcuni fattori di rischio come ipertensione e dislipidemia riducendo il rischio cardiovascolare complessivo.
Semaglutide e obesità
Sappiamo che il glucosio viene convertito in energia nelle cellule, che possono usarlo immediatamente per le proprie necessità metaboliche oppure immagazzinato (sotto forma di grasso) fino a quando l’organismo non lo richiede.
È dunque evidente che, se non si limita l’apporto calorico e/o non si fa abbastanza attività fisica, il corpo tende ad essere in sovrappeso o addirittura obeso.
Tanto più vero in presenza di iperglicemia (quando il pancreas non secerne insulina o non ne produce abbastanza).
L’effetto dimagrante è molto interessante in quanto l’80-90% dei soggetti diabetici, soprattutto con diabete di tipo 2, è in sovrappeso o obeso.
Il farmaco può quindi essere utile anche nei soggetti non diabetici nella lotta contro l’obesità, una delle grandi epidemie silenti della nostra epoca.
Semaglutide ed eventi avversi.
Non è tutto oro quel che luccica, ovviamente.
A parte gli effetti collaterali presenti in circa la metà dei pazienti, come nausea (43,9%), diarrea (29,7%), vomito (24,5%), dolore addominale, problemi alle vie biliari e pancreatiti, che aumentano all’aumentare del dosaggio, il costo da pagare è il viso scarno e il rilassamento cutaneo.
Dobbiamo pensare ai nostri visi come fossero dei palloncini, che vengono bucati all’improvviso: il palloncino si allunga verso il basso e il lattice diventa rugoso.
La perdita di grasso e muscoli sotto la pelle del viso provoca una caduta della pelle.
Inoltre, la rapida perdita di peso (e grasso e muscoli) causa l’inflaccidimento della pelle e la perdita di elasticità.
Semaglutide, lo stato dell’arte
Il farmaco è divenuto popolare grazie a TikTok per le sue proprietà dimagranti:Il messaggio che è passato è che si tratta di un medicinale innocuo, con cui dimagrire diventa, finalmente, una passeggiata.
Il problema (che sta diventando internazionale) è che il farmaco non è disponibile per chi ne ha davvero bisogno (i diabetici) a causa di questo uso “off-label” (fuori indicazione, cioè non previsto), da parte di chi non è diabetico.
Da qui l’allarme dell’AIFA contro un uso sbagliato da parte di persone affette da disturbi alimentari.
L’obesità è una malattia vera e propria da contrastare soprattutto con la prevenzione: bisogna intervenire sugli stili di vita, diminuire il consumo di cibo spazzatura, bere molta acqua, mangiare seguendo una dieta mediterranea, l’unico modello che possiede le evidenze scientifiche sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Chi vuole o ha necessità di dimagrire, è bene che lo faccia sotto stretto controllo medico seguendo una dieta appropriata ed equilibrata, eventualmente integrata con farmaci.
Deve infatti essere chiaro che solo una minoranza delle persone soffre la fame se la dieta è fatta bene, e quindi non c’è alcun bisogno di prendere farmaci per contrastarla.
Tempo di lettura: 2’40”