Siamo abituati a mentire al medico: tra le bugie più frequenti ci sono quelle relative alla dieta e alle terapie farmacologiche. Ecco perché mentiamo e come smettere.
Ti è capitato che, seduto davanti al medico, tu ti sia trovato a mentire spudoratamente? Sei in buona compagnia! Secondo i dati dell’Università dello Utah Health, l’80% dei pazienti non è sincero con il proprio medico. Ma mentire al medico, oltre ad allungare il naso, accorcia anche la salute!
Mentire al medico- Il sondaggio
Per fare chiarezza su una situazione che può causare seri rischi per la salute, Consulcesi Club ha condotto un sondaggio raccogliendo le risposte di 2809 specialisti provenienti da tutta Italia. Ne è emerso che tra i camici bianchi più soggetti a bugie da parte dei pazienti risultano dietologi (31%), endocrinologi (18%) e pediatri (12%).
Ma quali sono le bugie che i pazienti dicono più spesso?
Mentire al medico: “Seguo la dieta ma non dimagrisco”
L’argomento dieta è il primo in classifica quanto a bugie fantasiose. Si spazia dall’intramontabile “la sto seguendo lettera, non capisco perché non dimagrisco” fino alle spudorate menzogne sull’attività fisica, del tipo “ faccio sport almeno un’ora al giorno”.
Mentire al medico: “Prendo i farmaci regolarmente”
Se mentire al dietologo può farsi persino sorridere, molto più rischioso è mentire sulle terapie farmacologiche. “Prendo le medicine regolarmente” è una frase che i medici sentono ripetersi spesso, ma che spesso non corrisponde alla verità.
Mentire al medico: “Mio figlio non è grasso, ha le ossa grandi”
Gli ambulatori dei pediatri sono luoghi in cui la fantasia dei genitori spesso prende il sopravvento. In particolare, si tende spesso a mentire sul sovrappeso dei bambini o si cerca di giustificarlo con risposte del tipo “mio figlio non è grasso, ha le ossa grandi”.
Tra le altre bugie riportate dai medici spiccano, infine, la pericolosissima “uso sempre le precauzioni”, nonché l’eterna promessa “smetterò di fumare”.
Perché tendiamo a mentire al medico?
Quando siamo nello studio del medico, con noi entrano in gioco aspetti che toccano la sfera privata, sessuale ad esempio. Mentiamo soprattutto perché siamo imbarazzati, temiamo il giudizio del medico e anche di dover subire una “lezione” sui danni per la salute di certi comportamenti. Mentire, inoltre, è un meccanismo di difesa per tutte le persone che soffrono di ipocondria: si evita di parlare di particolari sintomi per il timore di ricevere una diagnosi grave.
Ma dal medico dovremmo sforzarci tutti di essere trasparenti.
Meglio esagerare nel portare sintomi, piuttosto che negarli e nasconderli. Affinché il medico possa aiutarci, è necessario che abbia un quadro completo della situazione clinica e personale del paziente.
Dal canto loro, spesso i medici per la fretta non riescono a entrare in sintonia con il paziente e quindi a metterlo nella condizione di essere sincero. Occorre allora che i medici comincino ad avere un atteggiamento più empatico, che metta i pazienti a loro agio, ricucendo il rapporto di fiducia e ricreando la fondamentale alleanza medico-paziente.
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