La salute contro l’economia
Risale al 1975 il divieto di fumare in determinati locali e sui mezzi di trasporto pubblico. Da quel momento la campagna contro il fumo non si è mai arrestata.
Si diceva “ è contro il fumo non contro il fumatore”; ipocritamente, quasi ci fosse una differenza e quasi fosse una giustificazione a probabili discriminazioni.
Con una debole resistenza dei fumatori incalliti si è proseguito tranquillamente distruggendo una economia italiana piuttosto significativa, con l’accettazione un po’ di tutti.
Pochissimo tempo fa il caso ILVA ha evidenziato lo stesso argomento. Con buona salute dei tedeschi (hanno brindato stappando spumante italiano) abbiamo offerto su un piatto d’argento la distruzione di una delle ultime realtà industriali competitive italiane.
I molteplici problemi con Arcelor Mittal, facili da pronosticare, hanno dimostrato che l’Italia non è che sia favorevole alla salute … è solo che è inidonea all’economia.
Chiunque potrà documentarsi sugli altri numerosi casi.
Allora quale è il motivo per cui, adesso, si sta scatenando tutto questo putiferio nei confronti dei DPCM per contenere il Covid ?
La salute contro l’economia: Per quanto mi riguarda la risposta è semplice:
le limitazioni coinvolgono praticamente tutti e non solo una nicchia di persone; solo per questo ci si arrovella il cervello per ricercare un po’ di buon senso nell’adozione di quelle misure.
Al contrario, naturalmente, se ne individuano le carenze:
- da parte dei cosiddetti scienziati (mancanza di elementi statistici che mostrano quali siano realmente i focolai più importanti,
- informazioni su cose inutili quali le percentuali tra positivi e tamponi,
- confusione sull’uso delle mascherine “egoiste” – ma se è vero perché ancora stanno in commercio?,
- incompetenza assoluta sull’indice di letalità del covid, la “vendita” del puerile tecnicismo Rt quasi fosse un salto qualitativo rispetto al R0 e di conseguenza da parte di coloro che governando dicono di appoggiarsi sui “numeri della scienza”.
La salute contro l’economia:
Certo se non si ha sale in zucca è difficile trovare il buon senso ….
In un precedente articolo ho scritto della importanza delle mascherine che devono essere indossate per evitare di contagiare perché la salute degli altri NON può dipendere dall’etica di uno.
Utilizzando questo unico accorgimento e lavandosi le mani prima di portarle al viso qual è la necessità del distanziamento?
L’unica necessità di distanziamento ci sarebbe nei luoghi (ristoranti e bar) dove è ovviamente necessario togliersi la mascherina durante l’assunzione di cibi.
La salute contro l’economia:
Con questa unica accortezza tutta l’economia può riprendere.
Certo che se non si riesce nemmeno a sopportare la mascherina e di questo disagio se ne fa un problema psicologico …. allora è giusto collassare !!!
La verità vera è che non dobbiamo continuare a considerarci figli di Pico della Mirandola, di Leonardo, di Galileo.
Ci siamo abbrutiti ed il nostro DNA è irrimediabilmente compromesso.
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Foto tratta da: https://www.lanotteonline.it/2020/04/16/post-covid19-leconomia-italiana-subira-dei-cali/